Vino

Coronavirus stravolge la promozione Ocm. Parlano aziende e consorzi

In un momento di generale incertezza, il settimanale Tre Bicchieri raccoglie le voci di aziende e consorzi che chiedono alle istituzioni un supporto per salvaguardare le imprese e il Made in Italy: โ€œRivedere tempi e modi delle iniziative sui mercati strategiciโ€. Intanto il Mipaaf chiede deroghe allโ€™Ue e prepara un decreto ad hoc. Bruxelles: "Disponibili ad esaminare richieste"

  • 16 Marzo, 2020

La pandemia da Covid-19 e il moltiplicarsi dei contagi in sempre piรน Stati, e a tutte le latitudini, sta costringendo i protagonisti della promozione del vino italiano allโ€™estero a rimettere rapidamente mano ai piani e ai progetti recentemente approvati per lโ€™annualitร  2019-2020.

Fiere saltate dallโ€™Europa allโ€™Asia, chiusura degli spazi aerei, limitazioni agli spostamenti, quarantene, paura del contagio, ipotesi di blocco delle attivitร . Tutto contribuisce a creare una situazione di estrema incertezza e di sospensione, in un momento dellโ€™anno che, invece, da sempre รจ cruciale per gli aspetti commerciali e per quelli della comunicazione.

In un mese business a -40%. Indagine Promos Italia

La maggior parte delle imprese italiane, il 70%, stima una perdita del business del 40% in un mese, il 17% stima un danno lieve e il 9% un danno medio a causa degli effetti del Coronavirus. Il sondaggio Promos Italia, agenzia per lโ€™internazionalizzazione del sistema italiano delle Camere di Commercio, fotografa una situazione complicata che pesa sul tessuto imprenditoriale italiano. Seicento gli operatori interpellati: โ€œStiamo pagando un conto molto salato. La maggior parte sostiene di aver perso intorno al 40% per il drastico calo delle vendite e delle difficoltose relazioni internazionaliโ€, afferma il presidente Giovanni Da Pozzo. In particolare, allโ€™estero per due aziende su dieci รจ tutto bloccato mentre cโ€™รจ un 9% che non segnala problemi e un 13% che riesce a mantenere a regime le attivitร . Conseguenze limitate per il 30%, a causa di contatti rallentati con i partner (23%) e conseguenze solo su alcuni mercati (7%).

La stagione per il vino

รˆ in questo periodo, infatti, che si tengono alcune tra le fiere piรน importanti ed รจ in questi mesi che, solitamente, le cantine italiane presentano le nuove etichette alla stampa specializzata e al grande pubblico, prima di prepararsi nuovamente alla stagione di raccolta. Per le imprese italiane orientate allโ€™export, che anche nel 2019 ha segnato un nuovo record a valore (oltre 6,3 miliardi di euro), il blocco delle attivitร  nei Paesi terzi rappresenta un nuovo ostacolo alla competitivitร  e un’altra sfida da affrontare con la massima razionalitร .

I fondi comunitari

Come di consueto, anche per questo 2020, oltre 100 milioni di euro di fondi comunitari (Ocm vino) sono stati assegnati alle Regioni (70%) e al fondo nazionale (30%). Investimenti che, come รจ noto, moltiplicano per due volte il loro valore, considerando il contributo a carico delle imprese che oscilla tra il 40% e il 60%. Ebbene, tutto questo rischia di fermarsi di colpo o di essere stravolto, mentre il Mipaaf ha giร  chiesto a Bruxelles piรน flessibilitร  in materia di rendicontazione dellโ€™Ocm vino e sta predisponendo un decreto ad hoc che eviti la perdita di risorse e penalitร  alle aziende.

Il Mipaaf studia decreto ad hoc

Il Governo italiano รจ giร  al lavoro per evitare contraccolpi per le aziende. Il capo dipartimento Mipaaf per le Politiche europee e internazionali, Giuseppe Blasi, ha chiesto allโ€™Ue opportune deroghe sui programmi di sostegno delle Ocm e maggiore flessibilitร  sullโ€™esecuzione e sulla tempistica delle attivitร  programmate, in particolare per il comparto vino. Nel dettaglio, il Mipaaf vuole evitare di mettere in difficoltร  le imprese eliminando le penalitร  se queste non riusciranno a spendere almeno lโ€™80% del budget assegnato (come previsto finora), consentendo, inoltre, di modificare il mercato target a paritร  di budget (entro maggio) e il tipo di azione promozionale da intraprendere in uno stesso mercato a seconda dellโ€™andamento dellโ€™epidemia. Tutti provvedimenti che entreranno in uno specifico decreto Mipaaf, che dovrร  passare al vaglio della Conferenza Stato-Regioni in tempi brevi.

