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Dallo Jägermeister alla barbabietola: il "re degli amari" e sua figlia hanno trasformato Merano in un rifugio di benessere

La rinascita secondo Villa Eden: benessere, alta cucina e natura. A Merano, la prima beauty farm italiana continua a fare scuola

  • 25 Giugno, 2025

Luciano Pavarotti, Barbra Streisand, Eros Ramazzotti, Lucio Dalla. Ornella Muti, Luciano Ligabue, Gualtiero Marchesi, Diego Armando Maradona. Non è il roster di un’agenzia di management di grandi artisti, ma solo alcune delle centinaia di ospiti che da oltre quarant’anni si fermano nella prima beauty farm italiana che ha segnato la storia dell’Alto Adige e di tutta Italia. Stiamo parlando di Villa Eden a Merano, oggi anche hotel 5 stelle lusso con un fine dining di soli quattro tavoli guidato dallo chef Marcello Corrado. Qui si viene per disintossicarsi, sia nel corpo che nello spirito, e riprendere il contatto con la natura: «Pavarotti veniva per un percorso di dimagrimento e per risposarsi dai vari concerti, però dopo qualche giorno che non poteva mangiare la pasta diventava un po’ nervoso» – racconta sorridendo Angelika Schmidt, oggi a capo dell’azienda a conduzione familiare. «Era un personaggio alla mano e spesso cantava canzoni sulla terrazza, offrendo il privilegio di un piccolo show anche per gli altri ospiti».

Storia di Karl Schmidt, il re degli amari

Tutto nasce dalla mente all’avanguardia di Karl Schmidt, padre di Angelika attualmente ottantatreenne, che nel lontano 1982 ebbe l’intuizione di creare un posto che in Italia non esisteva. Per capire la filosofia di Villa Eden bisogna fare un passo indietro, arrivando tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi degli anni Settanta: «Appena ventiduenne, a una fiera, mio padre conobbe lo Jägermeister e prese accordi con l’azienda per importarlo e distribuirlo in Italia. Dopo pochi anni divenne produttore su licenza per l’Italia e costruì un grosso stabilimento in Alto Adige, molto moderno, il primo in Italia» – racconta Angelika. Il successo fu così tanto che Karl Schimidt venne poi riconosciuto in Italia con l’appellativo “Re degli Amari”.

Foto d'epoca di Karl Schmidt

A sinistra un giovane Karl Schmidt con la famiglia di macellai a Merano

 

Lo Jägermeister fu croce e delizia di questa idea geniale e innovativa che è poi stata Villa Eden, come spiega Angelika: «Il papà aveva da sempre problemi di peso, specialmente a causa della sua attività, che lo portava in giro a vendere amari e liquori. Per questo si recava spesso in Austria e Germania, unici Paesi all’epoca che trattavano percorsi di dimagrimento». Da qui l’idea geniale di trasformare una villa privata nel primo centro benessere italiano celebre in tutto il mondo. Nel 1993 subentra alla guida Angelika Schmidt, sua figlia, che oggi porta avanti l’azienda con il supporto dei fratelli e di suo marito. E il signor Karl? Dopo aver perso la licenza dello Jägermeister ha cominciato a produrre il suo amaro Daccapo, con 61 erbe e 30 gradi alcolici.

Villa Eden oggi

Chi approda a Villa Eden sa che dovrà abbandonare le tensioni, i pensieri, le ossessioni e immergersi in posto che non ha altro che un obiettivo: quello di rigenerarsi. L’hotel ha 25 suite, offre percorsi di benessere e attività fisica come il pilates: «Abbiamo diversi programmi di salute, alcuni settimanali, altri brevi, anticellulite, remise en forme, weight care o immunoplus, per rafforzare il sistema immunitario», spiega Angelika Schmidt. A Villa Eden è disponibile uno staff medico guidato dal dott. Emanuele De Nobili che, attraverso alcune consultazioni con l’ospite e un check up con visita medica, propone percorsi adatti al raggiungimento dell’obiettivo desiderato.

