L'intervista

"Dimagrire mangiando McDonald's è possibile, ma non fa bene. Ozempic? Non lo condanno". Intervista a Dario Bressanini

È in libreria con il suo ultimo libro "La dieta termo-dinamica", pubblicato da Mondadori. In questa intervista ci svela tutti i falsi miti sul dimagrimento, e non solo

  • 14 Ottobre, 2025

Dieta chetogenica, low-carb, paleo, iperproteica, digiuno intermittente. Siamo invasi di terminologie che servono a indicare regimi alimentari diversi ma tutti destinati a un unico obiettivo: dimagrire. Ma cosa farà bene o male al nostro corpo? Nessuna dieta miracolosa, quello che serve è solo regolare le energie derivanti dal cibo. Abbiamo chiesto lumi a Dario Bressanini.

Perché ingrassiamo o dimagriamo?

La risposta, che è solo apparentemente banale, è che ingrassiamo perché introduciamo più energia contenuta nel cibo di quella che spendiamo per vivere, respirare, muoverci o stare fermi. E il contrario avviene quando dimagriamo: assumiamo una quantità di energia inferiore rispetto a quella che ci serve quotidianamente e il corpo la prende dalle riserve di grasso.

Cosa intende per “apparentemente banale”?

Esistono influencer, anche alcuni medici, o libri che invece dicono che non è così, ma si ingrassa perché dipende da quello che si mangia, che sono i carboidrati che fanno ingrassare, i picchi glicemici, i grassi. Fanno discorsi che vanno contro quello che ho appena detto. Quello che conta è l’energia del cibo.

Ma è vero che i carboidrati sono il male?

Un po’ di decenni fa erano i grassi a essere demonizzati, accusati di far ingrassare, ora sono i carboidrati. Ci sono influencer o medici che li accusano, ma gli esperimenti sono l’ultimo tribunale scientifico: puoi avere tutta la teoria che vuoi, ma se un esperimento ti dà torto, dovresti buttare via la teoria.

Ma quegli stessi influencer e medici sono molto seguiti.

Dietro c’è un motivo psicologico. Ingrassiamo perché introduciamo più cibo di quello che ci serve, e questo porta a un certo senso di colpa: se, invece, ti dicono che tu non c’entri nulla, che sono i carboidrati o l’insulina, o gli oli vegetali etc.. a far ingrassare, tu sei sollevato, ti piace credere a questa idea.

Poi cosa succede?

Questi guru, magari anche in buona fede, ti danno queste informazioni, è ovvio che dimagrisci: se togli pizza, pane, pasta, ma contemporaneamente stai togliendo anche sughi e condimenti che sono spesso più grassi dalla pasta, dimagrisci perché hai mangiato meno, non perché erano i carboidrati a farti ingrassare. E questo è difficile da far capire.

Nel suo nuovo libro parla della “dieta del McDonald’s”. In cosa consiste?

Non è una vera e propria dieta, l’hanno chiamata così i giornalisti. Ci sono stati casi di più persone – come un professore di scienze americano – che hanno deciso di dimagrire, ma siccome erano ghiotti di cibo del McDonalds’, hanno scelto di nutrirsi solo di quello.

E cosa hanno fatto?

Hanno mangiato per circa tre mesi, per tre pasti a giorno, solo patatine, hamburger variando i menu quotidiani, e sono dimagriti. Ovviamente, non è una dieta che serve per star bene, è sbilanciata, non ha fibre. L’ho citata perché è un esempio di come uno possa dimagrire mangiando male, non secondo quello che dovremmo mangiare a lungo termine per stare bene.

Non pensa che possa essere fuorviante? Qualcuno potrebbe pensare che nutrirsi solo di cibo del McDonalds’ aiuti a dimagrire…

Se uno si ferma al video di trenta secondi, non posso farci nulla. Ho poco rispetto per chi si informa sulle cose veloci dei social. Se uno si informa sui libri, investe del tempo approfondendo, allora io il discorso lo faccio. Però dietro c’è una cosa più profonda.

Quale?

È sbagliato demonizzare un cibo in particolare, perché quello che conta è quello che mangiano nel corso di una settimana, mese, anni, a lungo termine. Bisogna distinguere, quando si fanno queste discussioni, il fatto di perdere peso e il fatto di mangiare quello che ci fa stare bene a lungo termine, le due cose sono collegate ma bisogna separarle.

C’è spesso la convinzione che una persona sia obesa per colpa degli ormoni e non del cibo introdotto. Cosa vuol dire?

Per alcune persone con obesità è vero che i loro ormoni non funzionano in maniera corretta. Tant’è vero che i farmaci che adesso funzionano a base di semaglutide (come l’Ozempic, ndr.), regolano proprio questi cicli ormonali, quello che fanno gli ormoni è o farti mangiare di più o consumare meno energia, non fanno sparire o creare dal nulla energia.

E come funzionano questi farmaci di cui parla?

Questi farmaci ti fanno dimagrire tantissimo, perché non ti fanno avere fame.  Ti permettono di avere quel deficit calorico che le persone non sono in grado di creare o mantenere. I discorsi su ormoni sono giusti, gli ormoni agiscono dando ordine al tuo corpo di mangiare di più, anche il senso di sazietà o fame è regolato da ormoni.

Lei condanna l’uso dell’Ozempic?

Non condanno nulla, io spiego le cose. Non sono un medico o un nutrizionista, non do consigli, se le persone vogliono dimagrire devono farsi seguire da professionisti medici.

Si spieghi meglio.

Noto anche che dopo un secolo di fallimenti con pillole dimagranti che si sono rivelate mortali o dannose, adesso per la prima volta esistono queste pillole nate per trattare il diabete, però si è visto che erano efficaci per perdere peso. Non c’è motivo di condannare, se una persona ha obesità sta correndo rischi per la salute, non è solo questione estetica: il grasso, soprattutto quello addominale, predispone a tutta una serie di malattie che possono essere anche gravi. Nel momento, che c’è un farmaco che ti permette di perdere tutti quei chili che le diete non possono, ben venga devono essere dato ovviamente sotto prescrizione medica.

Dove finisce il grasso che perdiamo?

Va a finire nell’aria, l’unico modo per è bruciarlo nelle nostre cellule, così come quando bruciamo un pezzo di carta abbiamo la fiamma, e gli atomi se ne vanno via sotto forma di anidride carbonica, stessa cosa succede a noi, il grasso lo espiriamo quando respiriamo.

Si fa un gran parlare di digiuno intermittente. Ma digiunare fa bene o fa male?

Ci possono essere tante condizioni, non posso dire se bene o male, mi sono limitato a studiare gli articoli scientifici che riguardavano la perdita di peso, quello che si vede è che tu dimagrisci perché mangi di meno. In quello intermittente, magari salti alcuni pasti. Non è il digiuno in sé che fa qualcosa di magico, ma semplicemente mangi di meno. La finestra in cui è permesso mangiare è più corta.

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