La Commissione Ue apre alle modifiche

Sabato 14 marzo รจ arrivata una risposta positiva dalla Commissione europea al Mipaaf. Oltre alla proroga delle domande Pac, Bruxelles ha assicurato la piรน ampia disponibilitร  ad esaminare le altre richieste presentate dallโ€™Italia: tempi di liquidazione degli aiuti Pac per la campagna 2019, rimodulazione dei programmi di promozione, proroga delle scadenze relative alle Ocm vino e ortofrutta, rendicontazione dei Programmi di sviluppo rurale. Per la ministra Teresa Bellanova si tratta di una “buona notizia che viene incontro alle sollecitazioni ed esigenze delle aziende. Allo stesso tempo ritengo positiva l’apertura sulle altre richieste inoltrate”.

Parlano le associazioni

In attesa di capire cosa ne verrร  fuori, il settimanale Tre bicchieri ha raccolto alcune testimonianze dirette di chi in materia di promozione estera ha una lunga esperienza.

Confagricoltura

Quello promosso dallโ€™associazione degli imprenditori agricoli รจ un progetto di ampio respiro, per una spesa totale di oltre 7 milioni di euro di fondi Ocm, che abbraccia diverse aree. Lo spiega il direttore generale Francesco Postorino, elencando i mercati target: โ€œStati Uniti, Canada, Messico, Perรน, Cile, ma anche Australia e Nuova Zelanda, Cina, Vietnam, Giappone fino a Norvegia e Svizzera. Alla luce di quanto sta accadendo, e delle incertezze legate al Covid-19, le attivitร  andranno ripensate e dovremo probabilmente adeguarci a seguire modelli di promozione meno fisici e piรน virtuali, anche attivando i collaboratori in locoโ€. Ma cโ€™รจ di piรน.

Il dg Postorino non nasconde le preoccupazioni per quello che il presidente di Confagri, Massimiliano Giansanti, aveva denunciato nei giorni scorsi: il tentativo di screditare il Made in Italy: โ€œSono in atto una serie di manovre speculative di basso livello nei confronti dei nostri prodotti, per cui ogni occasione รจ buona per mettere in moto meccanismi di condizionamento del mercato. Si iniziano a mettere in discussione anche gli imballaggi dei prodotti. Questo non รจ piรน un confronto lealeโ€. Ecco perchรฉ il ruolo delle istituzioni diventa piรน che mai fondamentale in questo momento.

Lโ€™aumento dei fondi per il Made in Italy annunciato da Farnesina e Mise (350 milioni di euro per il fondo di garanzia sullโ€™export) รจ una โ€œbuona notiziaโ€, ma ai governi va chiesto lโ€™impegno โ€œper ripristinare la regolaritร  delle relazioni commerciali e per supportare un recupero di posizioni che sarร  necessario fare in mercati dove si rischia di perdere quote. Non escludo che in qualche caso saremo sostituiti da altri per mere difficoltร  logistiche. A soffrire, infatti, sono soprattutto le aziende piรน internazionalizzateโ€.

Lโ€™augurio รจ che si possa riprendere un cammino regolare prima dellโ€™estate: โ€œPrima di ragionare sui progetti sarร  importante avere un panorama sufficientemente chiaroโ€. Le notizie sulla riduzione dei contagi in Cina, annunciate dal governo di Pechino, significano che โ€œda questa situazione si puรฒ uscireโ€ ma anche che โ€œnon possiamo correre il rischio di ricadute. Per questo motivoโ€ conclude Postorino โ€œci vuole maggiore collaborazione delle istituzioni. E, tornando allโ€™Ocm, vanno evitate rigiditร  interpretative e cavilli burocratici che ostacolano le attivitร  allโ€™estero. Il rispetto delle regole ci vuole ma ci vuole anche buon senso. Noi vogliamo fare promozione del Made in Italy e per vincere la sfida sui mercati cโ€™รจ bisogno del contributo di tuttiโ€.

