In collaborazione con Castello di Querceto
Per capire la storia e lโimportanza della cantina Castello di Querceto, sono sufficienti alcune date.
1911, per esempio: lโazienda vinse il suo primo premio enologico. I Tre Bicchieri, cosรฌ come le classifiche di Wine Spectator non erano neanche nei sogni dei fondatori, eppure lโobiettivo dellโeccellenza era nei cuori dei fondatori. Unโaltra data รจ il 1924: nasce il primo consorzio italiano, quello del Chianti Classico, e Castello di Querceto รจ tra le 33 aziende fondatrici.
Castello di Querceto ยฉ Francesco Vignali Photography
Da lรฌ il successo, il prestigio, la conquista dei mercati internazionali, i premi: tutto tenendo sempre dritto il timone sulla tradizione, sui vitigni autoctoni, sulla valorizzazione del Sangiovese. Tanto che nel 1897, quando la tenuta fu acquisita dalla famiglia Franรงois, lโallora capofamiglia Carlo Franรงois piantรฒ le prime piante di Sangiovese in un luogo molto preciso, quello che ora chiameremo Cru. E quel Cru cโรจ ancora, si chiama La Corte e dร vita a un Sangiovese in purezza divenuto una Gran Selezione con lโindicazione dellโUnitร Geografica Aggiuntiva โGreveโ.
Castello di Querceto ยฉ Francesco Vignali Photography
Ma tra le etichette di Castello di Querceto cโรจ unโaltra Gran Selezione: รจ il Chianti Classico Il Picchio, protagonista della nostra degustazione. La prima annata fu la 1988 e uscรฌ come Riserva (un vino ancora integro e vitale che fa capire il potenziale di invecchiamento di questi vini) e frutto di sole uve sangiovese con un piccolo tocco (5%) di Colorino, da sempre presente in vigna. Un impegno, questo della cantina toscana, portato avanti con forza dalla terza generazione dei Franรงois con Simone e Lia (figli di Alessandro e Antonietta, protagonisti negli anni Settanta di unโimportante ristrutturazione della tenuta) al comando.
Castello di Querceto ยฉ Francesco Vignali Photography
Ora lโazienda conta su circa 60 ettari vitati su una superficie totale di 190 ettari. Il Castello รจ la residenza di famiglia e, oggi come allora, qui si vinificano le uve e si producono vini che affinano nelle bottaie nei sotterranei della dimora. Nella cantina storica si trovano ancora alcune bottiglie di inizio Novecento. Il Castello fa anche ospitalitร con alcune camere disponibili per qualche giorno di relax immersi tra le vigne e i boschi a due passi da Greve in Chianti, uno dei borghi storici del comprensorio. Lโazienda, inoltre, produce nel segno della sostenibilitร e pratica unโagricoltura ragionata, ovvero rispettosa della salubritร dellโambiente.
Castello di Querceto ยฉ Francesco Vignali Photography
La Verticale del Chianti Classico Il Picchio
Ecco la Verticale di 10 annate del grande rosso Il Picchio, storico Cru di Sangiovese nato nel 1988 come Riserva, diventato poi Gran Selezione e che oggi ha in etichetta la menzione geografica Greve.
Il punteggio dei vini degustati รจ espresso in centesimi
Lo abbiamo assaggiato in anteprima e la valutazione รจ ancora in elaborazione nel board della guida Vini dโItalia 2026 del Gambero Rosso (in uscita a ottobre). ร una bellissima versione, ancora in piena gioventรน, che offre profumi di frutto rosso e spezie e una bocca snella dalla giusta impronta tannica. Bel finale pulito e asciutto.
Bellissima versione che a quattro anni dalla vendemmia riesce a esprimere un naso molto complesso, ricco e sfaccettato, mentre la bocca รจ armonica ed equilibrata. I profumi di prugna e mirtillo, non manca un tocco di pepe che anticipa un sorso fresco, lungo e sapido, dove lโaciditร รจ magistrale, mentre il tannino รจ morbido e maturo.
Lโannata calda, come giusto che sia nei vini autentici e sinceri, si sente e non a caso il naso regala note di frutto molto maturo, tra la ciliegia e la fragola. La bocca รจ comunque snella, avvolge il palato, non ci sono sensazione eccessive dโalcol, ma solo un tannino piรน pronunciato e presente, comunque ben in sintonia con aciditร e sapiditร .
Torniamo indietro di 10 anni e troviamo un vino ancora integro, vitale, fresco e agile, nonostante anche la 2015 fu annata calda. La maturazione del frutto รจ presente, ma non ci sono segni di surmaturazioni o ancora piรน evoluzioni. Alle note di ribes si aggiungono toni di foglie secche, resine e terra bagnata. La bocca รจ fresca, lโaciditร รจ ben bilanciata e il finale รจ tutto allโinsegna della sapiditร .
Nel 2010 il vino era ancora una Riserva e la ricorderemo a lungo quellโanno come uno dei millesimi piรน freschi ed energici degli ultimi decenni. Nonostante sia passato tanto tempo dalla vendemmia il vino regala ancora tanti profumi primari, col frutto rosso e lโarancia sanguinella in evidenza. La bocca รจ snella, agile, freschissima e di rara eleganza.
Torniamo indietro di ventโanni per una 2005 che ci regala un vino fitto, di gran corpo, dalla trama molto intensa. Partiamo dal naso. A differenza di altri millesimi il frutto รจ piรน nero che rosso, come evidenza la mora matura. Non manca un tocco di pepe nero che anticipa un sorso cremoso, avvolgente, dove il tannino รจ puntuto e dร ritmo, ma freschezza e sapiditร anche qui non mancano.
ร senza dubbio una delle grandi sorprese della degustazione. Prima di tutto perchรฉ il millesimo fu caldo, ma qui viene fuori la vera essenza del terroir e della vigna in particolare. La ricchezza e la sua maturitร sono perfettamente armonizzati da una freschezza disarmante, da una saporita che rende profondo il sorso e da un tannino morbido e setoso. Il tutto tra note di incenso e tocchi mentolati.
94
Chianti Classico Ris. 1995
Andiamo al secolo sorso, torniamo indietro di ben trentโanni per assaggiare un bellissimo vino, tutto giocato su freschezza, finezza, leggiadria del sorso e profonditร . Ancora si sentono le sensazioni di piccoli frutto rossi e spezie dolci, a cui si aggiungono note di fungo porcino e resine nobili. La bocca รจ un grande esempio di eleganza.
Alessandro Franรงois, padre di Simone e Lia, presente alla degustazione, parla della Riserva โ90 come di un vino di immensa luminositร . Noi siamo dโaccordo, vista la sua eleganza. La parte primaria, fruttata e ancora presente, cโรจ anche un tocco floreale, mentre la bocca รจ leggiadra, integra, freschissima con lโaciditร calibratissima e un finale saporito e pulitissimo.
Non vโรจ dubbio che lโassaggio della prima annata prodotta e un ritorno al passato gustativo che ci riporta a fine anni Ottanta possa suggestionare, ma qui siamo davvero di fronte a uno dei piรน grandi vini assaggiati da queste parti. Il sorso mostra una verticalitร da manuale, lโaciditร รจ ancora scalpitante e anche il tannino รจ vivo e regala una bella progressione. Poi cโรจ il naso: nessun segno di evoluzione eccessiva, ma solo una grande complessitร tra erbe di montagna, incenso e sottobosco.
Greve in Chianti (FI) |
via A. Franรงois, 2 | tel. 055 85921
castellodiquerceto.it
fb:ย castello.di.querceto.greve
instagram:ย castellodiquerceto
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