Storie

Salvarono il lievito madre da un grande incendio. La storia di coraggio delle donne della Bauli

Donne operaie, ma anche ingegnere, cape reparto: se la Bauli oggi sforna tonnellate di colombe e pandori รจ grazie a loro, che misero in salvo il lievito

  • 27 Febbraio, 2024

Una zaffata acidula spazza via il profumo di vaniglia, lโ€™ambiente ovattato attutisce ogni rumore. รˆ la culla del lievito madre, lo stesso dal 1922. Riposa nella sua stanza coperto da panni di lino, mentre la tecnologa ne misura lโ€™aciditร . Intanto, Elisabetta Cisorio guida il tour alla scoperta della fabbrica che ha dato lavoro a tantissime donne, che di ruoli qui ne ricoprono diversi. A cominciare da lei, che gestisce le problematiche dei clienti internazionali al reparto assicurazione qualitร .

La fabbrica che permise alle donne di lavorare

Un tempo era lโ€™unica azienda della zona (Castel dโ€™Azzano, provincia di Verona) a offrire dei turni flessibili, per le donne dellโ€™epoca era lโ€™unico modo per entrare nel mondo del lavoro continuando a badare alla famiglia. Elisabetta ci รจ arrivata per caso e con poche intenzioni di rimanere in quella che oggi definisce la sua seconda casa. Era il 1987, ยซstavo preparando gli esami di abilitazione allโ€™insegnamento quando una conoscente mi parlรฒ della Bauli. Serviva qualcuno che sanificasse le macchine del pandoro per prepararsi alla Pasquaยป.

Un grembiule, un paio di stivali di gomma e lโ€™inizio di una dolcissima avventura. Elisabetta in produzione ci รจ cresciuta, anche se ora lavora in ufficio, e in produzione torna sempre, alle macchine dร  dei nomi buffi ยซQui Quo e Quaยป, il primo dolce fatto รจ stato il pandoro, ยซnuvole e nuvole di zuccheroยป. I piedi restano ben piantati in terra ma la mente la lascia libera di fantasticare, rendendo la piรน semplice delle azioni un racconto da fiaba, con lo sguardo sempre attento ai dettagli da migliorare, i sistemi da innovare. Pragmatica, romantica Elisabetta.

La memoria storica di Bauli

Di non aver insegnato storia dellโ€™arte non si รจ mai pentita, nel frattempo ha conseguito un master europeo per la gestione aziende agroalimentari, il lavoro le ha permesso di instaurare legami forti: ยซCon le colleghe ci scambiavamo i turni, cโ€™era sempre qualcuna pronta a tenderti la manoยป. La prima a stringerla รจ stata Gabriella Negri, ยซallโ€™ufficio del personale, una forza della naturaยป, poi ci sono state Susanna, Mariangela, donne che lโ€™hanno formata e che Elisabetta chiama solo per nome, proprio come faceva Alberto Bauli, il figlio del fondatore Ruggero: ยซIl cognome ti dร  un nucleo di appartenenza, il nome rappresenta teยป.

Era un padrone di casa attento, lโ€™ex presidente (ruolo oggi ricoperto da Michele Bauli), che non mancava mai di affacciarsi in fabbrica per chiedere come andassero le cose. Un fiume di ricordi, alcuni tutti da ridere: ยซPrima le porte erano bloccate dai bottoni, un giorno sento qualcuno che continua a tirare e tirare senza riuscire ad aprirla. Urlo โ€œallora, ce la facciamo a no?โ€, poi mi giro ed era il dottor Alberto. Le mie colleghe ancora ridonoยป. Dai momenti di svago, perรฒ, emergevano anche spunti per il lavoro, ยซmi sono sentita coinvolta dal principioยป.

L’incendio del 1996

รˆ per questo che quel 9 ottobre del 1996 non lo dimenticherร  mai. Dopo il turno di notte aveva accompagnato i bambini a scuola, prima di risposare. ยซMio marito mi ha svegliata dicendo โ€œhai perso il lavoroโ€. Dal balcone potevo vedere lโ€™azienda, mi sono affacciata e ho visto il fumo, le fiamme altissimeโ€ฆยป. La commozione รจ la stessa di allora. Gli occhi si velano, la voce si spezza: ยซSono corsa lรฌ, non potevo starmene con le mani in manoยป. Un gesto istintivo che le ha permesso di assistere a uno dei momenti che hanno fatto la storia dellโ€™azienda: un gruppo compatto di donne operaie con in mano quel lievito madre custodito da decenni. ยซLe ho viste uscire mettendo in salvo il lievito che avevamo un poโ€™ umanizzato, dicendo che sembrava un insieme di tante faccine smileยป.

รˆ stata responsabile del controllo qualitร  di stabilimento, oggi si occupa anche delle donazioni, e di prodotti sfornati ne ha visti di ogni genere. Nel suo cuore restano la Stella di Verona, ยซsomigliava al nadalinยป e il biscotto allโ€™albicocca a forma di fiore ยซla mia merenda preferitaยป. La fabbrica ha cambiato faccia, lei ha assistito e contribuito a ogni svolta, ยซprima non si dosava tutto con i macchinari, le donne andavano a intuitoยป. Il ricordo piรน bello? ยซQuesta ruota che girava con lโ€™impasto del pandoroโ€ฆ e le vasche di zucchero a velo che erano uno spettacolo da guardareยป. Insomma, Elisabetta: team pandoro, giusto? ยซNoยป ride. ยซChe ci posso fare, amo i canditi: per me vince il panettoneยป.

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