Ristoranti

Operazione anticamorra nei ristoranti della Capitale: 13 arresti. Impariamo a fiutare il rischio

La criminalitร  organizzata ha sempre visto il settore della ristorazione come ottima opportunitร  per riciclare denaro. E la crisi post-Covid rischia di peggiorare il quadro. A Roma, dopo tre anni di indagini, una grande operazione smaschera gli interessi del clan Moccia sui ristoranti del centro. Ma รจ anche compito dei consumatori prestare attenzione.

  • 29 Settembre, 2020

La mafia nella ristorazione

Negli ultimi mesi, Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Catanzaro, รจ stato tra i primi a lanciare lโ€™allarme sulla concreta possibilitร  che le mafie approfittino della grave crisi imprenditoriale aperta dalla pandemia nel nostro Paese. Tra i settori piรน colpiti, per lโ€™impossibilitร  di sostenere spese elevate (canoni di locazione in primis) non piรน compensate da un flusso di incassi costante, figurano (e figureranno nel prossimo futuro) ristorazione e turismo. A oggi, le inchieste condotte nelle Direzioni distrettuali Antimafia di tutta Italia non fanno che confermare lโ€™aggravarsi di un rapporto pericoloso, sempre esistito, tra mafia e ristorazione, con la prima che individua nella seconda unโ€™ottima opportunitร  per riciclare denaro sporco. A questo proposito, lo scorso maggio, Coldiretti pubblicava i dati del rapporto Agromafie dell’Organismo di Monitoraggio delle infiltrazioni criminali sull’emergenza Covid, fotografando lโ€™immagine di unโ€™Italia in cui 5mila ristoranti sono in mano alla criminalitร , con โ€œl’agroalimentare diventato una delle aree prioritarie di investimento della malavitaโ€, per un giro di affari del valore di 24,5 miliardi di euro (considerando non solo la ristorazione, ma anche agricoltura, allevamento e distribuzione alimentare). Ma al di lร  della crisi contingente, il problema รจ radicato e ben noto alle forze dellโ€™ordine, con le Procure impegnate in prima linea nel portare avanti operazioni antimafia che si protraggono anche per anni.

Operazione anticamorra a Roma. Sequestro di ristoranti nel centro cittร 

Il blitz portato a termine in data 29 settembre dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma su disposizione del gip di Roma รจ un ottimo esempio di quanto estese siano le mire della criminalitร  sul settore della ristorazione. Lโ€™esecuzione dellโ€™ordinanza di custodia cautelare messa in atto allโ€™alba in 14 ristoranti della Capitale รจ solo lโ€™ultimo atto di unโ€™indagine avviata nel 2017, a seguito della scarcerazione del boss Angelo Moccia – che con Luigi Moccia รจ a capo dellโ€™omonimo clan camorristico โ€“ con lโ€™obiettivo di sgominare un complesso sistema di riciclaggio del denaro. Lโ€™ordinanza, spiccata nei confronti di 13 persone (tra cui Angelo e Luigi Moccia), somma accuse per i reati di estorsione e fittizia intestazione di beni, aggravati dal metodo mafioso, nonchรฉ esercizio abusivo del credito. Gli accertamenti avrebbero infatti dato la conferma (supportata da intercettazioni che fanno rabbrividire, con gli imprenditori vittime di estorsione prostrati dal timore di rimetterci la vita) che i clan gestivano attraverso dei prestanome diverse attivitร  commerciali a Roma, โ€œriciclando i capitali illeciti in investimenti immobiliari e in macchine di lusso intestate ad altri soggetti, ed estorcendo denaro con metodi mafiosi a chi non rispettava le regoleโ€. Nellโ€™ambito dellโ€™operazione sono stati sequestrati beni per 4 milioni di euro. Per quel che riguarda la ristorazione, emerge un quadro abbastanza desolante sulle insegne di dubbia qualitร  che proliferano nel centro della Capitale, dove sembrano essersi concentrati gli interessi del clan Moccia. Tra i locali coinvolti, Panico, Bombolone, La Scuderia, Varsi Bistrot; ampio l’orizzonte d’azione in centro cittร , tra Fontana di Trevi, Pantheon, Trastevere, piazza Navona, Castel Sant’Angelo, via della Conciliazione, via Veneto, via di Tor Millina, via del Banco di Santo Spirito.

Saper scegliere un ristorante

E non รจ difficile, navigando in rete, scovare recensioni dei malcapitati clienti incappati in uno di questi ristoranti, con giudizi (โ€œMasochismo allo stato puroโ€, si legge in un caso; โ€œpraticamente truffaldinoโ€, sancisce un altro cliente; e poi ancora un inequivocabile: โ€œState alla larga!โ€) che non fanno che confermare la necessitร  di tenersi alla larga da attivitร  senza arte nรฉ parte, non a caso semplice copertura per attivitร  illecite, che nulla hanno a che fare con la seria imprenditoria della ristorazione. Lโ€™auspicio รจ che le operazioni antimafia possano rivelarsi sempre piรน efficaci e capillari, ma lโ€™invito a saper scegliere lo rivolgiamo ai consumatori: prestate attenzione, e fidatevi di consigli professionali.

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