In Corea del Sud, il giorno del compleanno non comincia con una torta, ma con una ciotola fumante di miyeokguk, la zuppa di alghe. Questo piatto accompagna le persone fin dai primi istanti di vita: è il cibo che le madri coreane consumano subito dopo il parto per recuperare le forze, ed è lo stesso che i figli mangiano ogni anno nel giorno in cui sono nati. Un gesto semplice che, nella cultura coreana, racchiude una profonda riconoscenza verso chi ha dato la vita. Inoltre, si ritiene che la consistenza liscia e scivolosa delle alghe porti fortuna, aiutando a superare il nuovo anno senza intoppi e ostacoli.
Il termine miyeok indica un’alga bruna (Undaria pinnatifida o alga wakame ) che cresce lungo le coste coreane. Già durante la dinastia Goryeo (dal 918 al 1392), nei documenti storici come il Goryeo Dogyeong si menzionava il consumo diffuso di miyeok. Si riteneva che le alghe – ricche di minerali come iodio, calcio e ferro – fossero benefiche per aiutare la madre a recuperare le forze e sostenere la produzione del latte. Anche la raccolta e l’uso del miyeok erano regolamentati: c’erano persino autorizzazioni reali per raccogliere queste alghe da certe zone marine.
Un erudito della dinastia Joseon (dal 1392 al 1897), di nome Yi Gyu Gyeong, aveva reso popolare l’idea che le alghe fossero benefiche per le balene incinte attraverso una sua storia. Yi scriveva di un uomo che era stato inghiottito da una balena mentre si trovava in mare. Una volta all’interno dello stomaco della balena, l’uomo aveva notato che era pieno di alghe. Dopo essere riuscito a uscirne vivo, l’uomo aveva raccontato agli altri dell’efficacia delle alghe nel promuovere il recupero dopo il parto.
Nella mitologia coreana è presente la figura di Samshin Halmoni, una divinità femminile che protegge le donne durante la gravidanza e il parto. In tempi antichi, alcune famiglie preparavano la zuppa e la ponevano vicino al cuscino della donna incinta nei giorni precedenti al parto, come invocazione di una nascita sicura e dell’assistenza delle forze divine.
La funzione di recupero post-partum persiste ancor oggi in molte pratiche sanitarie tradizionali, e in alcuni centri di assistenza post-natale coreani (sanhujoriwon) è ancora molto incoraggiata l’assunzione di miyeokguk, insieme ad altri accorgimenti (riposo, alimentazione mirata, evitare sforzi) per aiutare la madre a ristabilirsi.
Solitamente si parte da alghe secche, che vanno immerse in acqua per ammorbidirle, risciacquate e tagliate. Poi si fa un breve soffritto con aglio e olio di sesamo, spesso aggiungendo carne di manzo (o occasionalmente pesce o frutti di mare), quindi si aggiunge brodo, salsa di soia, e si lascia cuocere fino a ottenere una consistenza saporita e delicata. Le varianti regionali possono includere molluschi, frutti di mare, tofu o versioni vegetariane secondo preferenze familiari.
Questo piatto è così centrale nella cultura coreana che appare regolarmente nei K-drama. Per il pubblico globale che guarda queste serie televisive coreane, il miyeokguk è diventato immediatamente riconoscibile come l’equivalente della torta di compleanno.
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