โChi l’avrebbe mai dettoโ scherza Ilario Vinciguerra โche proprio io mi sarei messo a parlare dei prodotti secchi e di quelli in scatola?โ. Circondato da foto e oggetti personali, all’opera, come tutti, nella sua cucina di casa, Ilario ogni sera (alle 20.30) dialoga con i tanti che lo seguono, invitandoli a raccontare in un minuto – nella rubrica in diretta Instagram โLascia un piatto per meโ – una ricetta o il modo in cui utilizzano quel che hanno in dispensa, un prodotto magari finito in fondo allo scaffale che oggi trova un nuovo impiego. Un modo per offrire e ricevere buoni consigli, piccole idee che possano dare valore ai quegli ingredienti spesso comprati chissร quando e poi lasciati un po’ da parte, quasi dimenticati. ร proprio da questo spazio virtuale che lancia il suo appello: โbisogna cambiare direzioneโ e modificare il modo di fare la spesa. โSono un fautore della cucina del mercato, dei prodotti freschiโ dice โma non ora: adesso non dobbiamo andare tutti i giorni a fare la spesa, ma scegliere i prodotti giusti e fare scorte nelle nostre caseโ cosรฌ da ridurre al minimo le uscite. โC’รจ bisogno di tutti noi per combattere questo maledetto virusโ.
La spesa giusta? Quella che ci consente di rimanere a casa il piรน possibile. Che non teme il trascorrere del tempo ma che permette comunque, un’alimentazione sana e varia. โAglio, cipolle e peperoncini non possono mancare, si conservano anche per un meseโ e sono la base per moltissimi piatti. E poi le conserve e i cibi secchi o in scatola: โpomodori, ceci, borlotti in scatola, la zuppetta del contadino, il tonno e le acciughe sott’olio โ aggiungile nella pasta e fagioli, sentirai… – e ovviamente gli spaghettiโ. E poi continua, elencando – uno dietro l’altro โ tanti prodotti basilari, โcose minimeโ le chiama, oggi piรน che mai indispensabili salvacena: โNon fate mancare nella vostra dispensa la farina, il riso, e qualche fungo secco, che nella cucina normale non lo prediligo, ma in questo momento serve: se faccio un risotto, un sugo o una zuppetta metto due funghetti secchi dentro che danno quel profumo in piรนโ. E ancora โanche il miele non deve mai mancare, il grande miele italiano, usatelo anche per un dolcino veloce, per saltare in padella un po’ di frutta, magari quella che avanza dalla colazione, lasciatela in frigorifero e il giorno dopo fate pane con un po’ di burro e questa confettura. Un’ottima colazione, sana ed economicaโ. E cosรฌ i pelati: โquando sono buoni si possono mangiare anche crudi per un piccolo spuntino mediterraneoโ.
Consigli di buon senso: โร questo che dobbiamo fare in questo momentoโ dice โessere intelligenti. โรจ un momento da superare tuti insieme e noi cuochi abbiamo un obbligo verso di voi in questo senso: darvi una mano per avere una buona dispensa e non farvi andare tuti i giorni a fare la spesaโ. Niente ricette su ricette: โรจ inutile parlare di qualcosa che in questo momento non ci possiamo permettere, non รจ il momento di strafareโ dice convinto Ilario, che declina la sua consueta esuberanza in una dimensione piรน domestica. โMaโ avvisa โquesto รจ un video pensato per questi giorni di emergenza, quando passerร tutto aiutate i nostri contadini!โ
