Ristoranti

Massimo Bottura e Giuseppe Conte a confronto sul futuro delle ristorazione

In occasione di Cibo a Regola dโ€™Arte, Massimo Bottura e Giuseppe Conte si confrontano sulle richieste e i timori del settore della ristorazione. Lo chef della Francescana si fa portatore della sofferenza di tutta la categoria. E chiede considerazione (oltre che liquiditร ).

  • 06 Novembre, 2020

Bottura e Conte a confronto

โ€œHo cercato di essere lucido e di non perdermi nella poesiaโ€. Al termine del suo scambio, seppur a distanza, con Giuseppe Conte, Massimo Bottura fa un bilancio del confronto andato in scena con la mediazione di Angela Frenda e Fiorenza Sarzanini, del Corriere della Sera, nellโ€™ambito dellโ€™evento Cibo a Regola dโ€™Arte, organizzato da Cook Corriere. รˆ probabilmente uno degli appuntamenti piรน attesi della tre giorni dedicata alla cultura enogastronomica che questโ€™anno va in scena in versione digitale. Allโ€™indomani del Dpcm che limitava lโ€™orario dโ€™apertura dei ristoranti alle 18 (ormai giร  superato per le regioni in zona rossa e arancione, sancite dal decreto entrato in vigore il 6 novembre), lo chef dellโ€™Osteria Francescana si era fatto carico โ€“ attraverso una lettera sofferta, ma lucida – di sollevare tutti i dubbi, i timori e le rivendicazioni di un settore โ€“ quello della ristorazione โ€“ in difficoltร . Perchรฉ fiaccato dal precedente lockdown, penalizzato dalle nuove restrizioni e, nel sentore comune della categoria, abbandonato a se stesso, poco compreso dalle istituzioni.

I ristoranti secondo Massimo Bottura

โ€œSono dellโ€™idea che sia sempre fondamentale tenere una porta aperta al dialogoโ€ spiega Bottura interpellato dalla Frenda โ€œPer questo ho scelto di indirizzare quella lettera alla politica. E ho paragonato i ristoranti italiani a botteghe rinascimentali, perchรฉ credo che ogni giorno facciamo cultura, siamo ambasciatori dellโ€™agricoltura, comunichiamo i nostri casari, contadini, allevatoriโ€ฆ Ma siamo anche il motore del turismo enogastronomico, prima ragione per cui oggi gli stranieri arrivano in Italia. E facciamo formazione: in Francescana ho 2800 curriculum di giovani che aspettano di essere chiamatiโ€. Si presenta cosรฌ Bottura, al confronto con il premier: mosso da una passione che non vuole contenere, ma ben indirizzata a ottenere risposte che finora, con questa forza e questa visibilitร , solo lui ha preteso di ottenere, a fronte di una categoria che troppo spesso, negli ultimi mesi, รจ sembrata non avere rappresentanti coesi nel volerla difendere.

E Conte interviene, da Palazzo Chigi, col merito di non offrire false speranze, ma probabilmente ancora una volta incapace di dare risposte rassicuranti per il settore: โ€œAbbiamo applicato riduttori di velocitร  progressivi, ma ci troviamo di fronte a un treno che sta correndo, e aumenta la sua velocitร . Ora introduciamo limitazioni che rischiano di deprimere tanti operatori economici, ma non abbiamo una deliberata volontร  di penalizzare alcune aree invece che altre. Chiediamo ancora una un sacrificio, ma apprezzo lโ€™atteggiamento costruttivo e di fiducia di Massimo Bottura. ย Se non interveniamo, perรฒ, il treno ci arriva addosso, e le conseguenze economiche sarebbero ben peggiori. Invece speriamo di limitare questo sforzo a qualche settimana. Far ripartire i consumi sotto Natale sarebbe utile per lโ€™economiaโ€. E continua Conte, rivolgendosi alla categoria: โ€œParlo allo chef Bottura e a tutti: capisco il profondo senso di ingiustizia, lโ€™aver investito per realizzare le misure di distanziamento e rispettare i protocolli per poi ritrovarsi con una chiusura รจ molto penalizzante. E mi rendo conto che sono palliativi lโ€™asporto e il delivery, limitanti per molti ristoratori. Perรฒ la pandemia รจ arrivata, bisogna fermarlaโ€.

