Dove mangiare il risotto al radicchio a Treviso. I 7 ristoranti migliori

31 Gen 2024, 12:37 | a cura di
Il radicchio rosso di Treviso è un prodotto Igp, fiore all’occhiello della gastronomia locale. Presente in due varietà – tardivo e precoce – è protagonista di uno dei piatti emblematici della tradizione, il risotto

Treviso, a poco più di tre ore da Milano, è una città che è un piacere visitare per i suoi storici palazzi, per i portici, per i monumenti e le piazze, le fontane, le antiche porte, i musei. Vale la pena anche conoscere le sue tradizioni culinarie, ricche di suggestioni. Ampio il bacino di prodotti da cui attingono, dai salumi, soppressa in primis, ai formaggi, come la casatella trevigiana Dop. La golosità più nota è senz’altro il tiramisù, dolce diffuso in tutta Italia, che pare sia nato proprio qui. Quanto ai vini, la zona di Treviso è famosa soprattutto per la produzione di Prosecco Doc, il vino italiano più esportato all’estero. Qui i 7 ristoranti migliori

Dove mangiare il risotto al radicchio a Treviso

Due Mori

Trattoria. In pieno centro, di fronte al Municipio e a pochi metri dalla Fontana dei Tre Visi, un’insegna di storia antica, solido baluardo della tradizione culinaria trevigiana. L’atmosfera familiare e informale fa sentire a proprio agio anche il cliente occasionale. Il repertorio è quello classico, a partire dai “bogoi” (lumache) e dalla sopa coada, il pasticcio di piccione. Da non perdere il risotto al radicchio rosso, l’oca “arrosta”, il baccalà e l’anguilla in umido. A fine pasto non può mancare il tiramisù. Ad accompagnare il tutto vino della casa oppure etichette soprattutto regionali.
2 Mori – via L. Bailo, 9 – 0422 540383 – www.trattoria2mori.com

All’Antico Portico

Ristorante. All’ombra della “Madonna Granda”, sotto gli antichi portici quattrocenteschi, è un locale dall’atmosfera particolare, tavoli apparecchiati con semplicità, quadri e oggetti vintage a scaldare l’ambiente. Note liete dalla cucina, che soddisfa ogni palato. In carta baccalà mantecato con crosta di pane al pepe, canestrelli al forno, risotto al radicchio di Treviso e Blu61 a fine cottura, pappardelle rustiche con luganega trevisana in umido e scaglie di Monte Grappa stagionato, guancetta di vitello brasata con polenta alla griglia. Dolci maison. Lista dei vini di tutto rispetto.
All’Antico Portico – piazza Santa Maria Maggiore, 18 – 0422 545259 – www.anticoportico.it

Al Botegon

Osteria. Nei pressi dell’antica Porta San Tomaso che si apre sulle mura cinquecentesche della città, un’insegna datata 1890 molto cara ai trevigiani, gettonata sia per aperitivi con appetitosi cicchetti (da non perdere le polpette di carne, pesce o verdure), sia per una sosta più prolungata in un clima disteso e conviviale. Tra i cavalli di battaglia la pasta e fagioli, il risotto al radicchio, il musetto con la polenta. A fine pasto tiramisù e crostate casalinghe. La cantina, ricca e variegata, parte dalle aziende della zona per spingersi nel resto della Penisola. Non mancano birre artigianali.
Al Botegon – viale B. Burchiellati, 7 – 0422 548345 – www.botegon.com

Michi

Ristorante. Nel quartiere delle Acque e dei Mulini, in un antico edificio a pochi passi dalla Chiesa di San Francesco, offre ambienti di calda atmosfera e un suggestivo dehors affacciato sul fiume. La proposta culinaria prende spunto dal territorio ma è in grado di offrire riuscite divagazioni con giudiziosa creatività. Ne è un esempio concreto il “Vialone del Cardinale”, ovvero risotto di Vialone Nano di Grumolo delle Abbadesse con radicchio di Treviso, cavolo nero, aglio nero e formaggio a latte crudo. Il menu è comunque ben bilanciato fra mare e terra. In accompagnamento cocktail e vini selezionati.
Michi – via Campana, 45 – 0422 1940858 – www.michiristorante.it

Locanda Ponte Dante

Trattoria. In un antico palazzo rinascimentale nel cuore della città, un’insegna attiva fin dai primi anni del secolo scorso, diventata nel tempo un punto di riferimento per coloro che a tavola vogliono trovare profumi e sapori di matrice tradizionale. Si può far tappa solo per un aperitivo, scandito da cicchetti e calici, oppure per un pasto completo con musetto e spuma di polenta, gnocchi al ragù d’anatra, risotto al radicchio e luganega, guancia di manzo brasata al vino rosso, coniglio in salsa peverada. Lista dei vini meditata sulla proposta. Disponibilità di 5 comode camere con i più moderni comfort.
Locanda Ponte Dante – piazza G. Garibaldi, 6 – 0422 1785946 – www.locandapontedante.com

Ponte Ottavi

Trattoria. Nel quartiere Sant’Angelo, dal 1912 è un solido avamposto di cucina della tradizione fatta con il cuore e con ingredienti accuratamente selezionati, in un ambiente semplice e curato. Golose lumache per iniziare, poi la tipica sopa coada, il risotto con riso stagionato 18 mesi al radicchio tardivo di Treviso Igp, la faraona cotta a bassa temperatura con mosto d’uva cotto e pere al vino rosso, il trancio di baccalà su crema di patate viola. In stagione, piatti con tartufo e cacciagione. Per chiudere biscotteria e tiramisù della casa. In cantina prevalgono etichette del territorio.
Ponte Ottavi – via O. Ottavi, 12 – 0422 1720709 – www.ponteottavi.com

Toni del Spin

Trattoria. Un’insegna di tradizione ultrasecolare in un antico palazzo ristrutturato nel cuore del centro storico a pochi passi da Piazza dei Signori. Fin dagli esordi qui si propone una verace cucina trevigiana, con il suo repertorio classico e intramontabile a partire dal baccalà mantecato accompagnato dalla polenta. Tra i primi, il risotto al radicchio ha un ruolo di primo piano insieme con la pasta e fagioli e la tipica sopa coada (una sorta di pasticcio di piccione). A seguire, trippa e faraona in salsa peverada. Carta dei vini smisurata. Di fronte al locale, al civico14, l’enoteca di proprietà.
Toni del Spin – via Inferiore, 7 – 393 9863597 – www.ristorantetonidelspin.it

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