Una tradizione di pasta fresca antichissima, con formati iconici che ancora oggi rappresentano alcuni dei prodotti maggiormente usati in tutta Italia: la Liguria ha saputo conservare nel tempo ricette storiche golose che non stancano mai. Alla base di molte specialitร , la โcucina biancaโ, stile gastronomico nato fra i sentieri della transumanza in Liguria e nelle Valli Occitane del cuneese, chiamato cosรฌ per il colore chiaro degli ingredienti impiegati, dalle uova alla farina, senza dimenticare gli ortaggi come cipolle, rape e patate. Fra i primi piatti tipici del territorio, posto dโonore lo meritano senza dubbio le trenette al pesto.
Una pasta lunga, da non confondere con le bavette, che sono invece piรน piatte, dalla forma ovoidale in grado di trattenere bene anche i sughi piรน robusti. Uno dei formati piรน celebri della regione, perfetto co-protagonista di una delle ricette piรน note della tradizione: la pasta con patate, fagiolini e pesto. Trenette, per la precisione (talvolta sostituite dalle trofie), un formato di acqua e semola nato come โpasta avvantaggiataโ, ovvero con una parte di farina integrale, che in passato aveva un prezzo inferiore rispetto a quella bianca, e una percentuale bassa (circa il 20%) di farina di castagne. Se patate, fagiolini e pesto sono il condimento piรน noto di questo piatto, un altro abbinamento da provare รจ quello piรน antico de La Spezia a base di ragรน di fagioli.
Non si puรฒ parlare di trenette senza fare qualche accenno storico alla salsa in abbinamento per eccellenza, il pesto alla genovese. Un condimento freddo fatto a mano con mortaio di marmo e pestello di legno, a base di basilico, parmigiano, Fiore Sardo, pinoli, aglio e olio extravergine di oliva. Primordiale versione del pesto sembrerebbe essere il moretum romano, un mix di erbe, pecorino, sale, olio dโoliva e aceto, ma bisogna attendere lโOttocento per ritrovare la prima traccia scritta della ricetta nel libro โLa vera cuciniera genoveseโ di Emanuele Rossi.
Per la pasta
Impastare la farina con le uova fino a ottenere un panetto liscio e sodo. Far riposare lโimpasto per almeno 30 minuti e poi iniziare a stenderlo ricavando delle sfoglie sottili. Ripiegare le sfoglie su loro stesse e tagliare delle strisce di pasta di circa 1 cm di larghezza. Disporre le trenette su una teglia infarinata e lasciar asciugare coprendo con un canovaccio pulito.
Per il pesto
Staccate le foglioline di basilico, lavatele e asciugatele. Mettetele nel mortaio (o nel bicchiere del frullatore, anche se sarebbe preferibile di no) e unitevi lo spicchio dโaglio, privato del germoglio interno, i pinoli, il formaggio e la metร dellโolio. Pestate o frullate fino a quando gli ingredienti si saranno trasformati in un composto cremoso. Se state usando il frullatore, per evitare di scaldare il pesto mantenete la velocitร bassa e fate ogni tanto delle brevi pause. Alla fine, travasate il pesto in una ciotolina e amalgamatevi il resto dellโolio.
a cura di Michela Becchi
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