Vino

Nuovo record per il vino italiano: impennata dell'export nel 2021. Ma il 2022 preoccupa

Vini Dop e bollicine spingono le esportazioni, ma il 2021 resta un anno โ€œirripetibileโ€. Sul futuro pesano inflazione, rincari e guerre. Lโ€™analisi dellโ€™Osservatorio Uiv-Vinitaly-Ismea

  • 10 Marzo, 2022

Con 7,1 miliardi di euro, l’export di vino italiano segna un nuovo record a valore. Spinto da Dop e bollicine, il 2021 registra un +12,4%, con un attivo nella bilancia commerciale di quasi 6,7 miliardi. In crescita anche i volumi esportati, con 22,2 milioni di ettolitri (+7,3%). Basandosi sui dati Istat e citando il +4,7% del prezzo medio, l’Osservatorio Uiv-Vinitaly-Ismea parla di anno โ€œgonfiatoโ€ da una congiuntura favorevole ai consumi di rivalsa post-Covid, che ha accelerato la domanda di vini di qualitร . Per il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani: โ€œLโ€™analisi dellโ€™Osservatorio definisce un quadro di mercato 2021 fortemente influenzato su scala globale dal fenomeno di revenge spending. Se nel primo anno di Covid il vino italiano ha mostrato tutta la sua adattabilitร  alla crisi, nel 2021 il brand tricolore ha confermato tutta la sua forzaโ€.

Export italiano vino per tipologie

Tipologie e mercati con le migliori performance

Tra le tipologie, le Dop segnano +15,8%, gli spumanti +25,3%, grazie al Prosecco (+32%). Bene anche i vini fermi (+12,3%). Complessivamente le Dop valgono i due terzi dell’export a valore. Positiva, infine, la performance di Igp (5,4%) e vini comuni (+8,9%). Per quanto riguarda i mercati, conferme importanti arrivano dalle diverse aree della domanda, in particolare dallโ€™extra-Ue (+14,2%), che oggi vale il 61% del mercato. Tra i Paesi, luce verde per tutta la top 10 guidata come al solito dagli Stati Uniti (+18,4%), seguita da Germania e Regno Unito. Segno piรน anche per Svizzera, Canada, Paesi Bassi, Francia, Svezia, Belgio, e Danimarca. Tra gli emergenti, exploit di Cina (+29,2%) e Corea del Sud (75,5%).

Un 2022 pieno di insidie

Adesso perรฒ la strada appare in salita. Considerato come si รจ aperto il 2022 (inflazione, costo materie prime e conflitto in Ucraina), il 2021 sarร  un anno โ€œirripetibileโ€. โ€œLo scorso anno lโ€™export di vino ha polverizzato tutti i record, con un risultato che, comparato ai trend pre-Covid, si sarebbe raggiunto nellโ€™arco di un lustroโ€ fa notare il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti. Ora perรฒ il quadro รจ preoccupante: “la forte erosione dei margini data dallโ€™escalation dei costi delle materie prime del settore, il quasi certo azzeramento del mercato russo e soprattutto una guerra che, accompagnata alla spirale inflazionistica, influirร  in maniera pesante sulla fiducia e quindi sui consumi globaliโ€.

Questo articolo รจ stato pubblicato sul Settimanale Tre Bicchieri del 10 marzo 2022
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