Federdoc

Riccardo Ricci Curbastro รจ rientrato da qualche giorno in Franciacorta dagli Stati Uniti, dove il tema Coronavirus non appare sentito come in Europa. La federazione da lui presieduta ha elaborato un progetto da un milione di euro, che ha ottenuto lโ€™ok del Mipaaf per fare informazione e promozione dei vini italiani a denominazione dโ€™origine. Tra le attivitร  previste ci sono eventi di rilevanza internazionale, seminari di degustazione, gala dinner, restaurant week e incoming in paesi target come Stati Uniti e Messico. Molte azioni sono state giร  svolte a febbraio.

โ€œCertamente dovremo tutti fare i conti con lโ€™emergenza sanitaria in atto, che potrebbe richiedere delle modifiche ai programmi in corsoโ€ spiega Ricci Curbastro, che invita ad attendere lโ€™evolversi della situazione per valutare una variante sui Paesi target del progetto: โ€œLe azioni da realizzare sono previste tra fine ottobre e metร  dicembre 2020. Pertanto, cโ€™รจ ancora tempoโ€. Le istituzioni europee e italiane, ad avviso del presidente di Federdoc, si sono attivate per mettere in condizione sia i Consorzi sia le aziende di assolvere gli impegni assunti e proseguire le attivitร  di promozione del Made in Italy: โ€œVisto perรฒ che la situazione cambia ogni giorno ci aspettiamo dalle istituzioni la massima flessibilitร โ€ conclude โ€œper affrontare al meglio le criticitร  che potranno sopraggiungereโ€.

Istituto Grandi Marchi

Per i 19 brand italiani riuniti sotto lโ€™ombrello dellโ€™Istituto del vino italiano di qualitร  Grandi marchi (tra cui Argiolas, Gaja, Tasca, Jermann, Pio Cesare), le attivitร  del 2020 sono pianificate in mercati strategici come Stati Uniti, Canada e Svizzera. Sei milioni di euro di spesa per una pluralitร  di azioni di promozione che attualmente restano sospese: โ€œStiamo monitorando i mercati per capire come stanno reagendoโ€ sottolinea il presidente Piero Mastroberardino โ€œper poter poi adottare strategie idonee a fronteggiare la nuova situazione da inserire nei piani a progetto. Al momento, piรน che adottare strategie alternative che risulterebbero premature occorre tenere sotto controllo la situazione in stretto rapporto con i nostri partner commerciali nei Paesi targetโ€.

Le nuove regole europee sullโ€™Ocm trovano il plauso dellโ€™istituto che, allo stesso tempo, chiede lโ€™impegno delle istituzioni: โ€œAlmeno per quanto riguarda lโ€™Italiaโ€ aggiunge Mastroberardino โ€œsi dovrebbe avviare appena possibile una forte campagna di riaffermazione generale del Made in Italy e dellโ€™agroalimentare, in particolare, di cui il vino รจ una delle componenti piรน importanti per valore allโ€™exportโ€. รˆ questo il motivo per cui per il vino, nello specifico, sarร  โ€œopportuna una campagna di riaffermazione della qualitร  del vino italiano, dei suoi territori e della sua filiera di produzione. E un sostegno particolareโ€ conclude Mastroberardino โ€œdovrebbe essere assicurato per un forte rilancio del turismo enogastronomicoโ€.

Il caso Santa Margherita

Beniamino Garofalo ha appena preso possesso della scrivania negli uffici di Santa Margherita gruppo vinicolo. Il suo compito da nuovo amministratore delegato (prende il posto di Ettore Nicoletto passato a Bertani Domains) sarร  consolidare e incrementare il posizionamento dei numerosi brand di questo storico player italiano allโ€™estero, che negli Stati Uniti realizza buona parte dei ricavi annui. Ed รจ sul mix di mercati storici ed emergenti che รจ stato scelto di concentrare gli sforzi per il 2020: โ€œNella pianificazione redatta lo scorso anno, lontani da qualsiasi previsione su ciรฒ che sarebbe avvenuto di lรฌ a pochi mesiโ€ racconta Garofalo โ€œavevamo mantenuto un approccio tradizionale, privilegiando, oltre alla comunicazione, gli eventi e le attivitร  di incoming per operatori di settore e stampa, individuando non solo nei partner storici quali Stati Uniti e Canada, ma anche nei crescenti distretti di allora โ€“ Cina, Hong Kong, Giappone, Singapore su tutti โ€“ delle grandi opportunitร โ€. Tuttavia, alla luce del nuovo scenario mondiale, secondo il manager, occorre una โ€œrivalutazione dโ€™insiemeโ€.

