Ristoranti

Le chef donne stanno cambiando la cucina di Istanbul

Ecco le 14 donne che hanno dato nuova vita alla cucina turca. Sono determinate e colte, formatesi spesso fuori dal Paese, contribuiscono a far crescere sia il mondo dellโ€™enogastronomia che le coscienze di una terra a cavallo tra Europa e Asia

  • 28 Febbraio, 2024

Le donne di Istanbul continuano a farsi spazio in una cittร , e in una societร , dove la guida maschile รจ sempre stata predominante. Lo fanno in cucina, dove hanno avuto la forza di salire i gradini piรน alti della ristorazione. Quindi non piรน dentro le mura di casa, ma molte donne di Istanbul sono riuscite ad emergere fino a tracciare la strada di una nuova cucina della cittร . Il New York Times ha dedicato un lungo articolo alle cuoche turche, definite โ€œthe talk of the townโ€. Qualche anno fa avevamo iniziato a parlarne anche sul Gambero Rosso, insieme e piรน in generale alla cucina di ?stanbul che stava crescendo con loro.

Cosa succede nella โ€œCittร โ€?

Cosa sta succedendo tra i fornelli della metropoli? โ€œLa cittร โ€, come la chiamavano i Romani del Levante, รจ come lโ€™Uroboro, il serpente leggendario che si divora e rinasce da sรฉ stesso di continuo. รˆ un mestiere difficile rimanere a galla in una cittร  con un’economia traballante, con costi altissimi e in gran parte diretta da uomini. Le chef di ?stanbul lo fanno, e lo fanno con grande eleganza e creativitร โ€ฆ

Sono due anni che le piattaforme di valutazione francesi come le guide Michelin e Gault&Millau includono la Turchia. รˆ cosรฌ che in realtร  le signore dei fornelli turche sono riuscite ad attirare lโ€™attenzione della stampa anche americana, con lo stato turco che punta sul soft power della cucina sponsorizzando ufficialmente Michelin e invitando giornalisti internazionali a fare il giro dei ristoranti stellati (ma non solo). Nel suo primo anno la guida Michelin fu sbeffeggiata per aver ignorato i locali con cucine guidate da donne. In tutta la guida cโ€™era un totale di 6 donne chef e fu cosรฌ che si guadagnarono la bellissima battuta โ€œCi sono piรน donne nel calendario Pirelli che nella guida Michelinโ€. Il secondo anno i curatori sono stati un poโ€™ piรน cauti: hanno incluso altre due cittร  oltre a ?stanbul e abbiamo visto un piรน ampio numero di donne premiate.

La questione delle โ€œquote rosaโ€

Gault&Millau, piรน attenta alla dimensione territoriale della concorrente, insieme al miglior chef dellโ€™anno ha premiato anche la migliore chef donna dellโ€™anno. Una novitร  che non รจ passata senza discussioni: si รจ parlato di una sorta di reparto speciale per le donneโ€ฆ nel bagno turco. La premiata, perรฒ, ?nanรง ร‡elengil, non รจ stata dโ€™accordo sul fatto che questa separazione abbia messo la donna in una posizione meno importante. ยซFinchรฉ i numeri delle donne e degli uomini in cucina non si avvicinano, รจ giusto che ci sia una corsia riservata per le donneโ€โ€ฆ Quindi, le signore del gusto si ritrovano non solo a fronteggiare i fornelli, ma anche in prima fila nella battaglia per lโ€™uguaglianza tra sessi. Allora, cosa si mangia di bello alle tavole di queste donne belle e toste che non solo cucinano cibo, ma contribuiscono anche a forgiare lโ€™anima di una societร ?

?nanรง ร‡elengil โ€“ Aman da Bravo

La miglior chef femminile secondo Gault Millau e Biband Gourmet, secondo Michelin ha un locale impeccabile in tutti sensi. Sulle colline di Bebek, defilato rispetto alle rotte piรน battute e con un design interno elegantissimo coronato da un piccolo giardino segreto bello e intimo, propone un menu ricco di verdure, con pochi ma perfetti piatti di carne e pesce. Persona seria e divertente allo stesso tempo, ร‡elengil crea piatti sofisticati come in cui riesce a racchiudere elementi molto diversi in grande armonia. รˆ una dei pochi chef che riesce a dare un senso ogni ingrediente nel piatto pur usando tanti ingredienti insieme. Il suo cavolo cotto interamente al forno รจ uno dei piatti piรน amati, tanto da creare imbarazzo alla chef perchรฉ la gente lo chiede anche in estate mentre lei รจ molto concentrata sulla stagionalitร . Il suo capretto รจ un altro highlight del menu, proposto perรฒ solo nella stagione giusta.

