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Fichi secchi. Storia di un prodotto antico e della sua produzione

Antico e goloso, il fico secco non puรฒ mancare nel cesto di Natale. Ecco qualche curiositร  sul tipico prodotto delle Feste.

  • 19 Novembre, 2021

Non cโ€™รจ Natale senza frutta secca, a cominciare dai fichi. Le espressioni popolari che li vedono protagonisti (โ€œnon me ne importa un fico seccoโ€, tanto per citarne una) non rendono giustizia a questi prodotti deliziosi, ma cโ€™รจ un motivo se si sono diffuse cosรฌ tanto: un tempo, infatti, i fichi non venivano coltivati, crescevano spontaneamente e potevano essere raccolti da chiunque. Popolari e democratici, erano un frutto alla portata di tutti, per questo vecchi proverbi e detti ne sminuiscono il valore. Ma i fichi secchi sono tuttโ€™altro che banali: eleganti, carnosi, zuccherini e irresistibili, quelli artigianali prodotti con cura possono diventare uno snack prelibato perfetto da gustare in ogni momento. Un poโ€™ calorico, certo, come tutta la frutta secca, ma godurioso e immancabile nel periodo natalizio.

Scopri storia e curiositร  sui fichi secchi

La raccolta dei fichi con cesti, Santomiele

Le origini dei fichi secchi

Non ci sono tracce certe circa la loro origine, ma si tratta di prodotti antichissimi, conosciuti e apprezzati fin dalla notte dei tempi. La pianta da cui derivano, del resto, รจ la prima citata nellโ€™Antico Testamento: possiamo dire che in fondo la foglia di fico รจ stata il primo โ€œindumentoโ€ dellโ€™umanitร  secondo la tradizione cristiana. Tornando ai frutti, un gruppo di ricercatori dellโ€™Universitร  di Harvard ha scoperto nel sito archeologico Gigal, vicino il fiume Giordano, dei fichi carbonizzati risalenti a 11.400 anni fa. E sappiamo che giร  Platone era un amante della loro versione secca, mentre quelli freschi erano considerati dei frutti afrodisiaci: il legame con la sessualitร  รจ molto forte, tanto che la medicina popolare in passato credeva che i numerosi semini presenti allโ€™interno fossero un augurio di feconditร . Fra le varie credenze che li vedono protagonisti, la piรน curiosa รจ quella che riguarda le coppie sterili, che usavano lasciare delle foglie di fico sotto i rispettivi cuscini sperando nellโ€™arrivo di un figlio.

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Santomiele e il fico mondo

Sono buonissimi giร  cosรฌ come sono, ma durante le feste di Natale i piรน golosi spesso aggiungono una spolverata di zucchero a velo, oppure delleย mandorleย oย nociย allโ€™interno, croccante sorpresa che rende i frutti ancora piรน saporiti. Tra i migliori marchi in commercio, Santomiele, realtร  di Prignano Cilento che vanta una tradizione familiare cominciata a inizio secolo scorso. Da sempre promotrice dellโ€™agricoltura sostenibile, lโ€™azienda guidata da Antonio Longo รจ un punto di riferimento per gli amanti del prodotto, che possono fare affidamento su una gamma ampia e variegata di specialitร  originali. Mandorlati, al cioccolato, con nocciole, avvolti in foglia di fico, profumati agli agrumi: tantissime le opzioni tra cui scegliere, come il mastrocioccolato, โ€œuna delle ultime novitร  a base di fico mondo, ovvero sbucciato, e lastre di cioccolato colate a mano prodotte a partire da fave provenienti da piantagioni a Sud del Brasile. รˆ bellissimo il contrasto tra il fico bianco come la neve e il cioccolato neroโ€.

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Una tradizione unica a livello mondiale, quella di sbucciare i fichi, โ€œsolo i piรน belli che gli alberi ci regalanoโ€. Altro prodotto dโ€™eccezione dellโ€™azienda รจ la melassa di fichi: un dolcificante naturale ottenuto dai fichi essiccati, che consente di realizzare ricette senza aggiunta di zuccheri. I croccanti, per esempio, โ€œche abbiamo inserito poco piรน di un anno fa, con mandorle e cioccolato, nocciole e cioccolato o solo noccioleโ€. Si chiama Il Signorino, il croccante dal gusto floreale e delicato, che grazie allโ€™assenza di zuccheri risulta ancora piรน profumato; in vendita, poi, si trova anche la melassa in purezza, โ€œideale da abbinare ai formaggiโ€.

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La produzione di fichi secchi

La coltivazione dei fichi โ€“ in questo caso della pregiata cultivar Dottato โ€“ avviene nel pieno rispetto dellโ€™ambiente: โ€œColtiviamo e trasformiamo noi, abbiamo poche macchine che sfruttano lโ€™energia fornita dai pannelli solari, non usiamo pesticidi e nemmeno anidride solforosaโ€. Una sostanza che viene invece generalmente impiegata nel campo della frutta secca, โ€œperchรฉ serve ad ammorbidire il prodotto e a sterilizzarloโ€. I fichi vengono essiccati al vento, lavati in una soluzione di acqua, limone e sale e poi tostati in forno, โ€œin questo modo siamo sicuri che siano stati sterilizzatiโ€. Gli artigiani controllano i prodotti singolarmente per assicurarsi che non ci siano difetti allโ€™interno e infine si passa al packaging, โ€œda sempre con la carta pagliaโ€. Unโ€™azienda che ha puntato tutto sulla sostenibilitร  fin da tempi non sospetti, โ€œil termine sostenibilitร  non era neanche cosรฌ diffuso prima, eppure ci credevamoโ€. Tanto che nel maggio 2018 Santomiele รจ stata convocata dallโ€™Onu durante un convengo a New York per la Giornata Internazionale per le Imprese, โ€œgli unici in tutta Europa! Un motivo di grande orgoglio per noi e per tutto il compartoโ€.

Santomiele โ€“ Prignano Cilento (SA) โ€“ via Salita San Giuseppe – santomiele.it/

a cura di Michela Becchi

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