Riduzione dei consumi e impatto dei dazi sono le prime sfide che, in questo momento, spaventano le cantine italiane (72%la prima, seguita dal 66% della seconda). ร quanto emerge dal Report 2025 sul Settore vinicolo in Italia pubblicato dallโArea Studi Mediobanca presentato in occasione dellโAssemblea di Unione italiana vini a Roma, con interviste rivolte ad un panel di imprese che quota il 94,9% del fatturato settoriale.
Non a caso la principale leva per reagire allโimpasse commerciale รจ quella dellโapertura a nuovi mercati (77%), ma anche nuovi investimenti sul capitale umano (56%) e sviluppo del no-low alcol (50%). Vengono, poi, lo sviluppo della tecnologia, la diversificazione dellโofferta e la rimodulazione dei formati e dei canali.
E proprio sui dazi e la necessitร di โcreareโ nuovi mercati di sbocco si sofferma il segretario generale Uiv Paolo Castelletti: ยซAnche con tariffe al 10%, per il settore sarร un problema. Lo abbiamo riscontrato in un sondaggio rivolto alle imprese, che stimano un danno sul fatturato oltreoceano del 10-12%. Serve unโEuropa piรน unita per essere forti e accelerare con le firme degli accordi di libero scambio. Non si puรฒ parlare di โdiversificazione degli sbocchiโ e poi tentennare su scelte importanti come il Mercosur. Se oggi รจ complesso accedere a un mercato molto recettivo come quello americano con un dazio al 10%, come possiamo esportare in mercati complessi come Brasile o India, che registrano dazi rispettivamente al 27% e 150%?ยป.
Secondo lโanalisi Mediobanca quello del vino รจ un settore storicamente virtuoso a forte dimensione familiare (il 65% del patrimonio netto รจ detenuto da famiglie) che negli ultimi anni ha mostrato perรฒ una diminuzione dellโEbit margin (al 6,2% nel consolidato 2023). Un comparto, secondo Mediobanca, che anche per struttura piรน โcapital intensiveโ presenta una minor redditivitร rispetto ai settori limitrofi, evidenziata nello scarto relativo al rendimento del capitale (Roi) che per il vino si colloca al 5,4% a fronte di un 8% del settore alimentare e di un 9,9% delle bevande
In questo momento storico cโรจ, poi, un problema con il passaggio generazionale: se il 30,4% lo ha giร affrontato e risolto, il 39,2% lo sta facendo e il 16,4% lo sta valutando.
Analizzando lโandamento delle singole regioni, รจ alle imprese toscane che tocca il piรน alto Ebit margin (16,4%), mentre il miglior Roi (Return on investment) va alle cantine abruzzesi (7%), con il Piemonte in seconda posizione (6,4%). Infine, il podio come piรน grandi esportatori, va ai piemontesi (63% del fatturato), seguiti da toscani (59,5%) e abruzzesi (58,7%). Veneti solo in quarta posizione (55,7%).
Niente da mostrare
ResetGambero Rosso SPA
P.lva 06051141007
Codice SDI: RWB54P8
registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novitร del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd