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Il personaggio

"Volevo fare vino, non scarpe". Mr. Geox racconta la sua storia e l'avventura nel deserto del Nevada

Mr. Geox, signore delle calzature e titolare della cantina Villa Sandi racconta la su storia: "Volevo fare vino, non scarpe"

  • 27 Giugno, 2025

Mario Moretti Polegato – alias Mr. Geox – non aveva alcuna intenzione di diventare il signore delle calzature. Il suo obiettivo, almeno all’inizio, era promuovere il vino italiano oltre oceano. Ma si sa, la vita ha un suo modo tutto personale di sorprendere, e per l’imprenditore veneto l’occasione – per il salto nel mondo delle scarpe – è arrivata nel luogo più inaspettato: il deserto del Nevada. Anche se poi il versante italico della sua avventura enoica insieme al fratello Giancarlo è legata al Nord-Est con Villa Sandi, cantina che conta cinque tenute tra Veneto e Friuli Venezia Giulia per un totale di oltre 160 ettari di vigneti.

Polegato e il legame col mondo agricolo

Ospite del congresso nazionale di Assoenologi ad Agrigento, dove è stato insignito del titolo di “Personaggio dell’anno 2025” e nominato socio onorario, il fondatore di Geox ha ripercorso le tappe più emblematiche della sua carriera. Un racconto che ha il sapore dell’imprevisto e il profumo della terra, a partire dalle radici familiari: «Sono nato in una famiglia legata al mondo del vino. Quando partii per gli Stati Uniti, volevo rappresentare i nostri prodotti enologici, non immaginavo di diventare un imprenditore delle calzature».

“Bucai le scarpe nel deserto e nacque Geox”

Eppure, proprio durante una missione commerciale dedicata al vino a Reno, durante una camminata sotto il sole cocente del Nevada, accadde l’inaspettato. «Le scarpe mi stavano facendo impazzire – ha raccontato – così, con un coltellino svizzero che avevo in tasca, ho bucato la suola per far respirare i piedi. È lì che è nata l’idea».
Quella soluzione improvvisata si sarebbe trasformata, nel tempo, in un brevetto rivoluzionario: la scarpa traspirante. Ma l’innovazione, da sola, non basta. Serve anche determinazione. «Ho bussato alle porte di tutti i grandi marchi sportivi per proporre la mia invenzione, ma nessuno volle crederci. Allora ho deciso di fare da solo, con cinque ragazzi che di scarpe non sapevano nulla. Abbiamo imparato insieme, giorno dopo giorno».

“Oggi il Prosecco sfida lo Champagne”

Oggi, Geox è un gruppo internazionale presente in 110 Paesi e con circa 25 mila lavoratori tra diretti e indiretti. Eppure, nonostante il successo planetario, Polegato non ha mai reciso il legame con il mondo agricolo e vitivinicolo. «Il vino mi ha insegnato la concretezza e il rispetto per la terra. Due valori fondamentali anche per fare impresa».

Non è un caso se, parlando al pubblico degli enologi, Polegato ha sottolineato quanto il settore vitivinicolo italiano abbia fatto passi da gigante negli ultimi decenni. “Ricordo quando il Prosecco era considerato un vino da tavola. Oggi sfida lo Champagne nei mercati internazionali. I francesi, che per anni ci hanno dato lezioni su vino e formaggi, ora ci guardano con ammirazione… e forse anche con un pizzico d’invidia”.

La ricetta italiana: innovazione e artigianato

La chiave di questa crescita, secondo l’imprenditore, è la capacità di innovare pur restando fedeli all’artigianalità: “Il nostro Paese è fatto di piccole imprese, è nel nostro Dna. Ma se vogliamo contare davvero a livello globale, dobbiamo imparare a fare squadra, proprio come fanno i francesi. Il vino italiano non potrà mai diventare un prodotto industriale. È la sua forza. Ma deve essere conosciuto e apprezzato in tutto il mondo”.
Il racconto di Moretti Polegato è, in fondo, una lezione sul coraggio di reinventarsi, sulla tenacia di chi crede in un’idea anche quando tutto sembra remare contro. Un invito a guardare lontano, senza dimenticare da dove si è partiti. Con i piedi ben piantati a terra – magari in una scarpa che respira – e il cuore che batte ancora tra i filari delle colline venete. Certo, partendo da grande imprenditore di successo, fare vino tutto sommato è stata per lui una scelta “relativamente facile”, almeno dal punto di vista economico. Chissà se con le sue etichette riuscirà a bissare il business messo on piedi con le sue scarpe bucate?

 

foto di apertura: Mario Moretti Polegato da screenshot blog Poteri Deboli di Gianni Dragoni 

 

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