โUna cosa fondamentale รจ vedere la provenienzaโ mette in guardia, Ilario: โcomprate il prodotto italiano. Leggete l’etichetta, e guardate non solo dove viene confezionato, ma anche dove viene coltivato: olio di oliva, pomodoro, ceci, latte, anche quello a lunga conservazione: controllate il luogo di produzione non solo quello di lavorazioneโ. Stesso discorso anche per il vino: โun bicchiere a cena ci dร un po’ di gioia, in questo momento. Prediligiamo quelli italiani, di fascia media. Credo che le grandi bottiglie siano fuori luogo in questa situazioneโ. Non c’รจ lo spirito adatto, per i grandi vini o per i festeggiamenti โanche per Pasqua, francamente non mi va neanche di mettermi a fare una pastieraโ. A Gallarate, Vinciguerra vive in pieno l’emergenza piรน drammatica. Lo sconcerto, la paura, e l’attesa non lasciano indifferenti: โcon il ristorante chiuso, 18 persone a casa, in questa situazione cosรฌ tragica, non รจ il momento di festeggiareโ. Ci sarร tempo. Quando tutto sarร finito. โPer ora siamo a casa il piรน possibile, aspettiamo. Per questoโ aggiunge โnon abbiamo voluto attivare neanche il delivery, non voglio mandare le persone a portare cibo a casa della gente, qui la situazione รจ terribile, e ancora non si รจ neanche capito bene quali mascherine sono buone. Preferisco di no. E poi non รจ il lavoro nostro. Senza contareโ conclude โi tempi: ora che metti in moto tutta la macchina e la metti a regime, quanto tempo passa?โ
Questa sosta forzata รจ foriera di riflessioni: come stai immaginando la riapertura? โMolto dipende da cosa ci faranno fare, di sicuro distanziare i tavoli, ma lo spazio da noi non รจ un problema e poi dobbiamo capire come cambiare il servizio, per esempio come portare i piatti a tavolaโ. Riguardo la cucina? โSpingeremo ancora di piรน sul made in Italy, nei prodotti e nei piatti. ร la nostra filosofia ormai da 20 anni e lo sarร in modo ancora piรน deciso. In futuro faremo come abbiamo fatto in passato, puntando tanto sul prodotto italiano fresco e di stagioneโ. Nel frattempo riordina le vecchie ricette โnoi cuochi abbiamo sempre un sacco di fogliettini…โ pensa piatti nuovi o rinnova i vecchi, โtoglieremo quelli piรน influenzati dalla cucina francese, di sicuroโ.
In questi giorni in molti cercano di fare delle previsioni sul panorama della ristorazione nel dopo coronavirus. Chi o cosa si salverร e come ne uscirร la nostra cucina? โCredo ci sarร una selezione naturale, le gente mangerร piรน italiano, credo anche che molte persone avranno meno disponibilitร economica, chi non si potrร permettere il ristorante a pranzo tornerร alla schiscetta, o al panino preparato a casaโ. E forse un cambiamento ci sarร anche nell’approccio alla cucina โCome dopo altre crisi si tornerร a una cucina piรน concreta, piรน italiana e piรน semplice. Con pochi ingredienti nei piatti, non aggiungendo ma sottraendo, per esaltare i sapori. La semplicitร non รจ una cosa facileโ. uno spaghetto al pomodoro vuole che il gusto di ogni elemento sia al massimo: la pasta, il pomodoro, l’extravergine, il basilico. โSemplicitร e concretezza: credo che il futuro sarร cosรฌ, si guarderร all’estero, ma portando le altre culture nella nostra, e non viceversa, senza scimmiottare gli altri. In questa bufera non ha sensoโ.
Si predice, ormai da diverse stagioni, il ritorno alla trattoria, un’inversione di tendenza rispetto alla grande ristorazione, abbandonata per proposte piรน veraci. โnon credo: credo che le persone non vedano l’ora di fare una bella cena. Usciti da questa situazione, anche se ci vorrร tempo per tornare alla normalitร . Secondo me l’alta ristorazione sarร avvantaggiataโ. La voglia di una buona bottiglia, o di fare un’esperienza in un grande ristorante tornerร a sancire la fine dell’epidemia. Anche se, ammette โquelli che lavorano con la clientela internazionale faranno piรน fatica a tornare a regime, perchรฉ prima che torneranno gli stranieri ci vorrร tempo, bisognerร fare un grane lavoro di comunicazioneโ.
Ma anche in questo contesto, in cui convergono mille e piรน variabili, c’รจ piatto su cui lavora pensando alla riapertura: โLo spaghetto al pomodoroโ.
Ilario Vinciguerra โ Gallarate (MI) – Via G. Tenconi, 3 – 0331 791597 – www.ilariovinciguerra.it
a cura di Antonella De Santis
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