Burรงak Kazdal โ€“ Apart?man

Apart?man in turco vuol dire Palazzo. Il locale dei fratelli Kazdal รจ in una piccola palazzina di Yenikรถy: per raggiungerlo una volta serviva un vero e proprio viaggio sul Bosforo, ora รจ invece un quartiere dโ€™รฉlite, lontano dal caos, ma con un carattere molto da quartiere molto vissuto e ben integrato. La Guida Michelin, pur valutando da due anni i ristoranti vicini ad Apart?man, non riesce a cogliere lโ€™essenza del locale di Burรงak e non lo cita neppure anche se sia dal punto di vista della cucina che da quello della cantina meriterebbe ben piรน di una semplice citazione. Burรงak Kazdal, chef e socia del locale con suo Fratello Murat Kazdal, dopo essersi laureata in Turchia decide di seguire la sua passione in cucina e va studiare negli Usa dove lavora anche per tanti anni a San Francisco e poi in Inghilterra. La sua cucina รจ molto personale, in gran parte ispirata alle donne (molto particolari) della sua famiglia: del Mar Nero nello spirito, mediterranea nel cuore, โ€œascoltaโ€ gli ingredienti e tira fuori da loro il meglio con pochi, ma giusti interventi.

La sua forza รจ la semplicitร  e non รจ mai banale. Uno dei suoi piatti piรน amati รจ fatto di fagioli bianchi bolliti con sardine affumicate (da lei) e crostini. A vederlo sembra la cosa piรน semplice del mondo, ma il trucco รจ nellโ€™aceto che la chef lavora in riduzione trattandolo per ore e ore. Il locale, concepito come una casa, non dร  lโ€™idea dellโ€™alta cucina ma di un benessere casalingo: forse รจ proprio questo che inganna i fine dining lovers. Frequentato dalla cosiddetta โ€œOld Moneyโ€ della cittร , รจ un luogo dove gli uomini e le donne dโ€™affari piรน importanti del Paese vanno non per fare un cena di lavoro ma per sentirsi a casa. E per godere di una delle migliori cucine della cittร , anche per il rapporto qualitร /prezzo. I cocktail di Apart?man, preparati dal fratello di Burรงak, sono per veri intenditori.

Sinem ร–zler โ€“ Seraf Vadi

Vadi รจ uno dei gioielli piรน recenti della cittร , e lo รจ anche la proposta di chef ร–zler. In una zona vicina ai grattaceli direzionali, dentro un centro commerciale ma con un ingresso separato, Seraf Vadi offre una cucina tradizionale ma in un modo non proprio tradizionale. La famosa frase del Gattopardo, โ€œcambiare tutto perchรฉ tutto rimanga ugualeโ€, si puรฒ applicare perfettamente a questo ristorante: un locale molto grande, soffitti alti, illuminazione importante e pezzi di design folgoranti, potrebbe essere un ristorante di Dubai, New York, Copenhagen… Un posto molto contemporaneo con una cucina del vecchissimo mondo. Sinem ร–zler non nasce come chef e non ha mai sognato di diventarlo, รจ cascata quasi per caso nel posto giusto davanti ai fornelli: faceva la direttrice ammnistrativa della prima sede Seraf che da sempre offriva una cucina tradizionale del sud-est dellโ€™Anatolia.

Una mamma lavoratrice: a casa cucinava sempre lei, ma nel ristorante si occupava di amministrazione. Per risolvere problemi di personale che con turni e orari molto duri spesso lasciava sguarnita la cucina, il boss di Seraf (ora socio di ร–zler) chiede a Sinem di mettersi lei in cucina. Cosรฌ, da anni Sinem cucina e dirige tanti chef, in gran parte donne, ai fornelli del ristorante. A Seraf si puรฒ mangiare dal รงi? kรถfte allo ya?lama di Kayseri, una gamma vastissima di piatti in estinzione, tutti della tradizione Anatolica. Una cucina primordiale che chiede tanta mano dโ€™opera: si fa tutto a mano come il meglio delle diverse tradizioni richiede. ร–zler non sta solo in cucina, ma viaggia molto alla ricerca degli ingredienti piรน adatti e per trovare le migliori espressioni dei piatti che lei stessa propone e che in gran parte vengono cucinati solo in casa e ormai in poche famiglie.

