Storia e curiosità sull’açai bowl, la golosa “macedonia” brasiliana

6 Mar 2021, 12:58 | a cura di
A metà fra una macedonia e un sorbetto, l’açai bowl rappresenta una delle specialità più famose del Brasile, da gustare anche a colazione. Storia e caratteristiche della preparazione.

Cos’è l’açai bowl brasiliana

Una specialità brasiliana divenuta famosa grazie agli americani, che l’hanno scoperta tramite gli hawaiani… troppo complicato? In realtà la ricetta dell’açai bowl è semplice, fresca, perfetta per la bella stagione ma adatta in realtà a qualsiasi momento. Ideale per chi è in cerca di uno spuntino (o una colazione) sano ma golosissimo, che vede protagonista un superfood d’eccellenza, l’açai. Procediamo per gradi, però: intanto, si tratta di una sorta di sorbetto di frutta arricchito con cereali e banane, simile alla granita siciliana ma più denso e corposo, da gustare a ogni ora del giorno, a partire dal mattino: insieme ad altri prodotti tipici, rappresenta infatti una delle tipiche colazioni del Brasile, apprezzata per il suo sapore ma anche per le proprietà nutraceutiche del frutto.

Proprietà e benefici dell’açai

Prima di analizzare la storia del dolce, qualche curiosità su questo prodotto made in Brasil: l’açai è una bacca di colore blu-nero simile al mirtillo e diffusa nella regione dell’estuario del Rio delle Amazzoni. Ricco di proprietà nutraceutiche, è considerato un superfood per il suo elevato contenuto di antiossidanti, acidi grassi monoinsaturi (in particolare di acido oleico e palmitoleico), acidi grassi non sintetizzabili dall’organismo e precursori della vitamina A. Secondo alcuni studi scientifici condotti presso l’Università Federale di Rio de Janeiro, l’estratto ricavato dalle bacche di açai è efficace per combattere i germi che minacciano il nostro organismo, e anche per ridurre gli effetti negativi di una dieta scorretta. Ricco di fibre vegetali, il frutto presenta proprietà antinfiammatorie che contribuiscono a supportare il sistema immunitario e a prevenire le reazioni allergiche. Insomma, un vero piccolo toccasana!

Come è fatta l’açai bowl

I brasiliani le mangiano spesso fresche, accompagnate da yogurt e cereali, o come finale di una colazione salata a base di pane, salumi e formaggi, ma il modo più divertente e popolare per gustare le bacche è l’açai bowl (açaí na tigela in brasiliano), nel tempo divenuto popolare anche in altri Paesi – Italia compresa – dove è stato molto apprezzato come street food fresco e leggero, un mix di ingredienti da assaporare anche come cibo da passeggio. Per realizzarlo, occorre frullare la polpa di açai congelata insieme a banane, mirtilli o altri frutti a scelta, qualche cucchiaio di latte di mandorla, cocco o yogurt, e miele a piacere per dolcificare (i vegani possono sostituirlo con sciroppo d’acero o d’agave). Il risultato è sorbetto molto consistente di colore viola scuro e dal gusto intenso, fortemente aromatico, da arricchire con fettine di banane, bacche di açai fresche e granola, un agglomerato di frutta disidratata, frutta secca e cereali tostati.

Origini e diffusione dell’açai bowl

Non è ben chiaro come nasca la ricetta così come la conosciamo, quel che è certo è che la polpa di açai congelata è da sempre strettamente legata al territorio brasiliano. Secondo la leggenda, a renderla popolare nella versione bowl con cereali e frutta è stato negli anni ‘80 Carlos Gracie, famoso per aver fondato insieme ai suoi fratelli l’arte marziale del Jiu Jitsu brasiliano, ma anche per aver introdotto un suo stile di vita e un regime alimentare ben preciso, la Gracie Diet, pensata per migliorare le performance dei suoi atleti. Fra i piatti indicati per una sana alimentazione, anche la ciotola con il sorbetto di bacche, considerata adatta per gli sportivi che avevano bisogno di fare il pieno di energia senza appesantirsi. Da allora, l’açai bowl iniziò a fare capolino fra i menu degli atleti di Rio, dove veniva proposto come piccola concessione dolce alla fine dei pasti.

Il successo internazionale della ricetta

Nonostante la sua storia sia indissolubilmente legata al Brasile, l’açai bowl è riuscita a valicare i confini nazionali e raggiungere una popolarità maggiore grazie agli hawaiani. Furono loro che, scoperta la ricetta, decisero di adottarla ed eleggerla a dolce nazionale: è infatti molto facile incappare in questo piatto durante un viaggio alle Hawaii, da tempo meta turistica d’elezione per gli amanti del mare e gettonatissima dagli americani. I turisti in visita dagli States si innamorarono di questi sapori e così l’açai bowl arrivò anche in America, raccogliendo fin da subito l’entusiasmo dei consumatori. Negli ultimi cinque anni la ciotola brasiliana è divenuta un vero trend anche in Italia, complici le sue proprietà nutraceutiche, l’apporto calorico scarso e anche l’estetica dai colori brillanti, perfetta da immortalare e condividere sui social network.

a cura di Michela Becchi

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