Export vino

I dazi di Trump adesso spaventano davvero. In un solo mese il vino italiano negli Usa fa -26%

Il mese di luglio ha azzerato tutto il vantaggio competitivo della prima parte dell'anno. Giรน anche il prezzo medio e i consumi reali negli States. Uiv: "Serve campagna promozionale straordinaria"

  • 26 Settembre, 2025

รˆ bastato un unico mese per capovolgere la situazione del vino italiano negli Stati Uniti. A luglio, le spedizioni Oltreoceano hanno registrato una brusca battuta dโ€™arresto con un calo del fatturato del 26% rispetto allโ€™anno precedente, secondo i dati delle Dogane elaborati dallโ€™Osservatorio di Unione italiana vini. Si azzera cosรฌ il vantaggio accumulato nella prima parte dellโ€™anno, mettendo a tacere tutta la retorica sui consumatori americani poco disposti a rinunciare al vino italiano. Lโ€™effetto dazi adesso cโ€™รจ e diventa sempre piรน evidente nei numeri.

Azzerato il vantaggio competitivo

ยซIn sostanza โ€“ spiega Uiv al Sole24Ore โ€“ con il mese di luglio รจ stato azzerato tutto il vantaggio costruito nella prima parte dellโ€™anno. Infatti, se a marzo scorso lโ€™export di vino italiano negli Usa aveva fatto registrare un +12,5%, a giungo il progresso si era ridotto a un +5% per venire del tutto azzerato solo un mese piรน tardi, con il dato di luglioยป.

Va giรน il prezzo medio

Inoltre, le cantine, nel tentativo di mantenere posizioni sul mercato a stelle e strisce stanno progressivamente ritoccando i listini, cosรฌ il prezzo medio delle bottiglie di vino fermo made in Italy รจ passato dal picco dei 7 euro al litro di gennaio a poco piรน di 5 euro.ย Per gli spumanti si รจ passati da 4,60-5 euro a 4,40-4,30.

Il calo dei consumi risparmia Prosecco e Chianti Classico

Passando ai consumi reali, misurasti da Uiv attraverso la piattaforma SipSource sulle vendite dei distributori verso negozi e ristoranti, il mese di agosto registra un poco incoraggiante -9% per tutti i vini a volume, con lโ€™Italia che limita i danni a -6. Per fatturato il vino tricolore fa -5%, sempre meglio del -8% del mercato complessivo. Ci sono, tuttavia, due eccezioni: il Prosecco (+2% a volume) e Chianti Classico (+11%).

Una campagna straordinaria negli Usa

In questa congiuntura negativa, secondo il segretario di Unione italiana vini Paolo Castelletti, bisognerebbe portare avanti una ยซcampagna promozionale straordinaria negli Stati Unitiยป per rafforzare la presenza anche nelle zone meno battute. Inoltre, a livello interno, bisognerร  rivedere il Testo Unico del vino per ridurre la produzione, attraverso controllo delle rese e delle nuove autorizzazioni. L’auspicio รจ che il tavolo del Masaf, dopo il primi incontro di agosto, torni presto a riunirsi per prendere delle decisioni.

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