Prima di parlare di Mamoiada e del โsuoโ Cannonau, รจ doverosa una premessa. Il Cannonau di Sardegna รจ il vino rosso isolano tra i piรน conosciuti e apprezzati in Italia e allโestero. La sua produzione รจ legata a una Doc regionale datata 1972 che copre tutto il territorio. Tre le sottozone ammesse (Jerzu, Oliena e Capo Ferrato) e diverse le tipologie possibili tra rosso, rosato, Riserva, Classico, passito e liquoroso. Una Doc importante che perรฒ a nostro modo di vedere (cosรฌ come per i migliori produttori di Mamoiada) non valorizza perรฒ il prestigioso autoctono sardo. Non lo valorizza perchรฉ la regione รจ molto vasta e la vite trova habitat favorevoli in vari contesti, dalle vigne a pochi metri dal mare alle colline piรน interne, fino ad arrivare a zone di montagna a oltre 700 metri dโaltitudine. Anche i sottosuoli sono molto diversi โ tra sabbie, disfacimento granitico e zone calcaree โ cosรฌ come anche i microclimi. Ora, se รจ vero che una denominazione dโorigine nasce con lโintento di valorizzare i singoli terroir e mettere in luce la biodiversitร espressa attraverso le varietร , questo con le Doc regionali sarde di certo non avviene.
Ed รจ proprio lโunicitร del terroir che ha spinto i produttori di Mamoiada a fondare lโassociazione Mamojร . Tutti qui sono convinti โ giustamente โ che il vino si valorizza attraverso il territorio e viceversa ed รจ necessario unirsi per portare avanti i propri valori. Mamojร nasce 5 anni fa per volere di alcuni produttori, capitanati da Giuseppe Sedilesu, che giร imbottigliavano ed erano presenti sul mercato. Le cantine erano poche, ma il vino prodotto tanto, se si pensa che circa 200 famiglie producevano e continuano a produrre soprattutto rosso per il proprio fabbisogno. Grazie a loro, in diversi hanno iniziato a imbottigliare e produrre regolarmente, costituendo anche quella massa critica necessaria per poter parlare di Mamoiada fuori dai confini regionali. Ora le cantine ufficiali sono 20 per una produzione che arriva a 250mila bottiglie. Ancora piccoli numeri se paragonati alla maggior parte di denominazioni italiane, ma significativi per far emergere tutte la peculiaritร del comprensorio.
I vigneti sono dislocati a unโaltitudine media di 736 metri e il microclima presenta forti escursioni termiche tra il giorno e la notte. I terreni sono granitici, di natura leggermente acida e la struttura รจ sciolta e garantisce un bel drenaggio. Lโallevamento ha conservato il vecchio alberello che porta a rese molto basse naturalmente, sia nelle vecchie vigne (in cui la resa per ettaro รจ mediamente di 20 quintali) sia in quelle piรน giovani che si attestano sui 60 quintali. Il cannonau รจ il protagonista indiscusso, la sua presenza รจ stimata al 95% dellโintero parco vigne attestato sui 300 ettari totali. Lโaltro vitigno che sempre piรน qui si sta cercando di valorizzare รจ la granatza, autoctono a bacca bianca presente sia a Mamoiada che in altre localitร limitrofe. Si lavora secondo le buone norme dellโagricoltura sostenibile, si predilige ancora lโaratro a buoi al trattore (specie nelle vecchie vigne) e tutte le rifiniture dei ceppi sono eseguite rigorosamente con la zappa.
Mamoiada Vives รจ lโiniziativa pensata dallโassociazione durante il periodo di lockdown: un progetto che ha permesso di assaggiare a distanza una vasta selezione dei vini prodotti in questo areale vitivinicolo. Nei bicchieri sono emerse tutte le caratteristiche di un territorio unico, fatto di vecchie vigne da preservare, altitudini importanti e una sensibilitร nella viticoltura che ha pochi eguali.
15 cantine hanno presentato fino a 3 vini, la maggior parte Cannonau di Sardegna, ma anche alcuni rosati e dei bianchi da granatza. Una vera e propria anteprima, tra vini imbottigliati e giร idonei a uscire in commercio e campioni di botte che saranno pronti nei prossimi mesi. Vi presentiamo il nostro assaggio, col principale intento di fornire alcune indicazioni su diverse piccole cantine, tutte da scoprire, e non un giudizio sui singoli vini.
