Itinerari

Il panificio nascosto ai piedi del Vesuvio famoso per le pizze nel ruoto e le parigine da urlo

Ci si mette in fila al panificio Michelangelo Bobb, a Cercola, per assaggiare la parigina, la tipica pizzetta napoletana con pasta sfoglia e ripieno di pomodoro, prosciutto e mozzarella

  • 13 Agosto, 2025

Siamo a Cercola, alle porte del Parco Nazionale del Vesuvio, in una stradina decentrata e circondata da campi coltivati e terreni. Qui cโ€™รจ un piccolo laboratorio, ancora sconosciuto ai piรน, che da tanti anni sforna prodotti di altissima qualitร . Stiamo parlando del Panificio Michelangelo Bobb, insegna nata nel 1954 come forno e che nel corso degli anni ha cambiato pelle e si รจ piรน volte reinventata, grazie anche alle nuove generazioni subentrate che sono riuscite a dare una rinnovata identitร  al locale.

Quattro generazioni di panificatori

Inizialmente, nel primo locale situato a San Sebastiano al Vesuvio, cโ€™era il culto del pane cafone di San Sebastiano e la produzione si fondava principalmente su quello e sulla distribuzione di pane allโ€™ingrosso a locali e supermercati della Campania. Successivamente, negli anni ’90, con lo spostamento del locale a Cercola, dove si trova tuttora, รจ cominciata la sperimentazione delle pizze a rutiello. Oggi il panificio รจ gestito da Michele, Pietro e Ida Ottaiano, quarta generazione della famiglia che dal dal 2006 ha preso in mano le redini del locale inserendo nuove tecnologie, migliorando la comunicazione attrraverso i social, ma soprattutto puntando tutto sul prodotto che sarebbe dovuto diventare il punto di forza del locale: la pizza.

Cucina sulla pizza

In teglia e al ruoto, ripiene, classiche o elaborate, ogni pizza qui diventa unโ€™esperienza da provare almeno una volta nella vita. Il segreto, come ci dice Michele, ยซSta tutto nei prodotti utilizzati, che sono freschi e non in scatolaยป. Il loro tratto distintivo รจ la โ€œcucina su pizzaโ€: lasagna, boscaiola, nerano o gateau sono solo alcune delle loro specialitร  che combinano pizza e grandi piatti cucinati della tradizione napoletana. Lโ€™impasto deve rigorosamente avere queste tre caratteristiche: cottura in forno a legna, lunga lievitazione (almeno 24/28 ore) e deve essere realizzato con lievito madre. Questโ€™ultimo ha un ceppo ultracentenario e necessita di molta attenzione e cura per essere preservato al meglio: le vacanze in famiglia tutti insieme per gli Ottaiano sono unโ€™utopia perchรฉ in cittร  deve sempre restare qualche membro a โ€œbadareโ€ al lievito madre che va curato giornalmente.

Il must: la parigina

Menzione a parte va fatta per la parigina, indiscutibilmente tra le piรน buone (o forse la piรน buona?) di tutta la Campania. Il segreto sta nellโ€™impasto morbido e burroso ma scrocchiarello ai bordi al punto giusto. Il ripieno si scioglie in bocca e diventa un tuttโ€™uno con lโ€™impasto ma nello stesso tempo gli ingredienti si percepiscono distintamente al palato. Attenzione a consumarla appena sfornata, aspettare senza poterla addentare รจ una sofferenza, ma il rischio ustione รจ dietro lโ€™angolo.

Oltre alle pizze che vengono sfornate sia giornalmente che su prenotazione, cโ€™รจ unโ€™ampia scelta tra torte salate, pizze rustiche, dolci tipici della tradizione napoletana, taralli, biscotti e pane casereccio. Un grande spazio allโ€™aperto con parcheggio e tavoli in stile pic-nic permette al cliente di godersi il prodotto appena sfornato comodamente sul posto. Armatevi di pazienza: soprattutto nel weekend la fila richiede un poโ€™ di attesa.

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