Report Mediobanca

Consumi in calo e dazi Usa in cima alle paure delle cantine italiane. Come reagire? Apertura ai nuovi mercati e ai no alcol

Il report Mediobanca mostra un settore storicamente virtuoso a forte dimensione familiare che soffre per redditivitร 

  • 03 Luglio, 2025

Riduzione dei consumi e impatto dei dazi sono le prime sfide che, in questo momento, spaventano le cantine italiane (72%la prima, seguita dal 66% della seconda). รˆ quanto emerge dal Report 2025 sul Settore vinicolo in Italia pubblicato dallโ€™Area Studi Mediobanca presentato in occasione dellโ€™Assemblea di Unione italiana vini a Roma, con interviste rivolte ad un panel di imprese che quota il 94,9% del fatturato settoriale.

Nuovi mercati e investimenti su no e low alcol

Non a caso la principale leva per reagire allโ€™impasse commerciale รจ quella dellโ€™apertura a nuovi mercati (77%), ma anche nuovi investimenti sul capitale umano (56%) e sviluppo del no-low alcol (50%). Vengono, poi, lo sviluppo della tecnologia, la diversificazione dellโ€™offerta e la rimodulazione dei formati e dei canali.

Il bisogno di accordi di libero scambio

E proprio sui dazi e la necessitร  di โ€œcreareโ€ nuovi mercati di sbocco si sofferma il segretario generale Uiv Paolo Castelletti: ยซAnche con tariffe al 10%, per il settore sarร  un problema. Lo abbiamo riscontrato in un sondaggio rivolto alle imprese, che stimano un danno sul fatturato oltreoceano del 10-12%. Serve unโ€™Europa piรน unita per essere forti e accelerare con le firme degli accordi di libero scambio. Non si puรฒ parlare di โ€˜diversificazione degli sbocchiโ€™ e poi tentennare su scelte importanti come il Mercosur. Se oggi รจ complesso accedere a un mercato molto recettivo come quello americano con un dazio al 10%, come possiamo esportare in mercati complessi come Brasile o India, che registrano dazi rispettivamente al 27% e 150%?ยป.

Un settore a dimensione familiare

Secondo lโ€™analisi Mediobanca quello del vino รจ un settore storicamente virtuoso a forte dimensione familiare (il 65% del patrimonio netto รจ detenuto da famiglie) che negli ultimi anni ha mostrato perรฒ una diminuzione dellโ€™Ebit margin (al 6,2% nel consolidato 2023). Un comparto, secondo Mediobanca, che anche per struttura piรน โ€œcapital intensiveโ€ presenta una minor redditivitร  rispetto ai settori limitrofi, evidenziata nello scarto relativo al rendimento del capitale (Roi) che per il vino si colloca al 5,4% a fronte di un 8% del settore alimentare e di un 9,9% delle bevande
In questo momento storico cโ€™รจ, poi, un problema con il passaggio generazionale: se il 30,4% lo ha giร  affrontato e risolto, il 39,2% lo sta facendo e il 16,4% lo sta valutando.

Il Piemonte detiene il primato export per fatturato

Analizzando lโ€™andamento delle singole regioni, รจ alle imprese toscane che tocca il piรน alto Ebit margin (16,4%), mentre il miglior Roi (Return on investment) va alle cantine abruzzesi (7%), con il Piemonte in seconda posizione (6,4%). Infine, il podio come piรน grandi esportatori, va ai piemontesi (63% del fatturato), seguiti da toscani (59,5%) e abruzzesi (58,7%). Veneti solo in quarta posizione (55,7%).

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