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Avevo vergogna a ordinare un vino rosato. Confessioni dopo una serata in enoteca

A volte non si ha il coraggio di ordinare quello che si vuole, ma la scelta non deve essere per forza cool. Cronaca di una serata a La Barrique con ottimi vini in assaggio, a partire dallo Champagne, ma conclusa con un grande rammarico

  • 07 Agosto, 2024

Una volta inย macchina il pentimento รจ diventato insopportabile, ma era troppoย tardi per metterci una pezza. A dire il vero giร ย allโ€™antipasto avevo iniziato a rimuginarci su, saranno stati i formaggi che erano golosi, ruvidi, un poโ€™ a pasta molle un poโ€™ dura, la bocca tutta ovattata, richiedevano un vino del cuore. รˆย arrivato un bel bicchierozzo di Champagne Cuvรฉe Fidรจle di Vouette et Sorbee, un Blanc de Noirs biodinamico a base di Pinot Nero (che eleganza!) di grande complessitร  e freschezza che ha attenuato la smania.ย Se per te sceglie Fabrizio Pagliardi, รจ difficile che sbagli. La Barrique รจ un gran posto, lo sanno i romani, gli avventori, i turisti, gliย aficionados,ย i tanti che negli ultimi ventโ€™anni hanno imparato a bere vino lรฌ dentro. Aย un certo punto glielโ€™ho pure chiesto, ma con voce scarica e timida:ย ยซEhi Fabrรฌ, ma un rosato?ยป.

Il timore di insistere per un rosรฉ

Certo รจ che il bicchierozzoย di Champagne stava bene pure con la giardiniera di Fabrizio. Antica, verdure irregolari, tagli grandi e grossolani anche piรน della media delle conserveย fatte in casa, cavoli, carote, rape bianche, che goduria. Con quella punta di aceto forte e densa che aumenta la saliva e ti fa venire voglia di mangiarne ancora. Il crostino con patรจ diย coratella richiedeva un altro vino nel bicchiere,ย il desiderioย si รจ fattoย piรน insistente, vorticoso. La timidezza รจ fastidiosa e fa perdere molte chance. Ho perso la mia con lโ€™arrivo del secondo. Il vino, ogni vino, emette un suono distintivo, una sua voce, ma devi chiederlo, un poโ€™ pretenderlo, รจ difficile che qualcuno abbia la pazienza di attraversare quella timidezza. ยซEhi Fabrรฌ…ยป. Niente, colpa mia.

Il sapore sovversivo del vino

In ogni caso, il secondo vino รจ un Riesling meraviglioso, macerato estremo alsaziano, Muehlforst, un grande vino naturale di domaine Clรฉ de Sol, una micro azienda vinicola di 3,5 ettari situata a Ribeauvillรฉ, nel dipartimento dell’Alto Reno. Una bevuta piena e potente. Quante chiacchiere intorno al tavolo, il vino attiva la logorrea, che a volte รจ profonda e sbarazzina, divertente e scattante, altre triste e nera come la pece. Ma รจ il vino, cito un collega, ad avere un sapore sovversivo che nessuna intelligenza artificiale puรฒ decifrare. Lo amiamo per questo.

Confesso: volevo un rosato

Le animelle, forse con una punta di aciditร  eccessiva, morbide e avvolgenti grazie al magma di patate, accompagnano la fine di una bella serata al femminile. Il pensiero di aver sbagliato vino diventata un chiodo fisso. Sigaretta, qualche parola con le vicine di tavolo che lavorano al Vinaietto, saluti.

Lo confesso: volevoย un vino rosato, ho continuato a deglutire per spezzare la voglia, Dio solo sa perchรฉ non lโ€™ho scelto. E quindi in macchina, dicevamo, il pentimento era totale. Volevo un vino rosato, come succede sempre piรน spesso da mesi.ย Lโ€™oste me lo aveva pure proposto, ma la timidezza di cui sopra ha preso il sopravvento. ยซProssima volta offro io perรฒ…ยป. E magari accettoย quel bel rosato da uve Croatina della cantina Filarole che Fabrizio aveva in mano.

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