Piani e strategie dovranno cambiare in maniera condivisa: โ€œSiamo quotidianamente in contatto coi nostri partner nel mondo e valutiamo lโ€™evolversi della situazione. I cambiamenti avvengono in tempo reale, nellโ€™arco della stessa giornata. In primis, ci siamo occupati di mettere in sicurezza i collaboratori e di garantire ai partner la massima assistenzaโ€. Difficile, in questo momento, pensare a una strategia alternativa sui mercati target. โ€œรˆ prematuroโ€ prosegue โ€œma siamo pronti a muoverci sulla base di come evolverร  la situazione. Prima cโ€™รจ bisogno che il quadro riesca a darci indicazioni un poโ€™ piรน precise sul medio periodoโ€.

Qualche speranza arriva dalla flessibilitร  sul regolamento dellโ€™Ocm vino introdotta recentemente dalla Commissione europea, per far fronte a unโ€™altra emergenza: i dazi negli Stati Uniti. โ€œLโ€™Europa sta dando segnali di attenzione ed รจ evidente la necessitร  di immettere non soltanto risorse ma anche flessibilitร  nelle strategie comunitarieโ€, prosegue Garofalo che, sui progetti Ocm รจ molto chiaro: โ€œรˆ importante che nella valutazione finale dei piani giร  approvati si consideri la difficoltร  di completare i progetti nei tempi concordati e che si possa modificare la destinazione di fondi da un Paese a un altro a seconda dellโ€™evolversi della crisi sanitariaโ€. Santa Margherita, attraverso il consorzio Italia del Vino, gestisce le attivitร  allโ€™estero: โ€œCi stiamo rapportando con le autoritร  nazionali e comunitarie per capire il perimetro di questa flessibilitร  promessa. Il momento รจ complesso e richiede, da Bruxelles e Roma, unโ€™attenzione nuova alle necessitร  delle impreseโ€.

L’opinione di A&Elle

โ€œIn uno scenario che non conosciamo, lโ€™Italia come Paese esportatore รจ fortemente esposto alla concorrenza e in questo momento veniamo considerati quasi come degli appestatiโ€. Non usa mezzi termini Paolo Annavini, presidente di A&Elle Associati Consulting, societร  con sedi a Roma e Verona che rappresenta circa 300 aziende del wine&food italiano e che da anni lavora sul tema dellโ€™internazionalizzazione e della programmazione, anche con fondi Ocm vino.

โ€œMolte attivitร  stanno saltando e le aziende per il momento non sanno come riprogrammare. In Cinaโ€ย sottolineaย โ€œse le cose andranno bene potremmo riprendere a giugno, mentre il Giappone ha chiuso le frontiere, la Corea non รจ messa molto meglio, negli Usa hanno bloccato i voli dall’Ue. Insomma, il momento รจ delicato, gli spazi ristretti e bisognerร  attendere. Per di piรน, riceviamo lamentele da parte delle aziende per la mancata accettazione dei vini esportatiโ€. In questo contesto, vanno salutate con favore le misure del Mipaaf in nome di una maggiore flessibilitร  nelle regole di rendicontazione dellโ€™Ocm: โ€œAttualmente le aziende rischiano di non riuscire a spendere i soldi assegnati per il Covid-19 e di subire delle penalizzazioni. E questo va evitatoโ€.

a cura di Gianluca Atzeni

 

 

Questo articolo รจ uscito sul nostro settimanaleย Tre Bicchieri del 12 marzo 2020
Abbonati anche tu se sei interessato ai temi legali, istituzionali, economici attorno al vino. รˆ gratis, basta cliccareย qui

ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.

Made with love by Programmatic Advertising Ltd