Dove mangiare

Il baretto tra Pigneto e Torpignattara a Roma dove si mangia benissimo e si spende il giusto

Non la solita enoteca con cucina, non i soliti piattini. Ecco perché Tante Care Cose, piccolo locale low budget a Roma Est, ci ha stupito

  • 21 Settembre, 2025
  • 21/09/25

Tra Pigneto e Torpignattara c’è un “baretto” che vi stupirà. Si distingue dalle solite enoteche con cucina, uno, perché qui il vino è solo alla spina, altrimenti si opta per le birre; due, perché i piattini non sono i consueti buoni ingredienti assemblati con astuzia per giungere alla golosità, ma sono frutto di un discorso più ragionato. Gioco forza i trascorsi di Andrea Lazazzera, ben dieci anni al fianco di Francesco Apreda – prima all’Imàgo dell’Hotel Hassler e poi da Idylio by Apreda del The Pantheon Iconic Rome Hotel – che ne hanno plasmato la tecnica e la capacità di scegliere la spezia giusta per il piatto giusto, differenziando la proposta del suo “Tante Care Cose” dalle moltissime enoteche con cucina che in questi anni sono, anzi, stanno spuntando come funghi.

Tante Care Cose a Roma

Il gastro-baretto di cui avevamo bisogno

Marciapiedi effetto patchwork e aria frizzantina. È Roma Est, baby, non un punto cardinale, ma uno stile di vita. Chi ci è nato, di solito resta, chi ci è arrivato da fuorisede, alla fine resta pure lui, complici affitti e case in vendita a prezzi più umani rispetto ad altre zone della Capitale. Ancora per poco. Qui ha deciso di investire Lazazzera con un locale chiaramente low budget – dimenticatevi arredi di design o progetti di architetti blasonati – dove pochi tavoli, sia dentro che sul marciapiede, condividono la scena con una micro cucina a vista e un menu su un foglio A4 plastificato che conta una decina di proposte, tutte di grande godimento. Le abbiamo provate quasi tutte, con alcuni bis, accompagnandole dal vino alla spina e spendendo su per giù 70 euro totali.

Tramezzino di Tante Care Cose a Roma

Cosa si mangia

Da non perdere pane, olio al cipollotto e kosho (una pasta qui preparata con peperoncino verde, friggitelli e limone), così come i cetrioli agropiccanti con prugne fermentate, limone e arachidi, l’insalata di patate con zafferano e bottarga o le melanzane cacio e pepe con mandrole e cozze. Ma la proposta che ci ha definitivamente conquistato è stato il tramezzino – chi vi scrive è veneta – con cannellini, cipolla rossa e harissa di pomodori secchi. Evviva l’harissa, evviva i pomodori secchi. Buone pure le bruschette (un consiglio non richiesto? C’è da rivedere il pane utilizzato), che sia quella con cipollotto arrostito, sedano, lardo e salsa tonnata o quella al gazpacho, basilico e chili isot biber. Se poi volete dilapidare il vostro patrimonio scegliete la pizza bianca con una incantevole insalata di pollo. Si scherza, la portata più costosa, quest’ultima, sta a 9 euro. E per concludere la Viennetta, sì proprio lei, il dessert “da ricchi” degli anni ’90, in versione “pimpata”, ovvero con l’aggiunta di caramello salato e arachidi. Una bontà amarcord.

Tante Care Cose – Roma – via C. Errera, 46

© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.

Made with love by Programmatic Advertising Ltd