I consumatori dovrebbero essere contenti se una rivista come Il Salvagente commissiona a uno dei piรน prestigiosi panel italiani i test organolettici sugli oli venduti come extravergini di oliva nella Gdo. Ma sembra non pensarla cosรฌ proprio il Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) che invece ha (e non per la prima volta) diffidato il mensile diretto da Riccardo Quintili dal pubblicare i risultati e โdenunciatoโ un presunto conflitto di interessi tra ruolo pubblico dellโAgenzia e consulenze private anche se regolarmente contrattualizzate.
Il 2 maggio l’associazione dei consumatori ha presentato un esposto e contestualmente la diffida allโAgenzia delle Dogane a non svolgere attivitร di analisi di laboratorio in nome e per conto di soggetti privati in quanto si tratta di attivitร confliggente con gli scopi pubblici dellโEnte. Dall’esposto si puรฒ leggere: โIl Salvagente, mediante comunicazione inviata ad alcune Aziende, ha avvisato che la prossima pubblicazione sulla rivista in uscita a fine maggio riguarderร i risultati di un test condotto presso i laboratori dellโAgenzia delle Dogane di Roma su campioni di olio extravergine, affermando che per alcuni lโesame organolettico รจ stato negativo, seppur ripetuto sempre presso lo stesso ente pubblico. Tale analisi, sostiene Salvagente, รจ basata sugli esiti del panel test condotto dallโAgenzia delle Dogane di Roma, ente incaricato periodicamente dalla rivista, mediante rapporto privatistico, per lo svolgimento di verifiche a pagamento, che potrebbero essere utilizzate per creare un mercato di concorrenza distortoโ.
“Nel caso de quo” โ continua il giuridichese dellโesposto โ “si tratta di โinchiesteโ reiterate che appaiono assumere i caratteri della vessatorietร , e che potrebbero configurare nei confronti dellโAgenzia delle Dogane una situazione di conflitto di interessi non limitata a una tipologia di atti o procedimenti, ma generalizzata e permanente, cd. strutturale, in relazione alle posizioni ricoperte e alle funzioni attribuite. Nellโassunzione di uno specifico incarico pubblico, lโimparzialitร nellโespletamento dellโattivitร amministrativa risulta pregiudicata in modo sistematico da preesistenti interessi estranei allโesercizio della medesima, mediante lโespletamento di incarichi privati che confliggono con lo scopo dellโEnte di vigilanza e controllo nei confronti di tutti i soggetti coinvolti, e non unicamente di alcune Aziende su incarico di terzi che potrebbero utilizzare i risultati per consentire di effettuare anche una competizione sleale tra produttori di olio extravergineโ.
Alcune affermazioni del Codacons, come: “potrebbero (le valutazioni, ndr) essere utilizzate per creare un mercato di concorrenza distorto… inchieste che appaiono assumere i caratteri della vessatorietร … situazione di conflitto di interessi (da parte dell’Agenzia, ndr) non limitata a una tipologia di atti o procedimenti, ma generalizzata e permanente, cd. strutturale”, fanno pensare che tale esposto sia stato scritto da chi non ha la piรน pallida idea di come si svolga il panel test dell’olio di oliva all’interno di un comitato di assaggio ufficiale (basato su una regolamentazione specifica) sia in forma pubblica che privata.? Come dire: qualcuno solleverebbe il rischio di conflitto di interesse se un medico che lavora in una struttura pubblica fa visite intra moenia, ovvero in regime privatistico e nelle strutture pubbliche appartenenti alle Asl?