Lโ€™altra donna che rende cosรฌ speciale e unico questo posto รจ Sabiha Apayd?n, sommelier di Mikla per tanti anni, una veterana delle uve autoctone dellโ€™Anatolia. Apayd?n gestisce cantina e pairing con una cucina molto difficile da abbinare con il vino: lโ€™uso dello yogurt e di diverse spezie crea difficoltร , ma lei ha creato una carta dei vini che davvero in pochi possono vantare in cittร : qui si spazia da vini turchi da uve autoctone prodotti anche in meno di 1.000 bottiglie, fino ai millesimi piรน rari di Dom Perignonโ€ฆ

ร‡i?dem Sefero?lu โ€“ Hodan

Sefero?lu chiama il suo ristorante Hodan che vuol dire borragine nel dialetto dellโ€™Egeo. Questa scelta spiega in un colpo solo tutto quello che cโ€™รจ dentro la sua cucina. Qui si segue la tradizione dellโ€™Egeo: sono le erbe di campo, le verdure e lโ€™olio dโ€™oliva i capisaldi del menu di Hodan. Il ristorante si trova dentro Palazzo Cezayir a Beyo?lu, quartiere storico ma in declino dopo le pressioni seguite alla rivolta di Gezi Park del 2013.

La chef Sefero?lu รจ una eroina anche per aver deciso di resistere in una zona abbandonata perfino da suoi stessi abitanti. A Beyo?lu โ€“ Pera รจ il suo nome storico โ€“ Sefero?lu combatte non solo per procurarsi ingredienti di qualitร , contro il carovita e lโ€™instabilitร  del personale, ma anche per tenere alto lo spirito di un quartiere che ha molto da dire sia dal punto di vista storico che sociale. I suoi piatti forti sono i carciofi allโ€™istanbulita (a modo suo) e lโ€™agnello.

P?nar Ta?demir โ€“ Araka

Ta?demir รจ una donna chef con una stella Michelin. A Yenikรถy, vicina ad Apart?man, Araka รจ un piccolissimo ristorante cui la Stella fa molta luce. Chef Ta?demir non accetta la โ€œdiscriminazionโ€ di essere definita โ€œchef donnaโ€: lei vuole essere solo chef. Nella sua cucina predominano le verdure. Ama lavorare con le verdure e lโ€™olio dโ€™oliva, ma il suo menu non รจ vegetariano anche se carne e pesce hanno uno spazio piรน limitato. Donna di grande senso estetico, il suo locale รจ lei in ogni suo angolo, molto nitido, fredda ma accogliente.

Ay?e ?ens?lay โ€“ Giritli

Una taverna nel cuore della Penisola storica, Ay?e ?ens?lay รจ parte della memoria culinaria della cittร  in cui lavora da ben 25 anni. I vicini e i clienti di vecchia data la chiamano Mamma Ay?e, donna materna che non si definisce chef ma โ€œdonna che cucinaโ€ e nella sua cucina ha una ventina di persone a lavorare con lei. Giritli (di Creta, in Turco) porta avanti la tradizione culinaria della nonna di ?ens?lay, immigrata appunto da Creta in Turchia. Una tradizione, comunque, molto vicina a quella ?stanbulita ma con piรน erbe selvatiche. Da Giritli si va per bere rak?: qui รจ il regno dei meze raccontati nella trilogia di Ozpetek. Le verdure cotte nellโ€™olio di oliva fanno la loro apparizione prima come piatti freddi, poi si passa ai piatti intermedi e alla fine un piatto importante di pesce oppure carne chiude la serata. I meze, sopratutto le verdure tradizionali nei piatti freddi e il pesce pescato del giorno sono il punto forte di Giritli. Sempre fresco, sempre cotto alla perfezione Giritli di Ay?e ?ens?lay รจ una istituzione per gli amanti della cucina dellโ€™Ovest della Turchia abbinato con il cosiddetto latte di leone, il rak?.

