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โร il primo locale mioโ, ci diceva Luca Natalini quasi due anni fa parlando del suo Autem*. Era l’autunno del 2021, in una fase calante ma non ancora conclusa della pandemia. Da allora molte cose sono cambiate, nel progetto di Natalini: le tempistiche, innanzitutto, ma anche la linea di cucina. Cosa รจ successo? โร successo che mi sono sposato! E nel viaggio di nozze abbiamo girato praticamente tutti i Tre Stelle di Franciaโ racconta nell’entusiasmo della nuova apertura. โMi hanno aperto un mondo, quando ti metti a sedere ai tavoli piรน importanti del mondo capisci il concetto vero di gusto, di esaltazione della materia prima, anche della piรน semplice delle insalateโ.
La sala principale
Una rivoluzione per lui che pensava โ sรฌ โ a un ristorante di cucina contemporanea in cui elaborare istanze d’Oltralpe, ma aveva in mente un’altra Francia, quella che aveva frequentato nel suo apprendistato giovanile: โdalla cucina classica di pesce alla mia pasta in biancoโ sintetizzava allora, prima di quel viaggio illuminante che ha modificato in corso d’opera il progetto โE invece abbiamo cambiato tutto, distrutto l’idea iniziale e ricostruitaโ.
Lui, pistoiese di nascita ma cuoco del mondo, volto noto del piccolo schermo, porta a un passo da Porta Romana il suo progetto di Langhirano, non รจ la prima avventura nel capoluogo lombardo: i milanesi piรน attenti se lo ricorderanno infatti da Maida Mercuri, nell’indimenticabile Pont de Ferr, fucina di idee e sperimentalismi in cucina quanto in sala, per quello stile moderno, informale e di grande carattere che aveva contribuito al successo del locale di cui lui รจ stato uno degli ultimi chef.
Quando lo ha lasciato contava di aprire il suo Autem* dopo qualche mese. Non รจ stato cosรฌ: โquando crei un progetto da zero e lo devi fare a tua immagine e somiglianza, i lavori che ti trovi a dover affrontare sono tanti. Poi metti anche un po’ di inesperienza, che non mi ha fatto capire le effettive tempistiche di realizzazioneโ, senza contare poi le contingenze generali: le ultime restrizioni antiCovid e poi la guerra โnon arrivavano i materialiโ. Insomma. I tempi si sono dilatati. Ma alla fine il taglio ufficiale del nastro c’รจ stato, con la nuova proposta che risponde all’idea di cucina maturata in questo periodo di sosta forzata.
Asparagina selvatica, borragine, cremoso al latte di pecora
โQuel che arriva dal mercatoโ risponde diretto. Con l’idea di cambiare la carta giorno dopo giorno, come facevano le osterie di una volta quando decidevano i piatti secondo quel che c’era di buono โe le persone erano sicure che avrebbe trovato il meglio a disposizioneโ, e come nelle osterie di una volta il menu quotidiano รจ scritto a mano, โbasta con queste carte, basta con questi menu, ho deciso di impostare il giornaliero in base erbe carne, pesce, frutta, che arrivaโ. Una piccola scelta con 4 opzioni per ogni portata, creati tutti dalla mattina per il pranzo (da โฌ15 a โฌ38,), e poi il degustazione Carte Blanche, dove ci sono tutti piatti fuori menu tra cui la sua famosa pasta in bianco (8 passaggi, โฌ130 – โฌ170 con abbinamento formaggi, vini e bevande esclusi). Ci sono poi dei piccoli percorsi di 3 proposte ripresi dal menu, di carne, pesce o vegetariani (โฌ90 vini e bevande esclusi). L’idea di base, che ha voluto anche dichiarare nel suo Autem* รจ che โNon รจ lo chef a scegliere il menu ma l’ingredienteโ. Una cucina cosรฌ, quanto impegno richiede? โร difficilissimo per noi, ma se vogliamo fare qualcosa di diverso anche per salvaguardare il mondo da qualche parte bisogna iniziareโ.
