Ristoranti

Il ricatto dei food blogger: ecco come centinaia di piccoli influencer contattano ristoratori e chef

Sono giร  scattate le indagini da parte della polizia giudiziaria, anche perchรฉ in molti evadono le tasse e non usano le avvertenze obbligatorie

  • 16 Marzo, 2024

Formaggio cheddar sciolto, salse al pistacchio verde fluo, la carbocrema. Sarร  andato tutto di traverso ad alcuni food blogger quando dopo il pandoro-gate di Chiara Ferragni e dopo il caso della recensione della ristoratrice di Santโ€™Angelo Lodigiano il governo ha deciso di attivarsi per normare il far west delle recensioni a locali, hotel e simili. O anche dopo che il 17 novembre lโ€™Antitrust ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Meta-Instagram e dellโ€™influencer Asia Valente. Secondo lโ€™Autoritร  Garante della Concorrenza e del Mercato la 27enne โ€” che annovera anche unโ€™esperienza al Grande Fratello e una ramanzina del conduttore Alfonso Signorini, che nel 2020 lโ€™ha ripresa per aver detto ยซSei un downยป a un altro concorrente, pensando di offenderlo โ€” ยซpubblicherebbe sul canale social foto e video di ristoranti, di spa, di hotel e di altre strutture turistiche, con le quali si ritiene possa intrattenere rapporti commerciali, senza utilizzare alcuna dicitura che evidenzi la natura promozionale di questi contenutiยป.

Contenuti, cioรจ, senza ben in evidenza gli hashtag previsti dalla legge: #invited o #invidedby se si viene invitati a partecipare a unโ€™esperienza, come una cena o un soggiorno, #gifted se si riceve un prodotto in regalo, #supplied o #suppliedby se si viene omaggiati di un servizio, un pasto o un viaggio in cambio di visibilitร , mentre #ad o #adv devono essere usati per comunicare agli utenti, in totale trasparenza, che si รจ stati pagati per pubblicare video, foto o stories su determinati prodotti, luoghi o servizi. Di piรน.

asia valente

L’influencer Asia Valente

La punta dellโ€™iceberg

Lโ€™influencer, che si รจ difesa sostenendo che il suo guadagno non deriva dal social, vanterebbe secondo lโ€™Agcm, ยซuna notevole popolaritร  basata su un numero consistente di follower, circa 2 milioni, la maggior parte dei quali sembrerebbe non autenticaยป.

Le indagini su Asia Valente sono perรฒ solo la punta dellโ€™iceberg di un fenomeno che รจ decisamente piรน vasto. Il tema, ovviamente, sono le tasse. Quelle non pagate, gli incassi mai dichiarati da food blogger, content creator e influencer che mangiano (gratis) e vengono pure retribuiti per postare video, foto e stories per vendere al meglio il locale e farlo brillare tra migliaia di contenuti sul web. Una forma di pubblicitร  occulta, pagata dai titolari dei locali che in tempi di crisi, e attirati dal seguito virtuale di queste persone, sperano di riuscirsi ad accaparrare qualche cliente in piรน.

Per i blogger che lavorano in modo disonesto, perรฒ, si tratta di unโ€™autentica macchina dei soldi. Che funziona piรน o meno cosรฌ: chi cโ€™รจ dietro a pagine e profili contatta i ristoranti proponendo prezzi e servizi. Chi ha dai 10mila followers in su chiede 70 euro per un reel, un video. Ai quali va ovviamente aggiunto il costo di una cena completa per due-tre persone.

Ma i prezzi salgono a seconda del numero del seguito che si ha: chi ne ha di piรน, si fa pagare anche meglio e puรฒ concedersi di sedersi al tavolo dei locali per mangiare e basta, senza fare il lavoro sporco. Quello, una sorta di porta-a-porta, ristorante per ristorante, รจ affidato a dei giovani che cercano di mettere da parte qualche soldo. I requisiti? Nessuno. Nemmeno saperne qualcosa di enogastronomia. Tanto รจ il denaro a comandare: poco importano sapore, qualitร  della materia prima, lโ€™eventuale processo di selezione degli ingredienti. Basta trovare un locale che paghi. Se in nero, รจ tanto di guadagnato.