Didem ?enol โ€“ Gram

Quando Didem ?enol aprรฌ Maya a Karakรถy, anni fa, fu lโ€™inizio di una nuova รจra. Karakรถy, quartiere storico sul mare davanti alla Penisola, allโ€™epoca era molto mal frequentato. Lโ€™arrivo di questa donna bella, minuta, testarda e con il coraggio di aprire un ristorante con una cucina non dellโ€™Egeo nรฉ del Mar Nero, ma della sua Creta, a Karakรถy segnรฒ un momento importante per la vita del quartiere. Ha portato una clientela non abituale per quellโ€™area malfamata cucinando piatti gustosi, leggeri e con lโ€™enfasi sul mangiar sano. Maya era molto apprezzato e ha fatto storia nella sua pur non lunghissima esistenza, ma ha chiuso i battenti a causa dellโ€™instabilitร  economica della cittร .

?enol ha perรฒ continuato il suo lavoro nel locale che aveva giร  aperto quando Maya ancora in vita. Gram รจ un progetto tra il caffรจ e il bistro, con unโ€™enfasi maggiore sulla salute e la leggerezza. Ci sono tre sedi in cittร  che fondamentalmente lavorano per il pranzo. Con il marchio Gram, ?enol fa anche catering e con Gram a Casa vende materie prime pulite, porzionate e accompagnate da ricette in modo che chi esce dallโ€™ufficio tardi (ma ci tiene a mangiare sano a casa) abbia tutto giร  pronto e solo da โ€œmontareโ€. ?enol ha studiato arte culinaria a New York insieme alla sua amica ?nanรง ร‡elengil di Aman da Bravo e come lei si รจ formata nella cucina di Mikla, ora una stella Michelin.

Yaren ร‡arpar โ€“ Emma

Emma รจ un piccolo forno a ?stanbul nel quartiere di Ni?anta??. La chef e proprietaria del forno รจ una giovanissima chef di grande talento di Antakya. ร‡arpar ha un locale minuscolo ma รจ una delle chef piรน influenti del momento. รˆ unโ€™eroina dei giorni del terremoto: nella sua cucina creata spontaneamente ha preparato pasti per migliaia di persone per mesi prima di tornare a Istanbul, dopo lโ€™ordine di chiusura delle mense spontanee.

Suna Hakyemez โ€“ Roka

Quella della Giovane Chef Suna Hakyemez รจ una storia di successo internazionale. Hakyemez ha una innata passione e un talento per la cucina. Il suo talento era apprezzato nella famiglia giร  da adolescente; dopo il liceo decide di studiare arti gastronomiche. Lavora per due anni al ristorante giapponese Zuma di Istanbul e poi si trasferisce a Londra con lo chef del ristorante A Roka di Akira Back a Londra dove lavora per sei anni per poi passare al Fat Duck di Heston Blumenthall. Altri due anni da Fat Duck, e quando Akira Back apre una nuova sede Roka a ?stanbul, torna nella sua cittร  natale come Head Chef di Roka. Hakyemez gestisce una cucina enorme e sta cercando di rendere il menu piรน accettabile al palato turco che con le cose crude non va tantissimo dโ€™accordo. Unโ€™altra sfida che raccoglie e che la rende piรน creativa รจ la mancanza del flusso di varietร  nella materia prima. Partire da Londra, dove trova tutto il Giappone, per venire a ?stanbul e cercare di differenziare i due tipi di miso che trova sul mercato attuale richiede creativitร  e grande conoscenza del prodotto e del risultato che si vuole ottenere. A un anno dallโ€™apertura, sia la cittร  sia Hakyemez sono felici del Roka ?stanbul.

