Le uova – spesso demonizzate, a volte considerate super food – in un modo o nell’altro fanno parlare spesso di sé. Sono protagoniste di video e post virali sui social in cui si mettono a nudo spaccate a metà in un gioco di cromaticità e consistenze: tuorli arancioni, gialli, molli, compatti; sta di fatto che foto e video dei vari tempi di cottura – e risultati diversi – delle uova, incollano sempre allo schermo gli spolliciatori seriali. Si possono avere uova alla coque, se cotte pochissimo, e uova sode, se cotte tantissimo. Ma quell’uovo cotto a metà, che risultato ha?
Si chiama uovo bazotto, o barzotto, che etimologicamente sta a indicare qualcosa a metà, incerta. Tutto parte dal mantello dei cavalli, il colore baio, a metà fra rosso e marrone, come riporta il sito di Una parola al giorno. Ed è così che l’esempio del mondo animale viene assunto dal linguaggio culinario per indicare qualcosa che non è né nello stato precedente, né nello stato successivo, per cui, in mezzo. Si dice anche di certe verdure e della carne, quando la cottura è a metà.
Cucinare le uova non è sempre così semplice. Per ottenere il risultato perfetto bisogna seguire degli step precisi. Innanzitutto, i tempi di cottura. Per l’uovo bazzotto si va dai 5 ai 7 minuti, non di meno perché si otterrebbe un tuorlo troppo liquido, e non di più perché il tuorlo si avvierebbe verso la consistenza delle uova sode. Tra i 5 e i 7 minuti è il tempo perfetto, dipende dalle uova: più grandi sono più aumenterà il tempo di bollitura, e viceversa. Dopo averle lessate, secondo i giusti tempi, bisogna fermare la cottura per evitare che il calore trattenuto dal guscio, continui a cucinare le uova e ottenere, così, un risultato che non è quello delle uova barzotte.
Si blocca la cottura con lo shock termico ottenuto facendo passare le uova velocemente dalla temperatura di bollitura, a quella freddissima. Il consiglio ottimale è quelle di passarle in una ciotola che contenga del ghiaccio e dell’acqua. Dopo essersi freddate, le uova vanno private del guscio, che va battuto delicatamente per romperlo. Se si vuole facilitare la sbucciatura, si possono anche sbucciare sotto l’acqua fredda corrente. A quel punto, le uova barzotte vanno tagliate e consumate nel modo migliore in cui si desidera. Piccolo consiglio: tostate delle fette di pane, spalmate della crema di avocado realizzata schiacciando l’avocado e condendolo con un filo d’olio, sale, limone e pepe; e poi posizionare a testa in giù metà dell’uovo bazzotto condito con un pizzico di sale e pepe.
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