Nel bel mezzo del dibattito sulla fase interlocutoria della ristorazione, se vi capita di imbattervi in questo bistrot ritorna improvvisamente il sorriso. Siamo nel centro di Prato, una città che spesso subisce la preponderanza di Firenze, a pochi chilometri da qui. Il nostro consiglio, però, è di dedicare una visita a Prato e non perdere, di fronte alla Basilica di Santa Maria delle Carceri nell’omonima piazza, Il Dek Italian Bistrot che svetta in tutta la sua originalità. Un indirizzo collaudato, per chi ama il pesce (ma non solo), per chi cerca un contesto informale in cui non vengono tralasciati dettagli e attenzioni, per chi cerca il sorriso e la gentilezza, per chi non si accontenta di una cantina di corto respiro e vuole divertirsi con tanta Francia.
Francesco Secci, titolare
Giulia Talanti, la chef di Dek
Se a questo ci aggiungete il valore dell’istrionico titolare Francesco Secci (diviso fra il Dek di Prato e l’altro suo locale a Ibiza), che ha creduto a un progetto di ristorazione moderno con fondamentali solidissimi, della chef Giulia Talanti, giovanissima, bravissima, orgogliosa di guidare una brigata che viaggia a meraviglia, possiamo dire di essere nel locale che ha fatto centro.
A proposito di Giulia, il cui sorriso è contagioso, neanche trentenne ha già nel suo curriculum esperienze con Mollica, Lavezzini e Trovato, che ora ha messo a frutto qui al Dek in un concetto di cucina fresca e moderna, non contaminata da mode stravaganti, ma solo da una spiccata concretezza – maturata proprio nella campagna pratese con il nonno contadino – che declina nei sui piatti dai sapori netti, realizzati con materie prime selezionate con cura.
Giulia Talanti, chef
L’apertura è all’insegna dei salumi di mare che, non a caso, sono alla base delle proposte dell’altra creatura di Secci, il cocktail bar Shark accanto al Dek. Un tripudio di preparazioni con affumicature perfette e mai sovrastanti, accostamenti pungenti e mai sbilanciati: roast-beef di tonno con salsa tonnata, bacon di polpo, cubetti di salmone scozzese (da mangiare come caramelle!), lonzino di spada macerato nel finocchietto selvatico, salsiccia di pesce a base di tonno e seppia aromatizzata con paprika e finocchio, una salsa da crostino fatta di baccalà, acciughe e peperone crusco e infine l’incredibile bresaola di tonno ai tre pepi che ricorda il prosciutto toscano. A seguire un grande piatto di crudi di qualità senza compromessi, con tagliatella di seppia, scampi siciliani, carpaccio di ombrina, tiradito di cappasanta e ostrica Kys.
Salumi di mare
Ma è col primo piatto che Giulia ci ha sorpreso: orecchiette artigianali, crema di datterini gialli ai frutti di mare (gamberi, cozze, calamaretti) e bisque di gamberi rossi con peperone crusco, una portata la cui semplicità fa rima con perfezione, di una succulenza senza pari.
A partire da piatti del genere forse potrebbe ripartire la riscossa di una certa ristorazione. Il resto del menù offre molteplici altri percorsi con proposte che hanno il filo conduttore del divertimento. In conclusione, non dimenticate i dolci, fra tutti il Tiramisù della Giulia o il barattolo di crema mantecato al momento.
Il Dek Italian Bistrot – Piazza delle Carceri 1/2, Prato – Tel. 0574.475476
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