In generale possiamo dire che abbiamo trovato un bel denominatore comune, sintomo di un vitigno e di un territorio che emerge a prescindere dagli stili di ciascuno: la freschezza dellโalta montagna, la potenza delle vecchie vigne (sempre ben controllata da sapiditร e spalla acida), un tannino dolce e cremoso, tipico del Cannonau sempre ben estratto e, infine, delle aromaticitร spiccate tra frutto rosso, rosa e macchia mediterranea. Dei vini dal piglio mediterraneo, ma di grande eleganza e piacevolezza di beva, a dispetto di ciรฒ che si dice spesso, a sproposito, sul grande vitigno e vino sardo. Alcune piccole imprecisioni tecniche le abbiamo riscontrate, ci mancherebbe. Ma รจ normale in un contesto in cui la maggior parte di cantine sono molto giovani, imbottigliano da poco e stanno muovendo i primi passi sui mercati. Ma la strada รจ quella giusta e lโassociazionismo โ col confronto continuo – non puรฒ che concorrere a fare sempre meglioโฆ
Cannonau di Sardegna Bruncu Boeli โ19
Primo imbottigliamento per Osvaldo Soddu. 5000 bottiglie prodotte nel 2019 per tre etichette, tra rosso, rosato e Riserva. Il nome del vino richiama la zona del vigneto, un appezzamento a 630 metri dโaltitudine. Il vino รจ maturo, ma non sovraestratto, regala un frutto rosso molto evidente, il tannino รจ dolce e setoso e il finale pulito nonostante una leggera nota alcolica in eccesso che perรฒ non tradisce beva e freschezza.
Merzeoro Rosso โ19
ร prossima al primo imbottigliamento la cantina Merzeoro, realtร che puรฒ contare su poco meno di 5 ettari vitati suddivisi in piรน zone ed impiantati a cannonau e granatza. Il Merzeoro Rosso รจ frutto di cannonau in purezza coltivato a 500 metri. Austero e dal tocco di macchia e frutto, mostra sapiditร e ottima persistenza gustativa. Il tannino รจ delicato e ben integrato alla materia.
Barbagia Rosato Vinera โ19
Cannonau di Sardegna Vinera Ris. โ19
Nasce nel 2017 la cantina gestita a dovere dai fratelli Antonio e Salvatore. Le vigne insistono su tre localitร , il cannonau รจ il protagonista anche se di recente รจ stato piantato un vigneto col granatza. Stesso nome per due vini diversi, uno in versione rosa (ancora poco espressivo al naso, visto il recente imbottigliamento, ma giร stoffa da grande rosato al palato), lโaltro in versione Riserva, per quanto giovanissimo (uscirร nel 2021) giร dotato di carattere con la sapiditร e il frutto nero in evidenza.
Cannonau di Sardegna Rosato Sโena Manna โ19
Due ettari in localitร Sโena Manna per la cantina Giovanni Ladu. Tutto si basa su un bel lavoro in vigna e le operazioni basilari in cantina. Qui si vinifica con lieviti indigeni direttamente in botte di rovere. Sโena Manna sembra essere un rosato che dirร molto in futuro, non di certo un vino di pronta beva. Per ora รจ austero e molto serrato nei profumi, con la bocca che scalpita di freschezza acida unita a un bel corpo. Da riassaggiare in futuro.
Cannonau di Sardegna Malarthana โ18
Francesco Mulargiu sta costruendo con la moglie e i due figli una bella realtร vitivinicola. Grazie allโaiuto di suo padre Emilio (persona che ha contribuito a fondare la cantina Sedilesu) porta avanti un progetto che per ora si avvale di un vigneto di 70 anni di cannonau. La 2018 รจ stata unโannata molto sfortunata da queste parti, ma con attenta e scrupolosa cernita di uve si รจ riusciti nellโintento di produrre 700 bottiglie. Per ora il vino รจ in piena evoluzione, il tannino deve smussarsi un poโ e la parte aromatica รจ segnata da un pizzico di calore di troppo. Tutti segni che il tempo in bottiglia saprร aggiustare.
Pramas Rosso โ19
Due terreni diversi, impiantati a cannonau, per una superficie di circa 1 ettaro e mezzo. Il Pramas โ19 รจ il primo vino imbottigliato dellโazienda e le premesse sono quelle giuste. Abbiamo assaggiato un campione di botte, quindi in piena fase aerobica. La bocca perรฒ fa giร capire il percorso che compirร il vino, scandito da freschezza acida (ci troviamo a 700 metri dโaltezza circa) e una sapiditร che allunga il sorso in un finale delizioso.
Maria Pettena Rosato โ18
Piergraziano Sanna รจ โnuovoโ sia per Mamoiada, sia per il mondo del vino. Si trasferisce in paese qualche anno fa con lโintento di produrre dei vini che rispecchiassero il territorio, ma anche la sua personale idea di vinificazione. Nessun travaso, svinatura in grandi legni esausti, imbottigliamento. Poche operazioni in cantina e ancor meno in vigna, se non tanto lavoro manuale. Tre i vini prodotti, due Cannonau e una Granatza macerata sulle bucce. Il Maria Pettena รจ un rosato di grande beva, scandito da impronta sapida e da buona freschezza. Pulito e nitido nei profumi di rosa e piccoli frutti ha finale lungo e saporito.
Cannonau di Sardegna Ris. 17
Giorgio Gaia porta avanti con passione lโattivitร della cantina che porta il suo nome. Imbottiglia dal 2016 ma da quarantโanni la sua famiglia si occupa di viticoltura. La proprietร verte su quattro ettari vitati ad altitudini davvero importanti che arrivano a 850 metri. La Riserva proviene da una vigna di settantโanni, con bassissima resa per ettaro. Frutto della calda annata 2017 regala profumi di frutto nero maturo, mentre in bocca il calore dellโalcol รจ mitigato dal tannino fitto. Lโestrazione non manca e sarร interessante vedere il suo sviluppo futuro.