Sala di Villa Eden

Ci sono stanze per massaggi e trattamenti total body con alghe e oli naturali, sale di attesa per rigenerarsi con una bevanda disintossicante, due terrazze silenziose che fanno da vedetta a un enorme giardino compreso fra tre ettari di terra – che è lo spazio occupato da tutta Villa Eden – in cui respirare l’aria della vegetazione meranese, ammirare cedri libanesi secolari e rilassarsi al suono di rane e uccelli di ogni specie.

Alimentazione a Villa Eden

Va da sé che per un corpo sano e rigenerato l’alimentazione sia un punto fondamentale. «All’Eden’s Park Restaurant, il ristorante principale dell’albergo, serviamo un menù disintossicante pensato in modo certosino con criteri altamente antinfiammatori», spiega Angelika Schmidt. Il menù del pranzo prevede una parte a buffet con verdure di ogni genere, senza sale e con pochi condimenti, mentre nel menù alla carta ci sono piatti a basso contenuto di carboidrati, senza glutine e non sono previsti latticini o derivati. «Inoltre seguiamo la cronodieta» – specifica Schmidt, «offrendo alimenti con carico glicemico nella prima parte della giornata e servendo per cena solo verdure e proteine da fonte di pesce. Questo serve a rispettare al massimo il ritmo circadiano degli ormoni preposti al metabolismo».

La cucina fine dining di Eden’s Park Restaurant

Chef Marcello Corrado

Chef Marcello Corrado

All’interno di Villa Eden c’è un piccolo ristorante fine dining di soli quattro tavoli guidato dallo chef Marcello Corrado, arrivato nel paradiso della rigenerazione circa quattro anni fa. Le sue esperienze in ambito gastronomico, la carriera ventennale (presso La Peca, Casa del Nonno 13 e Osteria Perillà) e la sua mano leggera collimano perfettamente con il senso ultimo di Villa Eden: «Abbiamo la fortuna di vivere in Alto Adige e di poter sfruttare ottimi prodotti della regione» spiega Angelika Schmidt. «Lo chef ci tiene alla regionalità e al chilometro zero ed è per questo che ci riforniamo da piccoli produttori di zona con coltivazioni bio: ad esempio di crauti, pomodori, zucchine, mele (ovviamente), albicocche e prugne. Pesci come il salmerino o la trota salmonata arrivano da un allevamento super controllato. Qui non manca anche la selvaggina e troviamo sempre dell’ottima carne». I menù proposti sono due, spiega Angelika: «uno molto leggero in cinque portate, dove abbiamo volutamente tolto il pane e i petit four, e l’altro di sette portate, un inno al territorio con ingredienti prettamente dell’Alto Adige, senza rinunce, questo anche per spiegare che il piacere può andare di pari passo con la salute».

Tutto Rosso

Tutto Rosso

Il piatto iconico del menù pleasure di Corrado è il Tutto Rosso, che unisce il piacere del gusto al lato più salutistico: «Si tratta di barbabietola preparata in diverse consistenze, in carpaccio, in gel, sott’aceto, sottovuoto e sotto forma di gelato con cipolla rossa», spiega lo chef. La barbabietola è l’ortaggio dintossicante per eccellenza e possiede numerose proprietà antiossidanti, digestive e depurative: «Questo è un piatto davanti al quale inizialmente molti arricciano il naso, eppure tutti si ricredono dopo averlo assaggiato» conclude Corrado.
I vini serviti a tavolo sono quelli della tenuta del Castello Rametz, di proprietà della famiglia Schmidt, e altri vini provenienti dal mondo. Nella carta, curata dal Direttore Operativo di Villa Eden Giovanni Baccaro, si trovano anche fermentati, in particolare quelli di Feral, fatti con base barbabietola, che si abbinano con armonia ai piatti proposti.

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