I consumi di vino in Italia. I datiĀ 

23 Giu 2022, 18:45 | a cura di Gambero Rosso
Lo scenario sui consumi del vino in Italia sta cambiando, ecco quanto emerge dall’analisi Uiv che vi presentiamo. Tra le regioni, l’Umbria ĆØ quella con la quota maggiore di wine addicted.
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Diminuiscono i consumi, aumentano i consumatori. ƈ questa la nuova l’equazione italiana, che mette in relazione vino e popolazione, emersa dall’analisi dell’Osservatorio di Unione italiana vini sui dati Istat relativi. Complessivamente oggi sono 30 milioni i bevitori, ovvero il 50% della popolazione adulta.

Consumi di vino: diminuiscono quelli quotidiani

Se il 66% dei bevitori ĆØ costituito da uomini, la crescita maggiore nell’ultimo decennio (2021 sul 2011) si registra tra le donne: +2,3% la media nazionale Vs +9% per il gentil sesso. A sorpresa, però, i maggiori cambiamenti si registrano nelle abitudini dei cluster demografici che li compongono: se rispetto al 2011 i giovani tra i 18 e i 34 anni perdono in numerositĆ  solo il 2,9%, ĆØ la fascia 35-44 anni a registrare la flessione più importante: -23%. A incrementare sono, invece, le fasce di etĆ  più mature: +11,4% dai 55 ai 64 anni e +19,3% dai 65 anni in su. In diminuzione, inoltre, il dato sui consumatori quotidiani che nel decennio passano da 14,9 milioni a 12,4 milioni (-16,8%) con un crollo del 31,3% per chi beve più di mezzo litro al giorno.

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Frescobaldi: ā€œOggi il vino ĆØ uno status culturaleā€

ā€œRispetto a trent’anni faā€ ĆØ il commento del presidente di Unione italiana vini, Lamberto Frescobaldi ā€œquando il vino era una sorta di companatico, si ĆØ evoluto moltissimo il rapporto con i consumatori. Oggi in Italia il vino, che definire moda risulta riduttivo, ĆØ uno status culturale; conoscerlo vuol dire essere una persona interessata, culturalmente preparata e curiosa. PerchĆ© ad attrarre non ĆØ solo il prodotto ma anche ciò che ci sta dietro: il territorio, le storie, il contesto sociale; un approccio moderato che non ha nulla a che fare con lo sballoā€. A dimostrazione di come sia sbagliato mettere sullo stesso piano uso e abuso, come ricorda lo stesso Frescobaldi: ā€œPer questo riteniamo sbagliato che la Commissione europea nei suoi programmi di prevenzione accomuni il vino con altre bevande utilizzate per i consumi compulsiviā€.

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Quali regioni bevono di più in Italia?

Nella classifica delle regioni più wine addicted figura l’Umbria, che vanta la maggiore quota di consumatori rispetto alla popolazione (62%), seguita dalle Marche (60%) e – a pari merito con il 59% - Veneto, Emilia-Romagna e Valle d’Aosta. A seguire, le 2 regioni rossiste per eccellenza – Toscana e Piemonte – con il 58%, mentre in coda ci sono le Isole: Sardegna (48%) e Sicilia (45%). Con quasi 1/5 degli user, la Lombardia ĆØ in testa alla ripartizione dei consumatori per regione, seguita dal Lazio (10%) e dal Veneto (9%).

Ā a cura di Loredana Sottile

Questo articolo ĆØ stato pubblicato sul Settimanale Tre Bicchieri del 23 giugno 2022
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