La tecnica per le โ€œproposteโ€

ยซLunedรฌ a Trastevere, martedรฌ a Fiumicino, mercoledรฌ a Testaccio, giovedรฌ a piazza Bologna, venerdรฌ a Civitavecchia โ€“ si legge in una chat, visionata dal Gambero Rosso,ย tra un blogger e un ragazzo che stava cercando un impiego โ€“ Ti metti di santa pazienza e ti giri ogni attivitร  in quella zona dicendogli che cosa fai e se sono interessatiยป. E se lo sono ยซti prendi un contatto e lo passi alla ragazza in ufficio che poi ci chiude un accordoยป. Solo se va in porto ยซa te viene retribuita una percentualeยป. Altrimenti ci si deve accontentare di un piccolo fisso e di un rimborso spese, visto che ยซil guadagno vero sta nel prendere contatti con locali interessatiยป, dai ristoranti alle pizzerie, passando per posti dove fare aperitivo, botteghe o addirittura centri commerciali, come successo con uno, molto noto, allโ€™Eur.

A firma avvenuta parte lo scrocco: si va a cena, che ovviamente รจ offerta, si gira il video e poi lo si lancia online dopo aver ricevuto i contanti in mano. Anche 1.400 euro per una collaborazione piรน duratura, di un mese, che preveda foto e video. Nel filmato i locali vengono incensati e pompati, le portate presentate ad arte con lโ€™obiettivo di catturare lโ€™attenzione, e il portafogli, di qualche utente. Ma senza gli hashtag previsti dalla legge, e quindi senza evidenziare il contenuto promozionale delle immagini, la clip diventa una pubblicitร  occulta.

Cosรฌ, insomma, funzionano gli spot del cibo nellโ€™era dei social. Qualcuno che si รจ ribellato cโ€™รจ anche. Alcuni personaggi, come Franchino Er Criminale, allโ€™anagrafe Alessandro Bologna, ha lanciato il format delle โ€œMarchette criminaliโ€: recensioni live dei posti tanto sponsorizzati da pagine e influencer. Quasi tutti pesantemente bocciati. Tra i ristoranti finiti nel mirino dei food blogger cโ€™รจ Santo, a Trastevere. Il proprietario Daniele Fadda li definisce ยซmercenariยป, perchรฉ ยซsono persone che prima vanno in un locale e dicono che รจ tutto buono, il giorno dopo vanno in quello accanto e dicono lo stessoยป. E a volte, senza vergogna, ยซpropongono cene gratis anche per tutta la famiglia in cambio di post e stories sui socialยป. Una sorta di scambio merce, piรน che di un servizio professionale.

Arcangelo Dandini (sinistra) e Massimo D’Addezio al banco di Chorus Cafรฉ a Roma

Lโ€™esperienza di Arcangelo Dandini

Anche nelle caselle email dei locali di Arcangelo Dandini โ€“ Lโ€™Arcangelo, Supplizio, il Chorus dove รจ chef โ€“ hanno fatto capolino proposte di influencer. ยซMa io ho detto noยป. La lista di chi si sottrae a questo sistema, fortunatamente รจ lunga. Ma รจ lunga, purtroppo, anche quella dei locali che con una banconota sperano di sbarcare il lunario.

