Dolce come il caramello, ma nato dal latte, il Brunost รจ il formaggio che piรน di ogni altro racconta lโidentitร casearia norvegese. Nato nelle fattorie montane dallโingegno contadino e perfezionato nellโOttocento, si tratta di unโicona nazionale. Un formaggio che divide i palati con il suo sapore unico e si presta bene per accompagnare colazioni e waffle, ma risulta assai difficile abbinarlo alle bevande tanto amate nel Vecchio Continente. Per capirlo meglio l’abbiamo assaggiato.
Le radici del Brunost risalgono alle fattorie montane della Norvegia, dove non si buttava via nulla. Dopo aver prodotto formaggi tradizionali, ai contadini restava un il siero del latte che si bolliva lentamente fino a ridurre acqua e concentrare zuccheri, ottenendo una massa dolce e caramellata. Nei primi dellโOttocento entra in scena Anne Hov, contadina della valle di Gudbrandsdalen che prova a sperimentare lโaggiunta di panna al siero, ottenendo il primo flรธtemysost. A questa si affianca piรน tardi la variante chiamata Gudbrandsdalsost, che incorpora anche latte di capra per un sapore piรน marcato.
In questo caso la tipologia che abbiamo avuto modo di degustare รจ il Gudbrandsdalsost. La consistenza e la modalitร di taglio lo rendono affine al piรน celebre collega svizzero Tรชte de Moine, in quanto si apprezza meglio se affettato in “riccioli” che gli permettono di sciogliersi meglio al palato. All’olfatto emergono sensazioni di mou, caramello, ma anche noce e un delicato finale di fieno.
Al palato in entrata si confermano immediatamente le dolci note “caramellate” che vengono subito sorpassate da quelle piรน casearie che rimandano ai formaggini con il loro tipico finale acidulo. Una caratteristica, quest’ultima, che poi รจ quella che spinge chi lo mangia a proseguire con un altro pezzetto. Un prodotto che รจ perfetto per una colazione in stile nordico con del pane ai cereali, Brunost e una confettura di frutti di bosco per esempio. Non altrettanto scontato, e di difficile approccio, รจ l’abbinamento con le bevande: per accompagnarlo, magari fuori dalla colazione, si puรฒ provare con una buona Stout, mentre tra i vini si puรฒ optare per un Syrah giovane da servire moderatamente fresco.
I dati sul mercato dei formaggi in Norvegia non sempre distinguono chiaramente il Brunost da altri prodotti, ma le statistiche generali aiutano a dare un’idea del suo ruolo nel mercato interno e non solo. In Norvegia il consumo medio di formaggi รจ tra i 18 e i 19 kg pro capite allโanno per un mercato che nel 2024 รจ stato stimato in circa 1,23 miliardi di euro.
Per quanto riguarda, invece, le esportazioni i dati del 2021 ci dicono che hanno superato i 4,6 milioni di kg per un valore di oltre 30 milioni di euro. In questo contesto puรฒ essere utile analizzare il dato del 2023 che si riferisce al codice doganale โCheese, nes (not elsewhere specified)โ, categoria che puรฒ includere prodotti come Brunost, che ha totalizzato esportazioni per circa 390mila chili per quasi 2 milioni di euro, con destinazioni principali Germania, Danimarca e Svezia.
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