Abbinamenti

11 ottimi vini tra bianchi, rosati e rossi entro i 20 euro per le grigliate di pesce estive

La grigliata di pesce, come la frittura, è un classico della stagione estiva. Oltre all'abbinamento con vini bianchi e rosati, provate quello con rossi poco tannici e di buona acidità. Non ve ne pentirete. Ecco i nostri consigli

  • 14 Agosto, 2025

La grigliata di pesce, grazie alla combinazione di aromi affumicati e sapidità marina, trova nei vini bianchi strutturati e nei rosati sapidi alleati ideali. Qui, però, vi suggeriamo anche dei rossi leggeri che si si riveleranno molto efficaci nell’abbinamento: freschi, poco tannici e di buona acidità, accompagnano con equilibrio le sfumature aromatiche del piatto.

I vini per la grigliata di pesce: non solo bianchi e rosati, ma anche rossi!

“Col pesce, solo vino bianco” è, infatti, un tabù che non ha più senso già da un pezzo. Il problema di queste convinzioni così consolidate è, la generalizzazione. Nel caso del pesce dobbiamo addentrarci nello specifico della materia prima, distinguendola secondo vari parametri: la grassezza, la sapidità, il metodo di cottura, gli ingredienti utilizzati, variabili che aprono panorami su un universo gastronomico ampio e variegato.

Ecco, dunque, che se con la frittura di pesce troveremo gli alleati ideali in vini bianchi fermi o bollicine che presentino acidità, mineralità e finezza aromatica, con il pesce al forno o alla griglia aumenta la complessità gustativa, e spesso anche la componente grassa. per cui possiamo provare anche alcuni vini rossi, purché non troppo tannici perché non andrebbero d’accordo con la sapidità del pesce o crostacei.

Nelle note di degustazione che seguono (di William Pregentelli) il punteggio è espresso in centesimi

Vini bianchi

97/100

Verdicchio di Matelica Cambrugiano Ris. ’21 – Belisario

Da oltre 50 anni la Belisario è al centro della vitivinicoltura dell’Alta Valle del fiume Esino. La gamma è particolarmente felice nel comparto Verdicchio, dove spicca l’affascinante Cambrugiano ’21 che offre ricordi di agrumi, sassi, fiori e frutti bianchi legati da una sottile impronta balsamica da ritrovare in un palato elegante, coeso, pieno di sfumature complesse.
Euro 19,50

96/100

Abruzzo Pecorino Giocheremo con i Fiori ’23 – Torre dei Beati

Adriana e Fausto continuano a proporre anno dopo anno batterie incredibili per adesione territoriale, carattere e bontà dei vini. Il Pecorino Giocheremo con i Fiori del 2023 è raffinato e solare al naso, teso, saporito, leggiadro e lineare in bocca.
Euro 15,30

95/100

Collio Sauvignon ’23 – Tiare Roberto Snidarcig

Roberto Snidarcig, nel 1991, assieme alla moglie Sandra, decise di fondare la sua azienda che oggi è una delle più blasonate realtà del panorama vitivinicolo regionale. Il Sauvignon è una sicurezza per come riesce a declinare sensazioni classiche agrumate di pompelmo e lime, di frutti tropicali, in un sorso raffinato, di grande eleganza e sapore.
Euro 20,00

 

94/100

Greco di Tufo Cutizzi Ris. ’22 – Feudi di San Gregorio

La Riserva Cutizzi ’22 di Feudi di San Gregorio sfoggia un’estrema precisione aromatica. Agrumi chiari e prato falciato si accavallano in un sottofondo lievemente fumé prima di concedersi a una bocca nitida, elegante, dalla progressione decisa, accattivante nel sapore.
Euro 17,60

94/100

Lison Cl. 150 ’22 – Borgo Stajnbech

La pianura che da Venezia si allunga in direzione della provincia di Pordenone è da sempre una delle culle del tai, vitigno che in zona da vita al Lison. La famiglia Valent è fra le interpreti più apprezzate della denominazione veneziana e il 150 è un bianco di assoluto valore. Il frutto giallo si accompagna a note salmastre e di fiori secchi che ritroviamo ancor più nitide in un palato solido e succoso.
Euro 17,80

 

92/100

Monreale Catarratto ’23 – Porta del Vento

Era il 2005 quando Marco Sferlazzo, vignaiolo carismatico e visionario, decise di riprendere dei vecchi vigneti di catarratto ad alberello sulle colline di Camporeale, con l’idea di produrre vini da agricoltura biodinamica. Il Catarratto ’23, da un vigneto di cinquant’anni, ha un profilo aromatico dai piacevoli aromi di cantalupo, pesca, aneto, menta e camomilla. Fragrante il sorso, ben combinato tra acidità e frutto per un bel finale dove fa capolino un tocco di pepe bianco.
Euro 18,00

Vini rosati

91/100

EstRosa ’23 – Pietraventosa

Marianna Annio e Raffaele Leo gestiscono quasi otto ettari vitati all’interno della denominazione Gioia del Colle, situati su terreni calcarei e argillosi, ricchi di scheletro e di sali minerali, a circa 380 metri di altitudine. Il Primitivo Rosato EstRosa ’23 al naso propone profumi floreali con sfumature iodate, mentre il palato è sapido, di grande piacevolezza ma anche di buona spalla.
Euro 16,80

 

92/100

Cerasuolo d’Abruzzo Fonte Cupa ’23 – Camillo Montori

La versione 2023 del Cerasuolo Fonte Cupa di Montori è una delle più interessanti degli ultimi anni in virtù di una timbrica varietale che unisce una golosa componente fruttata, ciliegia e lamponi maturi, con intriganti sfumature di grafite e fiori rossi. Al palato si rivela succoso e ben strutturato, e allo stesso tempo agile e ritmato.
Euro 14,70

 

La Bollicina

95/100

Lambrusco di Sorbara Brut M. Cl. Brutrosso ’23 – Cantina della Volta

Nella gamma sempre solida e convincente di Christian Bellei spicca senz’altro il Brutrosso ’23, un Metodo Classico breve che esprime tutta la pienezza del frutto di questa varietà, con un nerbo acido che sostiene la ricchezza complessiva del sorso.
Euro 15,60

 

Vini rossi

90/100

Riviera Ligure di Ponente Rossese ’23 – Laura Aschero

L’azienda Laura Aschero, oggi condotta dalla nipote Bianca Rizzo ha sede nel piccolo borgo di Pontedassio, al di sotto della piazza, dove i contenuti ambienti raccolgono la cantina, e dove giungono le uve dei vigneti dislocati tutt’attorno. Piacevoli sentori di ciliegia, mora e lontano pepe rosa nel Rossese ’23, dal buon carattere, che elargisce armonia in un corpo semplice ma intrigante.
Euro 20,00

89/100

Trentino Pinot Nero ’22 – Cantina Aldeno

Il Pinot Nero di questa coooperativa, che si prede cura di vigneti che vanno da un minimo di 160-170 metri di altitudine per raggiungere circa i 700 metri, è molto sfaccettato nella sua dinamica di profumi e in bocca è vivido e scattante. La beva è leggiadra, il tannino delicato e l’acidità spiccata ma ben integrata alla materia.
Euro 14,10

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