Dai tempi dei โfagottariโ ne sono passati di anni e tendenze nel mondo del mangiare conviviale e fuori casa. Eppure, qualcosa sembra che stia ritornando, da quelli che si portano la torta da casa per finire alle polemiche sui costi del โtaglioโ. Tanto che รจ tornato in voga il quasi desueto โdiritto di tappoโ, ovvero il fee da pagare per aprire vini propri al ristorante che fornisce il cibo.
Dopo un paio di settimane passate a girovagare per cantine e ristoranti al Nord, senza (volutamente, per scelta) troppi riferimenti su dove mangiare e dove bere, cโรจ una evidenza che salta allโocchio: quasi ovunque sono esposti i menu con le offerte (e i prezzi) della cucina. Ma quasi mai sono esposte le liste dei vini. Ora, mangiare fuori รจ sempre piรน un atto di scelta: si va per provare cose particolari, piatti di un certo tipo, ma anche โ sempre piรน spesso โ per smangiucchiare qualcosa e soprattutto per bere in tranquillitร una buona bottiglia di vino. Ma come si fa a decidere di entrare e sedersi in un posto se andiamo alla cieca sui vini?
Servirebbe una palla di vetro per capire quali siano i vini in carta in un locale, prima di sedersi al tavolo
Ormai il mondo-vino รจ enormemente segmentato e la scelta del locale si fa anche in base a ciรฒ che pensiamo possa offrirci la cantina. Non รจ un caso che il collega Giuseppe Carrus abbia proposto (e realizzato, sia sul mensile che sul sito Gamberorosso.it) una sua rubrica sui luoghi dove โbere giustoโ, dove fare esperienze interessanti a partire da un calice. Sicuramente ci darร qualche dritta buona. Ma se siamo in un luogo sconosciuto e non vogliamo studiare guide e recensioni prima di andare a sederci a fine serata o per un pranzo che abbia un minimo di senso, come facciamo a scegliere? Perchรฉ non vengono esposte almeno delle suggestioni di cantina? Non serve neppure lโintera carta dei vini (anche se ormai, con i touch screen dedicati e settati ad hoc sarebbe davvero semplice permettere di scorrere, allโingresso, una carta dei vini anche molto lunga con i relativi prezzi e alcune indicazioni sulle etichette presenti) ma almeno dare ai potenziali clienti unโidea di cosa possono aspettarsi una volta seduti a tavola. Abbiamo visto tante persone sedersi e poi rialzarsi e andarsene perchรฉ magari la proposta di cucina non rispondeva alle loro aspettative (nonostante i menu esposti).
Perchรฉ costringerci ad alzarci e andarcene di fronte allโimpossibilitร di bere il tipo di vino di cui avremmo voglia? Ci sono persone che vanno al ristorante solo per mangiare e ordinare il vino meno costoso (qualunque sia) e va bene cosรฌ; ma cโรจ pure chi invece vorrebbe poter scegliere dove andare in base a cosa puรฒ bere.
Non รจ chiedere la luna, no?
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