Lโoperato dei comitati di assaggio di olio da olive รจ normato dal Regolamento CEE n. 2568/91 (come modificato dal Regolamento CE 640/2008) che รจ una pietra miliare dellโassaggio e dellโanalisi sensoriale: qui sono spiegate in ogni minimo particolare le regole alle quali devono attenersi tutti i panel. Questi ultimi si dividono in ufficiali e professionali: in Italia i primi sono 13 e tecnicamente si definiscono โPanel di assaggiatori competenti allโaccertamento delle caratteristiche organolettiche degli oli di oliva vergini, ai sensi del Regolamento di esecuzione (UE) n. 2022/2105โ, mentre i secondi sono 74 e sono โPanel di assaggiatori competenti alla valutazione delle caratteristiche organolettiche degli oli di oliva vergini nellโambito della disciplina relativa agli oli a denominazione di origine protetta โ DOP e agli oli ad indicazione geografica protetta โ IGP, nonchรฉ, per la valutazione organolettica degli oli di oliva vergini oggetto di scambi commerciali, ai sensi della normativa nazionaleโ.
โCredo sia ridicolo che unโassociazione dei consumatori si erga a paladina della materia e poi attacchi una testata che fa un lavoro come il nostro proprio a tutela dei consumatori stessi. Lโarticolo sul test comparativo tra vari oli, che verrร pubblicato a fine maggio, ha riguardato una ventina di marchi con i loro prodotti comunitari (non il 100% italiano, ndr). Ci siamo assicurati che fossero tutti lontani dalla data di scadenza e che fossero acquistati in supermercati con un buon ricambio di prodotto. Di questi 20 marchi 11 sono risultati non conformi alla dicitura Olio Extravergine di Oliva e quindi dovrebbero essere declassati a Olio Vergine di Oliva. Per sicurezza sono state fatte due analisi su bottiglie diverse appartenenti allo stesso lotto e sono stati coinvolti due differenti gruppi di assaggiatori dellโAgenzia selle Dogane e dei Monopoli (Adm) per poter essere sicuri dei risultati ottenutiโ, ci dice Riccardo Quintili, direttore del Salvagente. Che aggiunge unโinformazione non proprio trascurabile: โUno degli avvocati associati allo studio legale Rienzi, (protagonista della precedente azione legale legata allโolio contro Il Salvagente, ndr) รจ Mariacristina Tabano, responsabile ambiente del Codacons e sorella di Francesco Tabano che รจ responsabile di Federolioโ. Azienda le cui etichette sono state in passato bocciate dai test pubblicati dal Salvagente.
Il Comitato di Assaggio dellโAdm rientra nei 13 panel ufficiali e con il Decreto Ministeriale del 30/07/2003, aggiornato con D.M. 16 dicembre 2005, ha ottenuto l’incarico di panel di revisione e di arbitrato per oli di oliva commercializzati a livello nazionale e comunitario. Una realtร di eccellenza coordinata dal capo panel Carlo Carletti e dal responsabile di laboratorio Francesco Manzo che al telefono ci conferma il fatto che i test sono stati fatti in conformitร con la normativa suddetta e con lโanonimizzazione della campionatura. Aggiungendo inoltre che รจ la terza volta che il Salvagente propone questo tipo di test sullโolio allโAdm e che sono stati tutti eseguiti con le medesime modalitร .
Inoltre dal sito dellโAdm possiamo leggere che: โTutti i Panel delle Dogane operano in regime di qualitร in conformitร alla norma UNI EN ISO/IEC 17025 e tre Comitati di assaggio operanti presso i Laboratori chimici di Palermo, Genova e Roma hanno ottenuto, da parte di ACCREDIA (Ente Italiano di Accreditamento dei Laboratori), lโaccreditamento per la valutazione organolettica degli oli di oliva vergini. L’analisi organolettica viene effettuata dai Panel su campioni di olio d’oliva vergine analizzati ai fini doganali, per controlli richiesti da altre strutture pubbliche e private (Guardia di Finanza, Aziende Sanitarie Locali, Ispettorato Centrale Repressione Frodi, Agea, ecc.) oppure per certificazione richiesta da privatiโ. Domanda a cui non riusciamo a rispondere: cui prodest? A chi giova questa sparata di Codacons contro i test sugli โextravergineโ?
a cura di Indra Galbo
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