Ristoranti

Storie contadine e salami bastardi: la paninoteca-museo a 1200 metri d'altezza

Panini rustici con ingredienti a km 0 e antichi attrezzi contadini in esposizione per raccontare l'Abruzzo. Ecco il progetto di famiglia che merita una tappa fra i vicoli di Calascio

  • 10 Giugno, 2025

La visione della millenaria e cinematografica Rocca di Calascio, con il suo strategico torrione merlato proteso verso il cielo e il gruppo di case in pietra grigia, รจ il dono che attende chi supera i tornanti che salgono al punto piรน alto della antica Baronia di Carapelle, alle pendici del Gran Sasso aquilano. Un viaggio nella storia e nell’autenticitร  dell’Abruzzo di montagna, che trova l’ideale completamento nei sapori del territorio amalgamati in due rustiche fette di pane scaldate sulla piastra. Fiocco di cinghiale a stagionatura naturale e formaggio di capra ai frutti di bosco, salame di pecora e formaggio – misto di pecora e capra per tradizione pastorale – aromatizzato alla santoreggia, salame bastardo (di carne bovina e suina, all’antica) con formaggio allo zafferano.ย Combinazioni proposte con un sorso di vino autoctono e leggero che meglio si accorda alla camminata in montagna.

Panini farciti e un bicchiere di vino leggero

Sapori assoluti, semplici e di sostanza. Tutto molto artigianale e messo insieme con sentimento da Giuseppina Chiappetta, calabrese di origine, trapiantata nell’aquilano dove ha messo su famiglia. Una vita in cucina, prima a Torino e poi nei ristoranti in zona โ€œdove ha rubato il mestiere con gli occhiโ€ come racconta la figlia Maria Chiara Fulgenzi, responsabile dell’accoglienza e della comunicazione di Pane Amaro, panineria artigianale nel cuore di Calascio gestita insieme ai suoi genitori. Un posto che fonde il racconto della civiltร  pastorale e contadina con il gusto dei sapori di un tempo nel piccolo museo allestito nei locali di famiglia, a mezza costa nel pittoresco borgo medievale. Street food dall’anima antica a 1200 metri di quota.

L’idea di spingere il turista ad addentrarsi e perdersi per i vicoli di Calascio

ยซCi รจ piaciuta l’idea di spingere il turista ad addentrarsi nel paese e perdersi nell’intreccio dei suoi vicoliยป – racconta Maria Chiara – ยซCi siamo specializzati in panini artigianali a km zero, selezioniamo i prodotti che utilizziamo, formaggi genuini e salumi che rispettano i tempi naturali di stagionatura. Collaboriamo con diverse aziende del territorio per reperire tutti i prodotti e li sperimentiamo in ricette studiate. Proponiamo anche taglieri e bruschette da consumare all’interno e su richiesta, normalmente nel periodo invernale, zuppe di ceci o lenticchie di produzione locale, nostra specialitร . Nel periodo natalizio proponiamoย la tradizionale pecora alla gallara, piatto da gustare insieme a un bicchiere di vino davanti alla stufa accesa nella nostra sala museoยป.

ยซOffriamo un’accoglienza di casa a chi viene a trovarci, facciamo assaggiare i sapori perdutiยป – va avanti – ยซCalascio รจ un paese bellissimo e ha tanto da offrire benchรฉ sia spopolato (oggi conta poco piรน di cento abitanti, ndr). Abbiamo voluto investirci affiancando le poche attivitร  storiche rimaste. Eppure i turisti arrivano da ogni parte, anche noi siamo cresciuti nel nostro piccolo ed รจ bello poter lasciare qualcosa del nostro racconto alle persone che vengonoยป.

Dai sogni al Borgo di Pane Amaro

Problemi di salute hanno costretto la giovane imprenditrice aquilana, che da ragazza sognava di entrare in aeronautica, a interrompere gli studi universitari e reinventarsi. ยซCon la chiusura della mensa a L’Aquila dove mamma lavorava, abbiamo deciso di metterci in proprioยป prosegue Maria Chiara. ยซSono felice del lavoro che faccio con i miei genitori, siamo impegnati in questa attivitร  tutto l’anno, nella stagione fredda siamo aperti nel fine settimana. Mia mamma ha sempre amato cucinare, mentre mio padre ha restaurato e arredato i locali della casa di famiglia, una ex stalla e una sala piรน grande un tempo riservata alla stagionatura di salami e prosciutti. Cosรฌ, nel 2019, รจ nato Pane Amaro, marchio che abbiamo registrato, col tempo diventato Il borgo di Pane Amaroยป.

Museo contadino e paninoteca come un tutt’uno

Bello, buono e lodevole. Ma perchรฉ Pane Amaro? ยซรˆ presto detto!ยป – riprende Maria Chiara – ยซIn passato si doveva lavorare duramente per guadagnarsi da vivere tutto l’anno, lavorare la terra di montagna, accudire gli animali, portarli al pascolo, fare il formaggio e tutto il resto. Il desiderio di raccontare l’ha trasmesso a noi il nonno Claudio, mugnaio del paese con la passione per la storia coltivata con l’educazione gesuitaยป. Ecco sfilare i basti per sellare muli e asini, i bastoni e il tabarro, il mantello di lana dei pastori, il collare per proteggere i cani pastore dagli attacchi dei lupi, gli arnesi per lavorare la terra e i cappelli per ripararsi dal sole sui campi. Testimonianze della civiltร  della transumanza, oggetti poveri di gente comune, il racconto della quotidiana resistenza e l’attaccamento alla terra. ยซMuseo e panineria sono un’unica cosa affinchรฉ il viaggio nella storia diventi tutt’uno con il viaggio nei sapori abruzzesiยป conclude Maria Chiara.

Pane Amaro
panineria artigianale
Via Notar Fulgenzio, 5
Calascio (L’Aquila)

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