Siamo a Cercola, alle porte del Parco Nazionale del Vesuvio, in una stradina decentrata e circondata da campi coltivati e terreni. Qui cโรจ un piccolo laboratorio, ancora sconosciuto ai piรน, che da tanti anni sforna prodotti di altissima qualitร . Stiamo parlando del Panificio Michelangelo Bobb, insegna nata nel 1954 come forno e che nel corso degli anni ha cambiato pelle e si รจ piรน volte reinventata, grazie anche alle nuove generazioni subentrate che sono riuscite a dare una rinnovata identitร al locale.
Inizialmente, nel primo locale situato a San Sebastiano al Vesuvio, cโera il culto del pane cafone di San Sebastiano e la produzione si fondava principalmente su quello e sulla distribuzione di pane allโingrosso a locali e supermercati della Campania. Successivamente, negli anni ’90, con lo spostamento del locale a Cercola, dove si trova tuttora, รจ cominciata la sperimentazione delle pizze a rutiello. Oggi il panificio รจ gestito da Michele, Pietro e Ida Ottaiano, quarta generazione della famiglia che dal dal 2006 ha preso in mano le redini del locale inserendo nuove tecnologie, migliorando la comunicazione attrraverso i social, ma soprattutto puntando tutto sul prodotto che sarebbe dovuto diventare il punto di forza del locale: la pizza.
In teglia e al ruoto, ripiene, classiche o elaborate, ogni pizza qui diventa unโesperienza da provare almeno una volta nella vita. Il segreto, come ci dice Michele, ยซSta tutto nei prodotti utilizzati, che sono freschi e non in scatolaยป. Il loro tratto distintivo รจ la โcucina su pizzaโ: lasagna, boscaiola, nerano o gateau sono solo alcune delle loro specialitร che combinano pizza e grandi piatti cucinati della tradizione napoletana. Lโimpasto deve rigorosamente avere queste tre caratteristiche: cottura in forno a legna, lunga lievitazione (almeno 24/28 ore) e deve essere realizzato con lievito madre. Questโultimo ha un ceppo ultracentenario e necessita di molta attenzione e cura per essere preservato al meglio: le vacanze in famiglia tutti insieme per gli Ottaiano sono unโutopia perchรฉ in cittร deve sempre restare qualche membro a โbadareโ al lievito madre che va curato giornalmente.
Menzione a parte va fatta per la parigina, indiscutibilmente tra le piรน buone (o forse la piรน buona?) di tutta la Campania. Il segreto sta nellโimpasto morbido e burroso ma scrocchiarello ai bordi al punto giusto. Il ripieno si scioglie in bocca e diventa un tuttโuno con lโimpasto ma nello stesso tempo gli ingredienti si percepiscono distintamente al palato. Attenzione a consumarla appena sfornata, aspettare senza poterla addentare รจ una sofferenza, ma il rischio ustione รจ dietro lโangolo.
Oltre alle pizze che vengono sfornate sia giornalmente che su prenotazione, cโรจ unโampia scelta tra torte salate, pizze rustiche, dolci tipici della tradizione napoletana, taralli, biscotti e pane casereccio. Un grande spazio allโaperto con parcheggio e tavoli in stile pic-nic permette al cliente di godersi il prodotto appena sfornato comodamente sul posto. Armatevi di pazienza: soprattutto nel weekend la fila richiede un poโ di attesa.
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