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Tenuta Baroni Campanino, il vino come atto agricolo nell’Umbria più incontaminata

Con circa dieci ettari di vigneti circondati da boschi e pascoli integri, la Tenuta Baroni Campanino non coltiva solo uve, ma intreccia vere e proprie relazioni ecologiche. Ecco come e i vini prodotti

  • 09 Settembre, 2025

In collaborazione con Tenuta Baroni Campanino

Nel Parco del Monte Subasio, dove il paesaggio detta i ritmi della terra, nasce il progetto di Tenuta Baroni Campanino, azienda agricola vicino ad Assisi a conduzione biodinamica che fa della sinergia con l’ambiente il proprio fondamento. Qui, sulle sponde montane dell’Appennino umbro, tra i 600 e i 900 metri d’altitudine, la viticoltura si trasforma in una sfida che richiede impegno e dedizione.

Con circa dieci ettari di vigneti circondati da boschi e pascoli integri, la Tenuta non coltiva solo uve, ma intreccia vere e proprie relazioni ecologiche. Il suolo non viene mai forzato: le erbe spontanee che crescono nei filari non sono un nemico, ma una risorsa. «Se sono lì è perché servono al terreno», spiega Simone, colui che ogni giorno si impegna a custodire questo equilibrio e la complessità della consociazione. Nel vigneto non vengono usati né pesticidi né diserbanti ma solo zolfo e rame quando necessario.

Tenuta Baroni Campanino: i vini prodotti tra rossi, bianchi e rosati

La viticoltura qui è di montagna, con pendenze importanti e temperature mai banali. A queste quote, il Sangiovese – protagonista assoluto – acquisisce tensione e verticalità, dando vita a interpretazioni di rara energia nel rosso Intenso. Accanto a lui il Gamay vinificato in purezza offre una lettura inaspettata dell’altura umbra. Mentre la piccola e preziosa vigna situata a 900 metri regala Assolo, un cru 100% Sangiovese maturato per tre anni in legno e prodotto esclusivamente nelle annate migliori.

La linea dei bianchi parte da un blend di Trebbiano e Malvasia per “Intenso” Bianco, fino ad arrivare al Grechetto e al Riesling vinificati in purezza. Non manca il rosato: sia fermo che rifermentato in bottiglia, sempre da Sangiovese.

In cantina si prosegue la scelta di coerenza: vinificazione naturale e nessuna aggiunta di lieviti selezionati. «Il vino nasce da sé, grazie ai lieviti indigeni del vigneto, principalmente in acciaio o in vasche di cemento, materiale vivo e traspirante che favorisce micro-ossigenazioni delicate, mantenendo intatto il carattere del vino», spiegano in cantina.

L’assenza di interventi enologici, di filtrazioni-chiarifiche e di controllo delle temperature richiede una cura costante, artigianale e attenta perché ogni vino è un organismo vivo che evolve secondo natura. Ogni annata diventa così irripetibile, specchio di un ambiente incontaminato. Il risultato è un vino sincero, che si libera da ogni artificio per raccontare un territorio vero. «Non solo un prodotto, ma un atto culturale e agricolo consapevole, in armonia con chi lo coltiva e con il paesaggio che lo genera».


Assisi (PG) – loc. Santa Maria di Lignano, 44
366 7139309
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Instagram: Tenuta Baroni Campanino

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