Scenari

"Trump bullizza l'Europa. Con dazi Usa al 30% le conseguenze saranno simili alla crisi del metanolo". L'allarme di Marco Caprai

Secondo l'analisi dell'imprenditore umbro si perderebbero aziende, posti di lavoro e circa il 20-30% di vigneti. Per l'Europa significherebbe stanziare soldi per stoccaggi, estirpazione e promozione

  • 14 Luglio, 2025

L’effetto dei dazi all’import negli Stati Uniti, al 30% come prospettati nella lettera del presidente Trump all’Unione europea, potrebbe provocare una rivoluzione nel comparto vitivinicolo, come accaduto con lo scandalo del vino al metanolo. L’allarme lo lancia Marco Caprai, imprenditore umbro del settore vitivinicolo e proprietario della Arnaldo Caprai, a Montefalco, in provincia di Perugia. L’Italia, secondo quanto dichiarato all’agenzia Ansa, perderebbe il 20-30% di superficie coltivata a vite, dovrebbero essere riviste le rese per ettaro, si perderebbe la viticultura come elemento paesaggistico, culturale e di difesa delle aree interne. E si perderanno aziende e posti di lavoro.

Duri effetti in Ue e in Umbria

Caprai, già componente la giunta nazionale della Confagricoltura, ha parlato anche degli effetti di questo cambiamento a livello europeo e regionale. «L’Europa – sono le sue parole – dovrà mettere soldi per stoccaggi, estirpazione, promozione e, in qualche modo, assisteremo a una terribile perdita di valore». Per la regione Umbria «sarà ancora più dura», ha dichiarato Caprai, spiegando che il rischio è «uccidere il modello di alleanze mondiali che hanno tenuto insieme l’Occidente nell’ultimo secolo», con l’Ue che subirà l’attrazione della Cina.

I dubbi sui negoziati Ue-Usa

Anche i negoziati in corso tra Europa e Stati Uniti finiscono per lasciare dubbi nell’imprenditore vitivinicolo (in linea con il commento di Matteo Lunelli), convinto che «qualcosa, tra chi sta trattando per l’Ue, non funziona». Alla luce del fatto che prima l’Ue ha dato, due settimane fa, l’ok al regime di zero tasse per le big tech statunitensi con l’obiettivo di facilitare l’accordo sui beni di importazione, mentre «dopo aver acconsentito a questo accordo – osserva Caprai – Trump bullizza l’Europa con il 30% di dazi che, praticamente, equivalgono a un embargo».

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