Salvare il soldato Nero dโAvola – e, di conseguenza, tutto il comparto del vino siciliano – adeguandolo alle sfide del mondo attuale, compresa l’esigenza di vini piรน leggeri e a bassa gradazione alcolica. Ridotto allโosso, sembra questo lโobiettivo del progetto InnoNDA, promosso da Assovini Sicilia, capofila del progetto, in collaborazione con lโUniversitร di Milano e i laboratori Isvea, e finanziato dalla Regione Sicilia con il PSR 2014-2022, presentato questa mattina a Palermo nel corso di una conferenza stampa nella sede di Assovini Sicilia.
Feudi del Pisciotto
Il progetto si pone, in primis, l’obiettivo di rispondere a un paradosso: cambia il clima e cambiano i gusti dei consumatori, non necessariamente nella medesima direzione. Lโaumento della temperatura globale registrato in Europa occidentale รจ di circa un grado. Nell’area del Mediterraneo si arriva a 1,5 gradi. Incrementi che provocano lโaumento del contenuto di zuccheriย nelle uve e, di conseguenza, lโaumento del contenuto diย etanoloย nei vini. Come se non bastasse, nell’area mediterranea si moltiplicano gli eventi meteorologiciย estremi e la Sicilia subisce cosรฌ lunghi periodi diย siccitร ย aggravati da fenomeni di stress termico alternati a precipitazioni improvvise e particolarmente intense che causano danni al settore vitivinicolo.
Dallโaltro lato, si assiste al cambiamento dei gusti dei consumatori che, in controtendenza rispetto alla direzione della natura, chiedono vini piรน freschi e leggeri, ovvero meno carichi di alcol, e aprono perfino a vini completamente alcol free. ยซI cambiamenti climatici e le legittime attese dei consumatori e delle autoritร , stimolano le aziende di Assovini Sicilia ad approfondire le tecniche agronomiche e di produzione vinicola in particolare del nero dโAvola, il vitigno a bacca rossa piรน diffuso dellโisolaยป, spiega Lilly Fazio, vicepresidente di Assovini Sicilia.
Lilly Fazio, vicepresidente di Assovini Sicilia
Ecco perchรฉ il nero dโAvola, vitigno principe siciliano che ha contribuito a far conoscere la viticoltura isolana nel mondo, รจ diventato il protagonista di un esperimento che vede la collaborazione di aziende e accademia. A lungo interpretato con alte concentrazioni e uso dei legni, da qualche per il nero dโAvola si apre una nuova stagione che gioca sulla leggerezza. La ricerca, avviata nellโaprile 2024, fa oggi un nuovo passo in avanti. Tre gli obiettivi indicati da Assovini Sicilia: ยซridurre il grado alcolico dei viniย a base di nero dโAvola attraverso il processo produttivo, differenziare la produzioneย tramite l’esaltazione delle caratteristiche varietali, stimare laย biodiversitร ย del vitigno nero d’Avola nel territorio sicilianoยป. Quattro le aziende “cavia”: Dimore di Giurfo, in provincia di Catania, Tenuta Rapitalร in provincia di Palermo, Feudi del Pisciotto e Tenute Lombardo in provincia di Caltanissetta.
Il primo obiettivo, la riduzione dellโalcol (giร annunciata da piรน di un consorzio italiano, dal Prosecco al Pinot Grigio) si potrร raggiungere seguendo due diverse strategie. Da un lato, tramite tecnologie come lโosmosi inversa e lโevaporazione sotto vuoto, dallโaltro attraverso una sperimentazione microbiologica svolta esclusivamente nei laboratori dellโuniversitร di Milano e, come si legge nel comunicato di Assovini, ยซvolta aย ridurre il contenuto di etanoloย dei vini attraversoย fermentazioni controllateย con l’utilizzo di ceppi di lievito (anche con specie non-Saccharomyces) a ridotto potere alcolicoยป.
Ma lo studio non si ferma qui. ยซLa differenziazione della produzione รจ un aspetto di crescente interesse per rispondere ad alle esigenze degli stakeholder e dei consumatoriยป, spiegano quelli di Assovini. Per rispondere allโevoluzione del gusto lโassociazione ha deciso pertanto di sperimentare anche lโuso di nuovi contenitori per lโaffinamento oggi sempre piรน di moda. Cosรฌ, una parte della ricerca prevede la gestione della macerazione e dellโinvecchiamentoย utilizzando anfore diย terracottaย di diverse porositร . Quasi un paradosso: il recupero di unโantico strumento di vinificazione potrebbe offrire un elevato potenziale per esaltare le caratteristiche del vitigno e proiettarlo nel futuro. Infine, la ricerca approfondirร lโindagine sulla bio-diversitร dellโuva nero DโAvolaย ยซin considerazione della etร del vigneto e del territorio, monitorando la composizione delle uve e del vino da esse prodottoยป.
Lo studio, realizzato in partnership con l’Universitร di Milano, e sostenuto dall’Assessorato Regionale allโAgricoltura, ยซpermette di comprendere il mondo, migliorare la qualitร della vita, la sostenibilitร produttiva e affrontare le sfide globali. Investire nella scienza significa credere nelle soluzioni che ancora non conosciamo, promuovendo una societร piรน preparata per le generazioni a venireยป, conclude Lilly Fazio, vicepresidente di Assovini Sicilia.
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