Dopo unโ€™inchiestaย pubblicata da Repubblica nel novembre del 2022 la Guardia di Finanza ha iniziato a indagare. E decine di post su Instagram โ€“ dove rimaneggiare un testo รจ consentito โ€“ sono stati modificati, con lโ€™aggiunta delle diciture previste dalla legge. Una corsa ai ripari sperando cosรฌ di tenere lontana lโ€™Antitrust. Che appare pronta a fare il suo: dopo lโ€™avvio del procedimento istruttorio nei confronti di Asia Valente, ma anche di Meta-Instagram che avrebbe omesso di adottare misure idonee a impedire sulla piattaforma la pubblicazione di messaggi potenzialmente ingannevoli, non รจ escluso che possa farne partire di nuovi. Lโ€™Agcom, infatti, avvia accertamenti sia dโ€™ufficio, che sulla base di segnalazioni degli utenti. E quelle di coloro che sospettano che i contenuti di un post o di un video siano pubblicitร  occulta โ€“ basti vedere sotto le stesse clip โ€“ sono in aumento.

A rendere la faccenda piรน spinosa cโ€™รจ un altro dettaglio: un post con hashtag #gifted, cioรจ dove si annuncia che quel prodotto o quellโ€™esperienza sono stati regalati, potrebbe essere comunque un #adv mascherato. Insomma: bisogna fidarsi. Ma davanti a un tono troppo promozionale cโ€™รจ chi, giustamente, qualche dubbio ce lโ€™ha.

Chef Lele Usai a Fiumicino

Il caso di Lele Usai a Fiumicino

E a ragion veduta, visto che cresce anche il numero degli chef e dei cuochi che sulle loro pagine social raccontano le proposte di blogger e influencer che chiedono un pasto a sbafo. A gennaio 2023 Daniele Usai, ai fornelli dei ristoranti Il Tino (una stella Michelin) e del 4112 โ€“ QuarantunoDodici, entrambi a Fiumicino, a due passi da Roma, ha riportato sul suo profilo Facebook uno scambio di email con una food blogger (oscurando i dati sensibili). Una proposta finita male che si รจ trasformata in un boomerang. Lโ€™imprenditrice digitale, che oggi vanta 12,6mila followers, si รจ presentata come ยซblogger professionistaยป e come fondatrice di una ยซcommunity al femminile per blogger di viaggioยป, attualmente seguita da poco piรน di 8mila persone. A farne parte sono anche donne che hanno appena 200 o 350 โ€œseguaciโ€, con profili e pagine dallโ€™aspetto amatoriale, se non addirittura poco curato. Comunque ben lontano dal professionismo.

ยซCon un gruppo composto da 5-7 blogger โ€“ si legge nella mail โ€“ faremo una visita guidata al sito archeologico di Ostia Antica e al museo delle Navi romane di Fiumicino. Vi scrivo per proporvi una collaborazione, visto che siete in zonaยป. In cambio ยซdella vostra ospitalitร ยป, e quindi di un pasto gratuito, ยซoffriamo promozione attraverso i profili social delle singole partecipanti e della community, oltre a citarvi tra le attivitร  del tour sul magazine e sui nostri blog, da cui i prossimi turisti a Ostia prenderanno spunto per i loro itinerariยป. Il gruppetto, alla fine, il pranzo gratis รจ riuscito comunque a farlo in altri locali, che hanno accettato di servire e riverire una tavolata in cambio di un poโ€™ di visibilitร  sui social.

Le segnalazioni alle autoritร 

Tra pagine e food influencer piรน seguiti ci sono syria_rodrigues, jana_italyfoodprn, aperitiviroma, piaceridiroma, matteodicola, thefoodreviewers_. Non tutti, tra loro, dichiarano la natura promozionale dei post. Alcuni hanno iniziato a farlo da poco, modificando anche le didascalie sotto a vecchie foto. Altri ancora dicono di pagare tutto, di farlo solo per passione, ma poi non mostrano lo scontrino. Da qui il dubbio, lecito, degli utenti che si tratti di pubblicitร  occulta e le segnalazioni ad Antitrust e Guardia di Finanza. Che prima o poi potrebbero anche decidere di ampliare le indagini e aprire nuove istruttorie.

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