ร‡ok ร‡ok โ€“ Pera

Una cuoca โ€œrealeโ€ per ?stanbul. Kuhn Nuck รจ una chef Thailandese che nella sua carriera ha il Palazzo Reale tailandese, cucine di ambasciate sparse nel mondo e la rappresentanza della Thailandia per Expo.ย  รˆ in cittร  dal 2006 e lavora con Bekir Kaya per la sua Trilogia della cucina thailandese a ?stanbul, dove attualmente รจ la head chef della sede ร‡ok ร‡ok Pera. Una donna di ferro, di poche parole e decisa, non parla il Turco, la sua vita รจ la sua cucina. Non vuole fare cose turistiche per i gusti omologati ma insiste nei gusti tradizionali senza contaminazioni culturali. In mezzo a Beyo?lu, la sua cucina รจ thailandese allo stato puro. Affiancata da uno dei grandissimi mixologist del Paese, Fatih Akerdem, la sua cucina รจ abbinato a cocktail dโ€™autore.

Hiroku Shibata โ€“ Sankai by Nagaya

Sankai by Nagaya, una stella Michelin, da questo anno ha Hiroku Shibata in cucina. Raccomandato dallo stellato giappo-teutonico Yoshizumi Nagaya, รจ situato nellโ€™albergo Bebek, letteralmente sul Bosforo. Lโ€™imprenditore under 30 Can Y?ld?r?m ha fatto diventare una delle suite dellโ€™albergo un ristorante di alta cucina Giapponese. Shibata รจ una donna trasferita dal Giappone, dove il mondo della gastronomia รจ gestito prevalentemente dagli uomini, e atterra a ?stanbul dove il panorama non รจ molto diverso. Pur essendo una donna di poche parole si รจ adattata a questo mondo nuovo imparando le parolacce in turco dai pescatori ?stanbuloti (come cita il NYT). Una vera perfezionista come prevede il suo DNA giapponese, Shibata fa diventare un asset la scarsa varietร  degli ingredienti che si possono trovare in cittร , traendo forza dallโ€™utilizzo di pesci e materiali locali fuori dal lessico giapponese pur rimanendo una purista nella sua cucina. Con la sua vista mozzafiato a km 0 dal Bosforo, Sankai รจ un ristorante in cui il mare entra dalla finestra e la cena รจ sempre accompagnata da una vista unica dei colori del Bosforo. Quella di Shibata รจ una cucina autentica, locale e tuttavia molto giapponese, in un contesto unicamente ?stanbulita.

Ece Aksoy e le altre

Parlando di stelle, di donne che fanno brillare una cittร , c’รจ un’altra generazione di donne che hanno fatto sรฌ che si possa parlare delle donne in una cucina non casalinga. In primis c’รจ Ece Aksoyย (foto), che dopo decenni nel settore ha dovuto lasciare il suo ristorante Ece Aksoy 9 nel 2022 per motivi di salute dovuti alla sua etร . La cuoca della sinistra intellettuale รจ stata famosa non solo per la sua cucina ma per aver saputo creare uno spazio in cui le menti piรน importanti si sono incontrate e ispirate a vicenda. Il suo ristorante ha visto nascere canzoni, poesie, sceneggiatureโ€ฆ

Un’altra donna che ha dato un contributo alla cucina, rendendo le verdure e i piatti semplici degni di un’altra classe รจ ?emsa Denizsel. Il suo Kantin di Ni?anta?? รจ stata una scuola per tanti chef importanti di oggi. Poi lei si รจ trasferita in un uliveto e ha aperto una scuola di cucina e alla fine del 2023 lascia del tutto il Paese con una nota di amarezza perchรฉ era stanca, perchรฉ il Paese, gli ingredienti, le persone si stavano evolvendo in una direzione che per lei era ormai intollerabile. Ora ha iniziato una nuova vita in Grecia dedicandosi a scrivere e sicuramente continuerร  a insegnare, in un modo o in un altro.

Ultima ma non meno importante figura femminile di una generazione che ha aperto la strada per tanti รฉ Aylin Yaz?c?o?lu. Chef con un curriculum impeccabile, รจ stata la fondatrice di Nicole con il suo ex marito Kaan Sakarya. Nicole entra nella francese La Liste come miglior ristorante del Paese sotto la direzione di Yaz?c?o?lu, ma poi le strade si separano con la pandemia. Nicole ottiene una stella Michelin senza Yaz?c?o?lu, lei, donna bigger than life con il suo bagaglio e la sua esperienza ha difficoltร  a entrare nelle cucine di altri e, non volendo farsi dipendente, continua la sua carriera come free lance, insegnando e sostenendo con il suo esempio le sue colleghe turche.

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