Nel 2025 è stata la Catalogna a ricevere l’ambito titolo di Regione Mondiale della Gastronomia, la prestigiosa qualifica conferita dall’Istituto Internazionale della Gastronomia, della Cultura, delle Arti e del Turismo, IGCAT. Si tratta di un importante riconoscimento che rende omaggio alla cucina catalana e alla gastronomia di questa terra legata ai sapori tradizionali, ma sempre attenta all’innovazione. Due elementi che hanno posto la comunità autonoma del nord-est della Spagna sotto una lente di ingrandimento a livello globale: qui, infatti, la cucina non è semplicemente cibo, ma espressione di una cultura fiera e antica capace di unire con sapienza secoli di tradizioni e modernità.
Già nel 2016, la Catalogna aveva ottenuto un primo riconoscimento ufficiale, la nomina a Regione Europea della Gastronomia con un’ampia selezione di eventi, oltre 500, per celebrare la cultura culinaria della Comunità e i pilastri dell’enogastronomia catalana. Come il vino. Solitamente si è portati a pensare alla Francia e all’Italia come grandi produttori di vino, ma anche in Catalogna nascono vini eccellenti, tra cui il Priorat, una delle due DOC di Spagna, e il Penedès. L’enoturismo è, infatti, uno dei principali motori del turismo regionale. Un’esperienza da mettere in agenda per andare a visitare le cantine, perdersi tra i vigneti e scoprire la regione da un punto di vista diverso da quello che tutti conosciamo (leggasi: Barcellona e movida). I vigneti punteggiano il territorio da nord a sud e questo ha permesso alla Catalogna di guadagnarsi ben 12 denominazioni di origine, fra cui la DO Cava, lo spumante catalano di qualità. Le strade del vino sono ben 9, sparse tra il Mediterraneo e i Pirenei.
foto di Marc Castellet, Catalunya Experience
Oltre alla famosa paella de marisco, ben conosciuta e apprezzata da tutti, sono numerosi i sapori da provare durante un viaggio in Catalogna. Come il suquet de peix, stufato a base di pesce di scoglio tipico della costa di Barcellona, Girona e Tarragona, l’entrepà, panino imbottito di formaggi artigianali o il più noto pa amb tomàquet, pane con pomodori, l’escudella, stufato di manzo catalano, il xató, insalata di acciughe, il fricandó a base di vitello e funghi. Per i più audaci, il pollastre con gambas combina pollo con gamberi succulenti. Senza scordare il fuet, salame prodotto nella comarca di Osona, i gamberi rossi di Palamós con riso del Delta dell’ebre, le nocciole di Reus, il torrone di Agramunt. E poi, ancora, i fagioli bianchi di Sant Pau e i calcots, le cipolle allungate, di Valls che si mangiano arrostite alla griglia e, a piacere, inzuppate in salse o olio. A proposito di olio, la ruta dei frantoi è un must per gli appassionati di extravergine d’oliva, storia e cultura del territorio. I più curiosi possono approfondire la storia dei cinque oli DOP locali al Museo dell’Olio di Catalunya a La Granadella, Leida.
foto di Lluis Carro, Catalunya Experience
Questa è una terra unica, di tradizioni antiche, ma anche una regione innovativa che guarda costantemente al futuro. Accanto ad agricoltori appassionati, pescatori esperti, grandi e piccoli viticoltori, infatti, ci sono numerosi intrepidi chef che con creatività e arguzia reinterpretano le ricette tradizionali, come Ferran Adrià, i fratelli Roca, Paco Pérez e Jordi Crus, Nandu Jubany e Carles Caig. È proprio questo mix originale di prodotti di terra e mare, di sapori differenti spesso accostati, che ha permesso alla Catalogna di ricevere il titolo di Regione Mondiale della Gastronomia 2025.
foto di Pere Pons, Catalunya Experience
La cucina ben radicata nel territorio dà il meglio di sé anche durante i tanti eventi enogastronomici che riempiono il calendario della Catalogna. In qualsiasi mese dell’anno si visiti la comunità autonoma spagnola, c’è sempre qualche fiera interessante dedicata ai prodotti tipici locali. Dalle Giornate del pesce di scoglio a quelle del tonno alla Fira de la Gamba che si celebrano, in Costa Brava. Dal festival delle ciliegie di Pals, nelle Terres de l’Ebre, alla festa della vendemmia nel Penedès, fino all’evento gastronomico in Garrotxa dove sono protagonisti i rinomati fagioli di questa zona vulcanica, e alla Festa della Vendemmia di Alella. A Barcellona, invece, l’alta cucina dei migliori ristoranti della città scende in strada con Tast a la Rambla. Anche i mercati catalani, pieni di sapori, profumi e colori, sono templi gastronomici delle specialità più originali ed autentiche da visitare. Punti di riferimento per avere un primo assaggio dell’enogastronomia locale.
foto di Pere Pons, Catalunya Experience
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