A Napoli apre JOCA, ristorante e tapas bar di Gianluca D'Agostino

9 Feb 2024, 20:44 | a cura di
L'ultima creatura dello chef si trova a Chiaia, tra boutique storiche e botteghe artigiane: "Puntiamo a un fine dining inclusivo"

Apre il 22 febbraio Joca, il nuovo ristorante di Gianluca D'Agostino a Chiaia, tra boutique storiche e botteghe artigiane, ยซรจ una zona vivaceยป, dice lo chef. Che poi aggiunge: ยซCi piace stare in mezzo ai giovaniยป. Giovani e non, aggiunge poco dopo. D'Agostino torna cosรฌ alla sua Napoli, dopo la lunga e feconda esperienza al Veritas, conclusasi due anni fa, e lo fa con un progetto tutto nuovo che mira a proporre un'idea di alta ristorazione fresca, dinamica, priva di certe ritualitร  talvolta esauste.

ยซPur rimanendo sempre un fine dining guardiamo molto all'informalitร  che si trova in alcune capitali europeeยป. L'obiettivo, spiega, รจ dare vita a un luogo in cui stare bene, stringere legami, conoscersi e riconoscersi. Il richiamo รจ quello del gioco, del resto JOCA allude a un modo di dire partenopeo: Pazzo chi joca e pazzo chi nun joca, a sottolineare l'esigenza di un poco di follia e leggerezza nella vita, un invito a mettersi in ballo senza prendersi sul serio, o magari prendendosi terribilmente sul serio un po' come fanno i bambini.

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Il doppio binario: ristorante e tapas bar

ยซUn fine dining inclusivoยป lo definisce D'Agostino, a partire dal doppio binario della cucina: ristorante d'autore e tapas bar in un unico spazio in cui le sedute al lungo bancone di frassino olivato, ai tavolini alti e ai classici tavolini sono a disposizione degli ospiti senza per forza imporre aree di competenza tra un'offerta e l'altra. Quello che cambia, semmai, รจ l'orario e il tipo di fruizione del tapas bar che puรฒ rispondere a esigenze diverse, per il dopo teatro o per una tappa di inizio serata, complice anche una cantina che si propone di incarnare lo stesso dinamismo della cucina.

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Duecentocinquanta metri quadri, 55 coperti in totale, due menu degustazione (5 corse a 75 euro, 7 a 100 euro), e due carte snelle, in cui si strizza l'occhio qua e lร  ad alcuni piatti storici di D'Agostino, ricontestualizzati per aderire la nuovo progetto, ยซpartiamo da una base solida, ma c'รจ anche una proposta differenteยป. Quale? ยซnon posso dire un piatto o l'altro: sono come i figliยป scherza. Nel complesso sono una dozzina le voci al tapas bar (8-18 euro) qualcuna in piรน al ristorante (17-27 euro, 10-12 i dessert), via la lunga sequenza degli amuse-bouche, via anche l'antologia della piccola pasticceria, alleggerire รจ la parola d'ordine, limando vecchie ritualitร  in favore di una veste piรน pop; anche la carta รจ svincolata dalla classica scansione in portate, proprio per accompagnare questa idea di offrire la massima libertร : ยซVolendo uno puรฒ anche prendere 2 piatti e dividere un dolceยป.

Il cliente al centro

ยซNon vogliamo che il centro dell'attenzione sia la cucina: quando si esce lo si fa per stare con gli amici non con i cuochi o camerieri che si incontrano al ristoranteยป, quindi meglio fare un passo indietro e pensare al ristorante con ottica nuova, creando un ambiente curato ma che vuole mettere a proprio agio l'ospite - ยซnoi pensiamo e speriamo sia cosรฌ anche per la cucinaยป - giocato tra materiali diversi: alluminio, legno, ferro, vetro, cemento e poi specchi a creare nuove prospettive negli spazi animati da colori vivaci, come il rosso del grande divano, a comunicare un'atmosfera informale. Un progetto firmato da progetto studio Gnosis in collaborazione con l'arredatore Luigi Fabbrocini, l'interior designer Veronica Abbate che si cela dietro grandi portali in lamiera e un maniglione rosso.

 

JOCA ristorante e tapas bar โ€“ Napoli - Vico Sospiri 10B / 10Cย 

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