New York, Allarme ostriche killer; “sono contaminate da un batterio che può provocare la morte”

22 Ago 2023, 17:25 | a cura di
A causa del grande caldo nelle acque di New York e degli Stati circostanti sta proliferando il vibrione, un batterio che ha già causato tre morti negli ultimi giorni.

Allarme ostriche a New York e in Connecticut, dove sono stati registrati diversi casi di contaminazione da vibrione, un batterio che può essere letale e ha già portato alla morte di 3 persone. Il CDC – il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie – ha stimato che una persona su cinque che viene infettata muore, ma molti dei sopravvissuti vanno incontro ad amputazioni degli arti. Nonostante questo, i ristoranti di New York non sembrano disposti a rallentare la vendita delle ostriche, che sono tra i vettori dell’infezione.

Cosa è il vibrione

Il vibrione è un batterio che può essere contratto in acqua salata e si è diffuso in modo più esteso del solito nell’area della Grande Mela negli ultimi giorni, come ha riportato il New York Times. La varietà più comune è il vibrio parahaemolyticus, che può diventare più diffuso quando le temperature salgono, ma dopo i recenti sviluppi il governatore Kathy Hochul ha rilasciato indicazioni su come identificare e trattare la versione più virulenta e pericolosa del batterio, il vibrio vulnificus.

Nei casi più semplici da trattare, il vibrione provoca sintomi lievi o moderati per due o tre giorni, ma nei casi più gravi può essere necessario il ricovero in ospedale. I sintomi – mal di stomaco, mal di testa, febbre e brividi – compaiono solitamente 12-24 ore dopo la contaminazione, che può avvenire in due modi: o attraverso ferite aperte, quando si è in acqua salata, oppure con il consumo di ostriche crude, soprattutto in persone immunodepresse o con problemi al fegato, fattore che ha scatenato l’allarme nella zona di New York e negli Stati limitrofi.

ostriche e champagne

Estate e ostriche: un connubio infelice

Un vecchio adagio consiglia di consumare le ostriche nei mesi con la “r”, quindi lontano dal caldo estivo quando arriva il periodo della riproduzione. Tuttavia, con l'introduzione delle ostriche triploidi alla fine degli anni '70, le ostriche sono diventate appetitose tutto l’anno. Considerando che le temperature medie sono in costante aumento a causa del global warming, l’accortezza di evitarle con il caldo potrebbe tornare di moda. Il vibrione, infatti, non è l'unica preoccupazione di tipo igienico-sanitario quando si tratta di molluschi: ulteriori problemi possono essere il norovirus e altri agenti contaminanti che possono colpirli soprattutto con il caldo afoso, come è avvenuto in questo periodo.

Le precauzioni degli allevatori

Gli allevatori hanno detto di aver aumentato la vigilanza sullo stato di conservazione delle ostriche con il caldo: “La salute pubblica è una delle nostre principali preoccupazioni e non corriamo alcun rischio in questo senso. Raccogliamo all'ombra, ghiacciamo il nostro prodotto subito dopo la raccolta, manteniamo il controllo della temperatura fino alla consegna e manteniamo tutti gli attrezzi lontano da rischi di contaminazione”.

Da anni lo Stato di New York attua un piano di controllo del vibrione in vigore dal primo maggio al 30 settembre, comprensivo di una mappatura delle aree in cui è presente il batterio, ovvero Oyster Bay Harbor, Cold Spring Harbor, Northport, Huntington Bay e i loro affluenti. Secondo gli addetti del settore “gli allevamenti di molluschi di New York possono operare solo in acque certificate per la raccolta di molluschi dal Dipartimento per la Conservazione dell'Ambiente e lo Stato è sottoposto da anni a un rigoroso piano di controllo del vibrione”.

ostriche e champagne

I ristoranti newyorchesi non si fermano

Tuttavia, quando si parla di fermare la vendita di ostriche, sono pochi i ristoranti newyorkesi che mettono la salute davanti al guadagno. L'anno scorso, a causa di un’epidemia di vibrione simile, uno dei locali che vende più ostriche nel paese – l'Old Ebbitt Grill di Washington che ne tratta circa 3000 ogni giorno – ha smesso di servirle per dieci giorni in agosto per garantire la sicurezza dei propri clienti. Ma secondo la rivista americana Eater, sono pochi i ristoranti newyorkesi ad aver messo in atto una misura simile. Solitamente i ristoranti degli Stati americani che si affacciano sull’Atlantico si riforniscono nelle stesse zone, di conseguenza quando si verifica un'epidemia vengono colpiti ristoranti in più Stati e non è da escludere che possano verificarsi nuovi casi anche lontano da New York.

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