Fave, piselli, olio al sesamo affumicato e latte di bufala
Difficile allora dire esattamente cosa si mangia da Autem* di Luca Natalini precisamente. Si puรฒ avere un’idea di fondo, in questi giorni, per esempio, c’รจ la Torta di verdura, tra i piatti preferiti dello chef: brisรฉe alla mandorla di Noto, caviale melanzana affumicato come base e poi le verdure ch arrivano al mattina, โzucchina gialla, trombetta, fiore di zucca, oppure ortica o asparago rosa: non ci precludiamo nienteโ. O ancora Panna cotta al caprino con asparagi e pimpinella, Baccalร mantecato con pan brioche home e rossetti fritti, carpaccio di vitello come se fosse un tonnato. โCi puรฒ essere un antipasto con acciuga a 18 euro che perรฒ sono 60 se arrivano aragostelleโ.
โSono andato a trovare questi piccoli produttori in questo periodoโ, per esempio per la carne c’รจ Michelangelo Masoni di Pantano โprendo solo il vitello, si compra il capo intero e lo lavoriamo tutto. Michelangelo รจ un mostro, bravissimo. Sono andato nel suo allevamento a Padova, abbiamo scelto l’animale, deciso cosa dovesse mangiare, il posto in cui doveva stare, so che quell’animale fa tutto il suo ciclo di vita nella migliore delle maniereโ. Per il pesce si rivolge a due pescherecci, uno in Liguria e uno a Cesenatico, โsolo pescato ad amo da pesca sostenibile, consegnato in cassette di legno. Limitiamo al massimo l’uso di plastica sia all’interno del ristorante che nelle forniture, per esempio al posto buste di plastica abbiamo contenitori in vetro che fanno lo stesso lavoro del sottovuotoโ. Le verdure e le erbe spontanee sono di Pietro Damiotti di Siziano โรจ pazzesco, si vede la naturalitร del prodottoโ; anche in questo caso approvvigionamento in cassette di legno. โDente di leone piscialetto borragine catalogna, ogni mattina cambia tuttoโ. Piccola ma pensata anche la scelta dei vini, โsolo piccoli produttori anche quiโ spiega โdiamo voce alle persone che fanno un bel lavoroโ, una quarantina le referenze, tantissime al calice.
Tartelletta Fave e Fragole
โLa clientela di Milano mi ha subito accolto a braccia aperteโ ci diceva qualche tempo fa, e lo conferma anche oggi: con un full booking per tutto il mese di maggio giร prima dell’apertura, le prenotazioni aprono il primo del mese per i tre mesi successivi, da maggio a luglio, da agosto fino a settembre e cosรฌ via. E sin dal primo servizio ufficiale, oggi, la risposta รจ stata piรน che positiva: โerano tutti volti nuovi, e hanno chiesto praticamente tuttoโ fa, ma volendo trovare un piatto che piรน ha incontrato il gusto del pubblico, c’รจ il plin di pasta verde all’uovo con un ripieno di erbe spontanee e una salsa al parmigiano avvolgente.
5 persone tra sala e cucina che a pieno regime dovrebbero essere 7/8, unaย quarantina di coperti su 3 salette (sala cucina, sala specchi e privรฉe) cui tra un paio di mesi si aggiunge anche la cantina dove si potrร mangiare e bere, e un bancone con un cassetto frigo in cui chi entra puรฒ vedere gli ingredienti che poi troverร nei piatti, a rafforzare il concetto di diretta rispondenza tra quel che arriva in cucina quel che entra nei piatti.
La sala Specchi
Per il resto il progetto รจ fedele a quello originario, che declina un’idea di sostenibilitร anche in alcuni dettagli della sala in cui lo stesso Luca Natalini ha contribuito in prima persona alla definizione degli spazi โ forte di una attitudine artistica che torna anche nella collaborazione con la galleria Bi Box di Biella che ogni tre mesi cambia esposizione (ora le opere Alessandra Maio), per il resto โabbiamo mattonelle nate dal rimpasto dello scarto della grande industria, parquet ripreso da un casale abbandonato in Toscana, tutti gli arredamenti sono elementi antichi rimessi a nuovoโ.ย
Autem* – Milano – via Serviliano Lattuada 2 – +39 351 278 0368, 02 8352 0526 – www.autem-milano.com
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