โNoi siamo qui, voi un poโ ovunque, tra Italia e mondo. Noi facciamo cultura materiale, esaltazione del territorio; e un prodotto, il vino, in cui rendiamo leggibile e fonte di piacere tutto ciรฒ. Voi โ che in fondo fate la stessa cosa che facciamo noi, ciascuno secondo il proprio mestiere nel vostro teatro dโazione โ siete un nostro punto naturale di riferimento. E soprattutto siete affini: a noi e tra voi. Un insieme potenziale. Con una direzione comune. Venite a conoscerci e a conoscervi, allora, e verifichiamola la possibilitร di questa direzione comuneโ.
ร nato cosรฌ, NoMenu. Da questa voglia di aprirsi, e aprire vie e rapporti: fare rete per fare il meglio. Era il 2015 quando per la prima volta da Cantine San Marzano, associazione tra produttori nata nel 1962 (quando la Doc ancora non cโera, oggi la realtร conta 1200 soci e 25 etichette, e produce 10 milioni di bottiglie all’anno, di cui il 70% finiscono sul mercato estero) nel cuore di quello che รจ oggi il โdominioโ del Primitivo di Manduria โ alle porte del Salento, striscia preziosa tra due mari โ รจ partito lโinvito: giovani sommelier e cuochi chiamati a โfareโ insieme, esplorando questo speciale pezzo di Puglia e i suoi prodotti. Il primo meeting fu in Puglia. Poi, anno dopo anno, l’iniziativa ha preso direzioni ogni volta diverse, ma sempre riconducibili a una sorta di bolla magica in cui incontrarsi, senza programmi prefissati, se con non lo stimolo del luogo e dei tesori scoperti; e poi il piacere di elaborarli in idee, piatti e incroci nati senza premeditazione. NoMenu, appunto.
Anno dopo anno, la formula (divenuta format) รจ cresciuta. โNoMenu โ spiega il presidente Francesco Cavallo โ รจ sintesi del mondo San Marzano, della nostra idea di bellezza e di piacere somatizzata in questo incontro โliberoโ tra eccellenze diverse. Gli ospiti. Il meglio della regione. E, ovvio, i nostri viniโ. Lo conferma Mauro di Maggio, direttore generale di Cantine San Marzano, quando gli chiediamo perchรฉ l’idea NoMenu รจ nata e cresciuta con tanto entusiasmo: โLa comunicazione delle aziende vinicole italiane รจ spesso stereotipata. In genere si tratta di piccole e medie realtร , che difficilmente dispongono di grandi budget da investire. Noi, ormai diversi anni fa, abbiamo pensato di puntare sull’originalitร di un’idea che ci permettesse di far risaltare i nostri punti di forza. Partendo, per esempio, dall’opportunitร di comunicare una terra bella come la Puglia, troppo spesso ridotta a semplice cartolina.โ
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Dunque da questo punto di partenza ha preso le mosse NoMenu, appuntamento fondato sulla bellezza e sulla voglia di condividerla, con gli altri attori del territorio e con professionalitร in arrivo da tutto il mondo.
Creare sinergie, stimolare lo sviluppo di circuiti commerciali e culturali virtuosi, scommettere sulla relazione con la ristorazione si sono tutte rivelate mosse vincenti di una stessa filosofia, che ha fatto crescere il desiderio di andare avanti sulla stessa strada: โRiuniamo i cuochi, li ospitiamo e li portiamo in giro tra produttori, fuori in barca per pescare, tra masserie e orti. Loro si divertono, alcuni, come Diego Rossi, tornano con piacere proprio per l’atmosfera leggera che si crea tra i diversi protagonisti. Incontrare il mondo della ristorazione รจ molto importante per noi: la viticoltura in Puglia รจ relativamente giovane, abbiamo bisogno di creare sinergie per accrescere la nostra autorevolezzaโ.
Edizione 2019, dunque (dopo due in trasferta, da Gordon Ramsay a Londra, rendendo la visita, e nel ristorante vista Madunรฌna del pugliesissimo Felix Lo Basso a Milano, e due pugliesi, a Pulsano e Marina di Lizzano). E con teatro fantastico: Masseria Potenti, orto super, rose rare, spazi magici a cura di una famiglia straordinaria (lei avvocatessa con studio a Milano ma radici locali e amore infinito per la โpatriaโ; la figlia, totalmente dedita โalla causaโ; il marito, illustre psichiatra meneghino, pure convertito alla missione salentina). E gran โcucina madreโ.
Qui sono approdati โ sotto la regia di Salvatore Carlucci (chef ambassador di San Marzano) e Davide Degiovanni (Gordon Ramsay Union Street Cafรจ, Londra), padri fondatori (per cosรฌ dire) perchรฉ sempre presenti sin dalla prima edizione ยญโ le materie prime fornite dalla casa o reperite durante una frizzante tournรฉe tra botteghe e mercati, artigiani e artefici locali. Ai fornelli un dream team d’eccezione: Diego Rossi di Trippa, Pasquale Torrente bandiera di Cetara e Lucio Mele da Polignano per lโItalia; la star vietnamita Luke Nguyen, testimonial della cucina del suo Paese (proprio in questi giorni, in โcasaโ di Luke si sta svolgendo una puntata di ritorno all’estero del format); i due top olandesi Ian Sobecki e Dick Middelweerd; lโisraeliano Dror Shosan; e dalla Germania Simon Schlachter.
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Nelle foto, le immagini dei piatti, delle cucine e delle opere di ciascuno, e i momenti piรน belli condivisi con chi lavora sul territorio pugliese. Ma piรน del dettaglio, conta lโanima dell’incontro, riassunto a dovere dal motto della cantina: San Marzano รจ Wine, Sharing, Beauty. Dal vino si parte per raccontare eccellenza, bellezza e fare circuito.
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