La provincia atesina ha conquistato i mercati del mondo solo negli ultimi decenni, facendo velocemente emergere la grande potenzialitร di un territorio, l’Alto Adige, coltivato da migliaia di viticoltori e che puรฒ contare su una grande varietร di suoli, esposizioni e altitudini che permettono ad ogni vitigno di trovare il proprio luogo dโelezione. Negli ultimi anni รจ diventato fondamentale il contributo del Consorzio di Tutela Alto Adige che ha realizzato una minuziosa e attenta suddivisione del territorio in sottozone viticole, suggerendo quali siano i vitigni che meglio si adattano alle numerose unitร geografiche.
zonazione Alto Adige – mappa – foto Consorzio di tutela
Il passo successivo spetta alle cantine che sempre piรน spesso concentrano la loro massima attenzione sul binomio perfetto, dove vigneto e vitigno si sposano alla perfezione. Tanto le cooperative quanto le piccole aziende a conduzione familiare non guardano alla tipologia piรน in voga o piรน remunerativa, dedicano le etichette piรน ambiziose ai vini che esprimono la forza del territorio, i gewรผrztraminer di Sella, i lagrein di Gries, i pinot bianco di Terlano e Nalles o i riesling della Valle Venosta e della Valle Isarco. In questo contesto si inserisce sempre piรน anche la classificazione delle singole vigne che esaltano ancor piรน il legame virtuoso che unisce il lavoro dellโuomo al territorio e alle uve che meglio lo rappresentano.
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Lettura territoriale che si riscontra perfettamente fra i vini premiati, dallo chardonnay e le varietร bordolesi che occupano i vigneti dโOltradige e della Bassa Atesina, risalendo poi con ben 3 Gewรผrztraminer frutto dei vigneti che si allungano fra Termeno e Caldaro. Proseguendo ecco Sauvignon e Pinot Bianco fra Appiano, Cornaiano e Terlano mentre a Bolzano sono i Lagrein della Cantina di Bolzano e Muri a fare la voce grossa. Risalendo la Valle Isarco kerner, riesling e pinot grigio rappresentano alla perfezione quel mix di calore diurno e brezze fresche serali che si riflette nella tensione e agilitร dei vini. Sapiditร , leggerezza e beva irrefrenabile contraddistingue le schiave del lago di Caldaro e delle colline di Santa Maddalena. Il Pinot Nero, invece, si esprime su altissimi livelli tanto sul versante sinistro quanto in quello destro della valle dellโAdige, con le zone di Mazzon, Glen e Appiano Monte ormai conosciute proprio per il carattere dei loro vini. Chiudiamo infine con la grande terrazza di Pochi di Salorno, bacino di pregio per le basi spumanti come testimonia il Pas Dosรฉ โ20 – Kettmeir.
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