Tecnologie

Adesso un'applicazione è in grado di prevedere l'effervescenza di uno spumante metodo classico

Lanciata gratuitamente da Pe.Di, società del gruppo Crealis, è uno strumento di lavoro che consente di eliminare le incertezze. Basta inserire cinque semplici parametri

  • 17 Luglio, 2025

La seconda fermentazione di uno spumante prodotto con metodo classico è spesso un’incognita per i produttori. Perché da quella dipendono scelte aziendali importanti, come la valorizzazione o meno di alcune tipologie o di alcune partite. Un’applicazione gratuita a disposizione delle imprese vitivinicole ora consente di prevedere il grado di effervescenza in bottiglia. L’iniziativa si chiama Bubbles ed è stata avviata da Pe.Di., società piemontese che fa parte del gruppo Crealis, con sede in Lombardia e attivo nel settore delle chiusure per vini, birre, spirit, oli e aceti.

I cinque parametri

L’applicazione Bubbles ha un’interfaccia in cui si inseriscono cinque parametri: quantità di zucchero al tiraggio, dimensione della bottiglia, diametro della baga (l’anello posto nella parte superiore del collo della bottiglia), tipo di guarnizione utilizzata e anni di affinamento sui lieviti. Con questi elementi, l’applicazione calcola il valore della pressione prima della sboccatura, sia alla temperatura di cantina (12 gradi) che a 20 gradi. Inoltre, stima gli anni per la perdita dell’effervescenza del vino (sotto al valore soglia dei 3,5 bar e fino all’assenza di bolle). «Bubbles porta la precisione e il controllo di uno strumento digitale nel cuore del processo enologico – sottolinea il general manager di PE.DI, Matteo Zaccariariducendo l’incertezza che spesso accompagna la seconda fermentazione. Si tratta di un alleato per prendere decisioni ponderate».

L’evoluzione entro il 2025

L’applicazione sfrutta algoritmi avanzati, elaborati da Gérard Liger-Belair, docente dell’Equipe effervescence, Champagne et applications dell’Università di Reims Champagne-Ardenne, col supporto di Virginie Thollin, enologa e ricercatrice sul tema degli scambi gassosi. A fine 2025, PE.DI ha annunciato un aggiornamento dell’applicazione che integrerà anche il monitoraggio simulato delle variazioni in termini di ossidazione, fattore fondamentale nell’influenzare le caratteristiche organolettiche del vino.

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