Il dietro le quinte del delivery: sempre più ristoranti e paninoteche fanno vedere ai clienti come preparano gli ordini

14 Mar 2024, 11:45 | a cura di
Un fenomeno social che coinvolge anche le attività gastronomiche: sono tanti i video sui social in cui si empatizza con il cliente impacchettando cibo e spesa che hanno ordinato online

Il termine unboxing è sulla bocca e sugli smartphone di tutti. Solo sul TikTok l’hahstag #unboxing conta quasi 10 milioni di post. Siamo invasi da video ipnotizzanti in cui si spacchetta di tutto: libri, spesa al supermercato, abiti, gioielli, ordinati online o no. Tranne che per fame di voyerismo, questi video si guardano senza uno scopo preciso: si va avanti fino alla fine delle immagini, e quando si scopre cosa ha comprato o ricevuto una persona, si scrolla al video successivo. Nulla di concreto. Di contro, sta prendendo più piede  - in Italia da poco tempo, all'estero è già diffuso da anni - un fenomeno che è l’opposto dell’unboxing, anzi, lo precede. Stiamo parlando della preparazione dell’ordine. Ancora non è stato coniato un termine preciso che identifichi l’azione del rivenditore, soprattutto di generi alimentari, che impacchetta la spesa o un ordine di cibo da asporto che un utente ha richiesto. Ma andiamo nello specifico.

Preparazione ordine online: cos’è e come funziona

Nei video di preparazione dell’ordine l’attore principale non è più il cliente, ma il venditore. Un utente fa un ordine online di cibo, magari dal sito del rivenditore stesso, oppure dalle piattaforme come Deliveroo, Glovo, Just Eat. Quando l’ordine arriva in negozio, il titolare (o chi per lui) si filma mentre prepara la “spesa” al cliente che può essere identificato o con il nome vero, oppure con un numero di ordine. Uno dei casi più noti è quello di American Uncle, il negozio di snack golosi internazionali, che ha scelto questa tipologia perché «la preparazione dell’ordine ci umanizzava e aumentava l’empatia con i nostri follower. Per questo abbiamo deciso di puntare sempre di più su un racconto che mettesse al centro le nostre persone insieme ai nostri prodotti», dice Martina Crescenzo dello staff di American Uncle.

@americanuncleDai un voto all’ordine di Mattia! 🍟🍪🥣🙌🏻♬ suono originale - American Uncle


Ma i casi sono tanti. Non ultimo il famoso “Con mollica o senza” che lo scorso 29 febbraio ha pubblicato un video in cui prepara un ordine di mille euro per un cliente (Giuseppe Trebeschi, noto imprenditore di Brescia, proprietario di otto locali). La procedura è la stessa: si impacchetta, si incarta, si inscatola e via per essere spedito.

I ristoranti sono sempre più attivi sul fronte preparazione ordine tant’è che mostrano anche il dietro le quinte delle cucine riprendendo in video tutte le fasi: cottura, assemblamento di ingredienti impacchettamento. Spesso ad aiutarli in questa procedura, è l’utilizzo dei codici ordine delle piattaforme online come Deliveroo o Just Eat.

Un fenomeno social e sociale

Parlare di empatia sui social può risultare difficile se ci si riduce a pensare che il filtro dello schermo divide, eppure umanizzare dei processi può far sentire più vicino l’utente. «Lo scopo è quello di creare una relazione: generare empatia e un collegamento di fiducia fra chi normalmente è dietro le quinte, e quindi non è conosciuto, e chi acquista, chi fa un ordine. Si crea un legame fra il consumatore e il ristoratore, e questo è utile anche in caso di imprevisti, ad esempio tempi di attesa più lunghi del previsto: il cliente vede il lavoro che c’è dietro all’ordine, ne comprende la qualità ed è più disponibile a pazientare», spiega Gianluca Giansante, socio Comin&Partners, società di consulenza strategica di comunicazione e public affairs, e docente alla Luiss Guido Carli

@chioscopanineriacibele Facciamo arrivare il tuo pranzo ovunque vuoi❤️ #catania🔵🔴 #cataniafood #dovemangiare #gastronomia ♬ Take on Me - Mia Amare & Sarah Bird

E pure senza l’intenzione, questo fenomeno crea un vantaggio al venditore stesso, soprattutto in fatto di cibo perché dà la percezione che il prodotto che si sta per avere è di qualità, come spiega Giansante: «Si enfatizza il senso di qualità attraverso la cura, l’attenzione nel preparare l’ordine e quando il cliente lo riceve, ha un motivo in più per apprezzare i prodotti dell’ordine». Questa pratica, poi, offre un’ulteriore occasione per promuovere attività e prodotti, Giansante spiega: «Se si tratta di un piatto, si ha la possibilità di vedere come viene realizzato, la cura che viene messa. Questo crea aspettative nel cliente che è invogliato a desiderare ancora e ordinare di più, o ordinare prodotti che non conosceva, e consente al ristoratore stesso di promuovere delle novità».

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