Ristoranti

Motelombroso, la cucina selvatica e ideologica di Bonora

Il locale sul Naviglio Pavese, a Milano, di Alessandra Straccamore e Matteo Mazza รจ diventato uno degli indirizzi piรน interessanti della cittร  grazie alla ricerca dello chef sardo e a una location impareggiabile

  • 30 Gennaio, 2024

Cโ€™รจ un motel tra Milano e il nulla che รจ un apostrofo viola in mezzo ai palazzi del Naviglio Pavese. Un motel che รจ difficile da trovare, maledirete mille volte lโ€™idea di aver deciso di arrivarci, salvo poi, alla fine, benedirla duemila volte. รˆ il Motelombroso di Alessandra Straccamore e Matteo Mazza, divisa blu da operaio forse perchรฉ il luogo ha unโ€™anima post-post-industriale, sorrisi da abbraccio, una delle sale piรน belle di Milano (la piรน bella?), lontana da ogni rumore, un giardino idealmente pensile, una capsula energetica difficile da raccontare (e non mi mancano le parole), un luogo ideale e ideologico (sรฌ!) nel quale si investe nel capitale umano e civile.

Un motel dell’anima

Motelombroso รจ un motel dellโ€™anima, un luogo unico a Milano (ambizione di tutti, realtร  di pochissimi), nel quale posare i bagagli e far riposare per qualche ora pensieri e umori fatti stancare in precedenza dalle alte maree metropolitane; รจ cambiato giร  piรน volte negli anni di apertura e che da qualche tempo vanta anche la cucina fulminante di Nicola Bonora, sardo di Oristano, anima sottile e ferrigna, baffo tagliente, sguardo con mille diottrie, che segue una sua certa idea di ricerca, una ossessione visibile, palese, unโ€™iperattivitร  da bambino speciale. Che si esprime nel menu attuale, frutto di mille discussioni con i patrรฒn, di litigi e riappacificazioni, di correzioni di rotta, di libri aperti e abbandonati, di atlanti scarabocchiati. Il progetto รจ quello di cambiare il menu ogni mese, dodici โ€œhabitat gastronomiciโ€ per un anno, ma lo schema non รจ rigido, dipenderร  dalle stagioni, dagli stimoli, dalle fatiche e dai risvegli, dalla risposta del pubblico. โ€œNicola รจ sempre a mille, sforna dieci idee al giorno, ma ora anche lui sta rallentando un poโ€™, ha capito che un menu al mese รจ anche troppoโ€, sogghigna Alessandra.

Selvaticissimo

Per il momento a gennaio e chissร  fino a quando ecco Selvatico, cinque portate a 90 euro, che gioca con una certa idea di spontaneismo, di anarchia naturale, in cui la mano dellโ€™uomo รจ prevista solo come atto di gratitudine. Piatti non facili, qui si viene per dar quiete alle membra e far lavorare il cervello, il conforto รจ visto solo come lโ€™approdo di un paziente percorso di comprensione: si parte dalla Castagna lavorata come consommรฉ, servita in una tazza in un gesto famigliare. Poi il Fagiano leggermente maturare allโ€™orientale, cotto al vapore e laccato, servito freddo con olio allโ€™erba cipollina, alloro e pelle croccante, terminato con un brodo chiarificato di carcasse. Il Cinghiale e pino ti porta dentro a un bosco, come un cappuccetto rosso in odore di lupo, grazie ai forti richiami balsamici: il cinghiale รจ sfilacciato, reso perfino terroso, e viene irrigato con una salsa quasi mielosa di sangue di cinghiale ben tirato e polvere di acri di pino. Un piatto dalla tattilitร  sconvolgente.

Quindi ecco un tuffo a mare con la Sardina, โ€œpesce anarchico per eccellenzaโ€, dice chef Bonora: un piatto destinato a dividere non tanto per lโ€™estrazione di teste e lische da cui รจ tratta una salsa aglio, olio e peperoncino con un pesto di ortica e un brodo, ma per la pasta che vi si accomoda, servita a un livello di cottura ben oltre lโ€™al dente, per dare una sensazione di totale masticabilitร  che io ho trovato sublime ma che certamente qualcuno potrebbe trovare immangiabile. Ma hic sun leones, unโ€™idea รจ unโ€™idea. Poi la Cernia burro e salvia, il pesce รจ fatto maturare in un grasso di faraona per trasformarla in un ircocervo, con la testa รจ creato un pil pil a base burro, olio alla salvia. Ancora, un ragรน ristrettissimo alla bolognese con cacciagione: cervo, fagiano, colombaccio e starna, accompagnato da verdure bollite.

 

Poi un assoluto di datterino, quello di Giuseppe Parisi in Val di Noto, la sua salsa bruciata da fondo di pentola, le eliche di Benedetto Cavalieri, due camoni, uno dei quali ghiacciato e lโ€™altro in fermentazione acetica a creare un ottovolante di temperature e consistenze, poi la pasta soffiata e frittร . Bรนm. Si chiude con un predessert allo spinacio selvatico e con un Canelรฉ reinterpretato.

Cosa si beve

Si bevono vini di frontiera, da produttori coraggiosi, anche se ci sono referenze piรน convenzionali. Il servizio รจ affidato ad Alessandra e Matteo, padroni di casa con cui รจ facile, quasi richiesto, entrare in

Perchรฉ in un motel non si fanno domande, ma si trovano un sacco di risposte.

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