ร di pochi giorni fa la protesta degli apicoltori in piazza a Roma contro la concorrenza sleale del miele extra Ue, proveniente soprattutto dalla Cina, in testa alla classifica delle frodi dellโoro giallo con (il 74% dei casi), seguita da Turchia e dalla Gran Bretagna. La classica adulterazione รจ il taglio, se non la sostituzione, del miele vero con sciroppi di zuccheri ricavati da barbabietola, riso o grano. Concorrenza sleale e frode alimentare che avvengono anche con la complicitร di alcuni Paesi europei, i quali importano mieli extra Ue, li usano nelle miscele, li confezionano, li โnazionalizzanoโ e li distribuiscono sul mercato, anche italiano, in genere nel segmento della gdo.
Secondo i dati 2023 dellโOsservatorio Nazionale Miele, la produzione italiana annua รจ mediamente di 23mila tonnellate a fronte di una richiesta superiore del 100%, costringendo a importarne dallโestero almeno altrettanto. Quindi dobbiamo rassegnarci a trovar sugli scaffali di negozi e supermercati prodotti che vengono da Stari membri Ue e di Paesi terzi. Lโimportante รจ la trasparenza, che la provenienza sia indicata chiaramente per fare scelte consapevoli.
Per orientarci nellโacquisto del miele buono e genuino, soprattutto se siamo al supermercato, abbiamo contattato Lucia Piana, grande esperta del settore, biologa, tra i soci fondatori di AMI (Ambasciatore dei Mieli), direttrice di Piana Ricerche e Consulenza, responsabile tecnico e coordinatrice del Concorso Nazionale Tre Gocce d’Oro – Grandi Mieli d’Italia. ร venuto fuori un breve manuale di sopravvivenza per fare la scelta giusta, consapevole e allโaltezza delle nostre aspettative.
Tranne quelli di acacia, di castagno, di melata e alcuni millefiori, che rimangono naturalmente liquidi, il miele con il tempo cristallizza. Quindi la cristallizzazione รจ un buon indizio, indica fondamentalmente due cose: che non รจ una soluzione di sciroppi di zucchero spacciata per lโoro giallo prodotto dalle api, che il miele non รจ stato sottoposto a pastorizzazione, trattamento termico effettuato a temperatura di 77-78ยฐ C per 5-7 minuti. La pastorizzazione ha lo scopo di prevenire la fermentazione; questa operazione cambia lo stato fisico del miele, che passa da naturalmente solido a liquido stabile e permanente, e ha come conseguenza lโappiattimento del profilo aromatico e la perdita di molti nutrienti del prodotto. Considerando che il miele contiene proprietร benefiche tra minerali, vitamine, enzimi e antiossidanti, e apprezzato per essere un superfood, fatevi due conti.
ร una regola che dovrebbe valere per ogni tipo di alimento. Non vogliamo apparire esterofobi ma รจ indubbio che la normativa italiana in materia di produzione alimentare รจ piรน severa rispetto a quella di altri Paesi, europei e terzi: coltivazioni no ogm, minore quantitร di sostanze chimiche utilizzate in agricoltura tra fertilizzanti, pesticidi, insetticidi, diserbanti e anticrittogamici. Quindi scegliere un miele, piรน in generale un prodotto, italiano รจ meglio sotto tanti punti di vista: piรน sostenibile, piรน sicuro, piรน buono.
โNon ricercare lโesotico a tutti i costiโ รจ la raccomandazione di Lucia Piana. Preferire la produzione locale e la filiera corta (anche questo un concetto buono per tutto il commestibile), la vicinanza con il luogo di origine del miele. Per sostenere il territorio e lโambiente: meno viaggi, meno anidride carbonica.
Considerare come uno dei criteri di scelta la produzione biologica, che per legge vieta le sostanze chimiche nelle coltivazioni e nella lavorazione a favore della genuinitร dei prodotti, ma anche della biodiversitร e della sostenibilitร ambientale. Una scelta etica ma anche dettata dai controlli che ci sono a monte dei cibi certificati bio.
In Italia รจ obbligatorio per legge indicare il Paese di origine geografica del miele, il nome del produttore, il luogo di produzione e di confezionamento, come vuole il decreto legislativo n. 179/2004, la normativa โmadreโ italiana riguardo alla produzione e alla commercializzazione dellโoro giallo, in attuazione della direttiva 2001/110/CE del Parlamento europeo in materia. La direttiva vincola gli Stati membri della UE a raggiungere determinati obiettivi in un certo lasso di tempo, ma non ad emanare in automatico un regolamento, lasciando ai 27 Paesi della CE la libertร riguardo alla scelta di forme e mezzi da utilizzare. Infatti, in tanti Stati membri Ue sono รจ consentito indicare nelle etichette semplicemente โmiele Ueโ o โmiele extra Ueโ.
In sintesi, piรน ci sono informazioni in etichetta (quelli previsti dalla legge, lโorigine botanica, la composizione, la data di produzione, eventuali certificazioni ecc.) meglio รจ: indica che siamo di fronte a un miele di qualitร .
Conoscere il miele รจ fondamentale per scegliere il miele in base al proprio gusto e fare lโacquisto giusto. Il miele non รจ tutto uguale: ci sono quelli delicati, i mieloni dal profilo aromatico intenso, quelli amari. Per una persona poco esperta del prodotto o che non ama i sapori forti, potrebbe andare bene un miele gentile: di acacia, di girasole, di leguminose (sulla, trifoglio, erba medica, lupinellaโฆ), di rododendro, anche i floreali e piรน caratterizzati mieli di agrumi e di rosmarino. Mentre sono prodotti impegnativi, da esperto del prodotto e da amatore, i monoflora animali (di tarassaco, di cardo, di eucalipto, di colza), quelli amari di corbezzolo e di castagno, gli uniflorali molto persistenti, come quelli di trifoglio e di ailanto. Riguardo al millefiori, le variabili sono infinite. La maggiore o minore intensitร dipende dalle essenze dalle quali le api hanno bottinato il nettare (o dalle secrezioni di insetti che si nutrono della linfa di alcune piante): ci sono quelli โneutriโ (per esempio i mieli che contengono leguminose) e quelli dallโimpatto deciso (con dentro la โcarezzaโ del castagno, del tarassaco o della colza). I millefiori non sono mieli di serie B, sono prodotti molto interessanti, anche quelli delicati hanno una loro complessitร : sono lo specchio del territorio e della stagione.
Un miele di una piccola azienda apistica, soprattutto se biologica, puรฒ arrivare facilmente a prezzi che si aggirano tra i 20 e i 35 euro al chilo, con punte di 50, 60 euro e oltre per i mieli rari come quello di corbezzolo. Ma 8-10 euro per un barattolo di miele da un chilo sono decisamene pochi, troppo per pensare che il prodotto sia genuino e di qualitร : รจ il prezzo che costa al produttore per farlo, e forse neanche ci sta.
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