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Don Alfonso apre Casa Don Alfonso a Saint Louis. L'arrivo negli Stati Uniti della famiglia Iaccarino

Nuova consulenza per la famiglia Iaccarino, che approda in Missouri con Casa Don Alfonso all'interno del Ritz-Carlton di Saint Louis

  • 22 Ottobre, 2019

Continua l’espansione del Don Alfonso. Dopo Toronto, la Nuova Zelanda e Macao, la famiglia Iaccarino, con ben salda oggi al comando la nuova generazione โ€“ Ernesto (in cucina) e Mario (in sala) – si appresta a mettere di nuovo piede in Nord America, con una nuova consulenza. Negli Stati Uniti, stavolta, al The Ritz-Carlton di Saint Louis. In Missouri gli Iaccarino arriveranno a giugno 2020.

iaccarino family 2 S

Come cambia la cucina del Don Alfonso nel mondo

Una nuova tessera si va ad aggiungere alle altre, completando una mappa geogastronomica che attraversa stili e continenti e moltiplica le proposte adattandosi a diversi spazi e cittร . Cosรฌ se in Canada gli Iaccarino firmano un fine dining (apertura dell’anno 2019 nella Top Italian Restaurant 2019 del Gambero Roso), in Nuova Zelanda l’offerta รจ trasversale โ€œa Helena Bay c’รจ spazio per gourmet ed easy dining, passando anche per le colazioniโ€ spiega Ernesto Iaccarino. Cosa aspettarsi dagli Stati Uniti? โ€œPer Saint Louis il format รจ Casa Don Alfonso, lo stesso di Macaoโ€. Una proposta casual, attuale, ma sempre profondamente mediterranea. Fedele nella filosofia, ma rinnovata nell’espressione, sempre piรน affine al gusto di oggi. Una โ€œcucina mediterranea contemporaneaโ€ dove il ruolo di protagonista รจ lasciato ai prodotti, attentamente selezionati e valorizzati.Vesuvio di pasta - Don Alfonso 1890

La proposta di Casa Don Alfonso

Quello di Saint Louis sarร  il secondo Casa Don Alfonso: ci saranno differenze rispetto all’altro? โ€œSรฌ, qualcosa cambia in base al luogo. Per esempio a Macao abbiamo 3 zuppe in carta per andare incontro al modo di mangiare locale, mentre in America la proposta sarร  piรน simile alla nostra:cercheremo di educare gli americani a mangiare italiano vero. In menu una ventina di piatti, con la classica scansione antipasti, primi, secondi, dolci: la stessa impostazione che faremmo a Sant’Agataโ€. Almeno 5 di ognuno, in carta, per una spesa media di circa 80 euro, e nessun degustazione; non mancheranno alcuni piatti storici del Don Alfonso, come il vesuvio di rigatoni e una serie di piatti che Ernesto non esita a definire โ€œpiรน confort food che gourmetโ€.

Occhi puntati sul prodotto

La materia prima รจ la chiave di volta di una cucina โ€“ quella di famiglia โ€“ che ha da sempre puntato dritto sul prodotto, sin da quando (circa 30 anni fa) papร  Alfonso e mamma Livia decisero che quel meraviglioso resort in Penisola Sorrentina mancasse di un tassello fondamentale: l’orto. E diedero cosรฌ vita a Le Peracciole, l’azienda agricola di Punta Campanella che foraggia di splendidi ortaggi e altri prodotti il vicino ristorante. Come sempre anticipatori di molte tendenze poi esplose, gli Iaccarino hanno deciso di guardare lontano, superare i confini, sempre a partire da quel nucleo strettissimo che si chiama Mediterraneo. โ€œรˆ quella la nostra vera rivoluzioneโ€ dice Ernesto.

La materia prima รจ dunque il primo pensiero: โ€œTra poco cominceremo a fare ricerca e vedere cosa c’รจ di buono: credo sia compito di uno chef valorizzare il prodotto locale. Quindi lร  dove possibile faremo riferimento alle eccellenze del territorio, sempre interpretate in un concetto mediterraneoโ€; come hanno giร  fatto in Canada, per esempio, dove hanno inserito in carta king crab, funghi black oyster, bisonte, โ€œmentre altri prodotti li importeremoโ€. Preoccupato per i dazi imposti dagli Stati Uniti contro l’Europa? โ€œNo, per ora pare che tra i prodotti colpiti non ci siano quelli base della dieta mediterranea: olio extravergine di oliva, pasta, conserve di pomodoro, mozzarellaโ€.

Una casa moderna napoletana

Gli Iaccarino giungono a Saint Louis a chiamata diretta: โ€œil proprietario dell’immobile, un grande gruppo assicurativo, ha praticamente imposto la nostra presenza al Ritzโ€ e si apprestano ad approdare in Missouri in formazione completa, designer incluso: โ€œMarco De Luca, il nostro architetto, avrร  la supervisione del progetto e collaborerร  con lo studio di architettura americano che segue il tuttoโ€ cosรฌ da portare l’anima mediterranea anche negli ambienti: โ€œVogliamo replicare l’idea di una casa contemporanea napoletanaโ€. Discorso simile per la mise en place (circa 60 i coperti), con tanto di visite a Vietri, direttamente nelle fabbriche di ceramiche per arredare la tavola. Di tutto questo si occuperร  Mario, impegnato anche a seguire la cantina, โ€œche sarร  gestita probabilmente da personale del Ritzโ€ ma che con l’arrivo degli Iaccarino potenzierร  la presenza italiana, fino a toccare quota 150 etichette nostrane. Tutta da fare invece la brigata, con qualche presenza in arrivo direttamente da Sant’Agata sui Due Golfi, come รจ facile immaginare. Ma giugno รจ ancora lontano.

a cura di Antonella De Santis

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