Cannonau di Sardegna Istimau โ19
Tutto nasce intorno a un vigneto di due ettari impiantato nel 1940. Da qui si genera Istimau, unico vino prodotto dal 2016 e dedicato a chi ha trasmesso la passione per il vino e i frutti della terra. La gestione familiare fa capo a Gian Luigi e Marcella che, fedeli alla tradizione, portano avanti una viticoltura sostenibile, rispettosa del territorio e delle persone che lo abitano. Ancora in piena gioventรน la versione 2019 regala profumi di ribes e fragolina di bosco, la bocca รจ scorrevole e fresca. Finale pulito e molto sapido.
Cannonau di Sardegna Vikevike โ19
Cannonau di Sardegna Vikevike โ17
Simone Sedilesu รจ senza dubbio figlio dโarte. Ha assimilato la cultura del vino del suo territorio grazie al nonno, affinando poi le tecniche con lโausilio del padre. Gli studi in enologia poi lo hanno portato a fondare la sua piccola cantina. Cinque i vini prodotti, a partire dal Vikevike Rosso, cannonau in purezza proposto in due versioni. Siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla 2019, annata che regala un vino elegante e fine, di grande beva, fresco nello sviluppo ma dal sicuro carattere mamoiadino. Un poโ piรน evoluto il 2017, comprensibile, visti i due anni in piรน e il millesimo caldo.
Cannonau di Sardegna Martis Sero โ19
La Vignaioli Cadinu nasce nel giugno 2019 per volontร dei due fratelli Pino e Giovanni. Prima vendemmia per loro quindi, grazie a un vigneto posizionato a oltre 700 metri dโaltezza. Il Martis Sero, vinificato col solo uso dellโacciaio, รจ un rosso che convince fin da subito. Il naso รจ un tripudio di frutti rossi, spezie e cenni di macchia mediterranea, la bocca รจ calda e avvolgente, ma aciditร , tannino lieve e finale sapido regalano un grande equilibrio.
Cannonau di Sardegna โ 19
Per ora non cโรจ la cantina, ma lโidea di averne una รจ di sicuro nei progetti di Andrea Cosseddu, grande appassionato di vino e titolare dellโenoteca La Rossa a Mamoiada. Andrea ha acquistato delle uve cannonau provenienti da un piccolo cru a 650 metri. Con lโapporto di Simone Sedilesu ha realizzato un 2019 molto tipico nei profumi di rosa e ciliegia. Bocca fresca e succosa, tannino lieve e bene amalgamato, finale pulito.
Mattio Bianco 2019
Cannonau di Sardegna Perdas Longas โ19
Sei ettari totali, unโetร che va dai 20 ai 120 anni, cinque vini imbottigliati. Ecco i numeri della cantina gestita a dovere da Francesco Cadinu che, con sua moglie Simonetta, porta avanti una bella ereditร familiare. Due i vini presentati: fresco e sapido il Mattio, Bianco โ19 ottenuto da granatza, solo un poโ contratto nel finale (dovuto anche a estrema gioventรน), particolarissimo il rosso Perdas Longas per dei profumi di macchia e spezie, a tratti terrosi e di sottobosco.
Cannonau di Sardegna OcruArana โ19
Cannonau di Sardegna CaraGonare โ19
Teularju รจ il nome della localitร dove si trovano le vigne. E questa canina รจ stata fortemente voluta da Francesco Sedilesu e dalla sua famiglia. Francesco da ventโanni si occupa della produzione vitivinicola della cantina Sedilesu. Lโazienda puรฒ contare su un vigneto a corpo unico diviso in quattro piccole vigne, come fossero dei sotto-cru. Lโidea รจ quella di dare origine a vini dai singoli piccoli appezzamenti. Per ora abbiamo assaggiato lโOcruArana e il CaraGonare. Entrambi del 2019 fanno emergere tutta la potenzialitร dellโannata, soprattutto il CaraGonare: piรน espressivo, pulito e scorrevole nellโassaggio.
Cannonau di Sardegna Sartiu โ19
Cannonau di Sardegna Mamuthone โ17
Cannonau di Sardegna Ballu Tundu Riserva โ15
Tutto ebbe inizio cinquanta anni fa quando Giuseppe e Grazia Sedilesu fondarono la cantina di famiglia. Il primo imbottigliamento arrivรฒ ben piรน tardi, nel 2000, col Mamuthone: quel vino avrebbe dovuto trasmettere tutta lโautenticitร del territorio mamoiadino e lo avrebbe fatto attraverso un simbolo del paese barbaricino. Dal 2009, nella nuova cantina, si รจ avviata anche lโattivitร agrituristica. Le vigne, sia le piรน giovani sia i vecchi impianti sono tutti ad alberello, nel rispetto della tradizione del luogo. Dal 2014 si opera in regime biologico. Tre i vini presentati. Fresco e goloso il Sartiu โ19, espressivo e complesso il Mamuthone โ17, un vero e proprio grande vino il Ballu Tundu: autentico, territoriale e di grande spessore aromatico.
a cura di Giuseppe Carrus
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