In Irlanda la proposta di health warning obbligatori in etichetta: la decisione che fa tremare il vino

30 Giu 2022, 19:28 | a cura di
Ancora un altro allarme vino. Stavolta รจ l'Irlanda che lancia la proposta di un allerta salute sugli alcolici.

Da questo momento in poi lโ€™espressione Questione irlandese assumerร  per il comparto vitivinicolo un nuovo significato. Lo scorso 21 giugno, infatti, il governo di Dublino ha notificato alla Commissione europea il progetto di regolamento 2022 sulla salute pubblica che include lโ€™introduzione di avvertenze sanitarie obbligatorie sull'etichetta delle bevande alcoliche. La nuova doccia fredda per il comparto crea un precedente pericolosissimo, proprio nel momento in cui nel Vecchio Continente รจ in corso un acceso dibattito su avvertenze sanitarie in etichetta, Nutriscore e revisioni del sistema di promozione in attuazione del Cancer Plan.

Irlanda: vino, alcolici e allerta salute. La proposta

La scadenza per presentare commenti a questa iniziativa รจ il 22 settembre. Poi, in mancanza di obiezioni da parte della Commissione Ue, la nuova normativa irlandese sarร  applicata a tutti i prodotti alcolici immessi sul mercato nazionale. In che maniera? La proposta prevede health warning che mettono in relazione il bere con le malattie del fegato e con i tumori mortali, oltre al pittogramma barrato della donna incinta, la quantitร  di grammi di alcol e il numero di calorie contenuti nel prodotto. Infine, il riferimento al sito web askaboutalcohol.ie per trovare informazioni sulla salute pubblica in relazione al consumo di alcol.

Sei punti che distruggono in un attimo tanti mesi di battaglie del comparto contro la proposta della Commissione Ue di equiparare gli effetti del consumo e dellโ€™abuso di alcol. Ricordiamo, infatti, che lo scorso febbraio, grazie al lavoro di squadra dellโ€™Italia, si era ottenuto in extremis che le due cose non venissero messe sullo stesso piano e si era evitato il ricorso alle etichette allarmistiche (stile sigarette), in attesa di capire come introdurre delle avvertenze sul consumo responsabile.

Le reazioni del comparto

โ€œCiรฒ che allarmaโ€ รจ il commento del presidente Uiv Lamberto Frescobaldi โ€œรจ che la richiesta irlandese potrebbe portare, nei prossimi mesi, a unโ€™iniziativa della Commissione Europea sugli health warning per tutto il Continente. In pratica, le avvertenze sanitarie che lโ€™istituzione politica Ue ha voluto cancellare dal testo, rischiano ora di rientrare dalla finestraโ€.

Che ad aver preso questa iniziativa sia proprio lโ€™Irlanda โ€“ Paese in cui sul rapporto ossessivo tra alcol e societร  esiste tutta una letteratura - la dice molto lunga e โ€œscagionaโ€ il vino dal ruolo di protagonista nei cosiddetti โ€œheavy episodic drinkingโ€. Secondo i dati Oms elaborati dallโ€™Osservatorio Uiv, rispetto ai cittadini italiani, gli irlandesi consumano mediamente quasi il triplo degli spirits e il 250% in piรน di birra. Con il vino che incide per solo il 25% nel paniere dei consumi, contro il 63% del Belpaese. โ€œIl caso irlandese รจ emblematicoโ€ osserva il segretario generale Uiv, Paolo Castelletti โ€œe riflette una condizione abbastanza comune nei Paesi del Nord Europa, dove i consumi compulsivi di alcol, che rappresentano una piaga sociale molto piรน pressante rispetto allโ€™area del Mediterraneo, non sono certo legati al vinoโ€. A pagarne le conseguenze, perรฒ, sarร  anche e soprattutto il vino, se questa corsa verso la demonizzazione dei consumi non si arresterร . Basteranno poco piรน di due mesi a mettere in piedi delle azioni di contrasto efficaci per regolare le fughe in avanti dei singoli Paesi membri? E dopo lโ€™Irlanda chi sarร  il prossimo?

a cura di Loredana Sottile

Lโ€™articolo completo รจ stato pubblicato sul Settimanale Tre Bicchieri del 30 giugno 2022

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