Ristori e indennizzi. La politica non ci abbandoni

Quando riprende la parola, Bottura incalza Conte sul passaggio piรน critico: ristori e indennizzi. โ€œNon sono qui per me, la Francescana puรฒ affrontare in modo tranquillo anche questo periodo. Ma porto lโ€™urlo di centinaia e centinaia di ristoratori titolari di piccole realtร , che raccolgono lโ€™identitร  culturale del nostro paese. Capisco che dobbiamo stare tutti insieme per vincere o perdere insieme, come nel team di un ristorante. E che bisogna fermare il treno, ma tutti devono avere lโ€™opportunitร  di essere trattati nello stesso modo. Ai ristoratori รจ stato chiesto di rispettare le regole, noi abbiamo fatto debiti e ora le regole cambiano, siamo in difficoltร . Non parlo di poesia, dico cose chiare. La cosa piรน importante รจ il riconoscimento di ristorante in quanto tale: un ristorante รจ ben diverso dai bar. รˆ importante sentire la politica vicina, ci sentiamo soliโ€. Poi il cuoco modenese ricapitola le richieste giร  avanzate nella lettera: la liquiditร  in base ai fatturati (โ€œin Germania hanno avuto rimborsi al 75% rispetto al 2019, lo stesso succede in Francia. Qui si pensa che i ristoranti siano qualcosa di astrattoโ€). Poi la cassa integrazione, che โ€œdevโ€™essere portata avanti fino a quando non tornerร  a muoversi il turismo, altrimenti in tanti non sopravvivonoโ€. E la sospensione dellโ€™anticipo sulle tasse per il 2021, che dovrebbe essere versato il 1 dicembre: โ€œLa decontribuzione del costo del lavoro รจ fondamentale, diamo piรน soldi ai nostri dipendenti, ma abbassiamo il costo del lavoro, che รจ il piรน alto del mondo insieme alla Francia. Dovete aiutarciโ€. Infine, lโ€™adeguamento dellโ€™Iva, sul modello tedesco, per almeno un anno: dal 10% al 4%.

La risposta di Conte

Sugli ultimi due punti, Conte sarร  chiaro: โ€œLo stato รจ unโ€™azienda che riceve delle entrate e cosรฌ puรฒ alimentare le uscite. Differire tutte le prospettive di flussi di cassa che entrano significa dover limitare le uscite. Dateci la possibilitร  di valutare come fare. Ogni punto dโ€™Iva costa svariati miliardi, e non possiamo permettercelo. E anche le decontribuzione รจ un tema serioโ€. Poi ribadisce lโ€™intenzione di assicurare un sostegno economico immediato alle realtร  penalizzate, la volontร  di offrire liquiditร  in tempi tempestivi, come previsto dal Decreto Ristori. E lโ€™impegna per stanziare nuove risorse che saranno discusse in questi giorni per arrivare al Decreto Ristori Bis. E rivendica il traguardo della proroga della cassa integrazione fino alla fine di marzo 2021. Lโ€™ultimo spunto, Conte lo solleva rivolgendosi direttamente allo chef: โ€œDobbiamo guardarci negli occhi: se il treno sta correndo, come possiamo pensare di tenere aperte aziende che stimolano alla socialitร , richiedono condivisione, invitano a stare insieme con spensieratezza, mentre il treno rischia di travolgerci?โ€.

Quando Conte si congeda, Bottura riflette ad alta voce sullo scambio appena avvenuto: โ€œMi fa piacere aver avuto risposte precise. Ma รจ molto piรน difficile oggi che sei mesi fa. Dopo lโ€™entusiasmo che avevamo alla riapertura, oggi per tanti รจ difficile ritrovarsi ancora cosรฌ. Immaginate se abbiamo davvero la speranza di ricevere le giuste cifre per salvare le nostre aziendeโ€ฆ Dobbiamo far capire a tutti che la ristorazione ha bisogno di un suo interlocutore, perchรฉ siamo veicolo del turismo internazionale, che porta tanti soldi. Siamo lโ€™immagine dellโ€™Italia allโ€™esteroโ€.

Poi, chiude con lโ€™appello ai colleghi: โ€œNon bisogna abbattersi, guai a cadere in depressione: sempre avere speranza! Voi ristoratori siete responsabili per tutti i vostri dipendenti, che sono la vostra famiglia e il vostro futuro. Aiutateli per quello che potete. Sarร  un inverno freddo e buio, ma dobbiamo pensare che passerร โ€. Ultima stilettata per gli stereotipi, alimentanti da qualche politico incauto: โ€œQualcuno ha fatto affermazioni gravi, sostenendo che i ristoratori sono tutti evasori. E allora io dico: fate i controlli, venite a vedere chi siamo! Non si puรฒ generalizzareโ€.

a cura di Livia Montagnoli

foto di Stefano Caffarri

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