Il Friuli Venezia Giulia non solo detiene il primato di eccellenza per i vini bianchi, ma conferma anche la loro capacità di invecchiamento: dei 24 vini che hanno ottenuto i Tre Bicchieri nella guida Vini d’Italia 2026 del Gambero Rosso, infatti, sono solo cinque quelli d’annata, mentre tutti gli altri si sono distinti per i benefici derivati dall’affinamento in bottiglia per alcuni anni.
Tradizionalmente i vini prodotti da queste parti sono sempre stati frutto di vinificazioni da monovitigno, ma da alcuni anni vengono molto apprezzati quelli derivati da accurati assemblaggi, dove – come in un riuscito cocktail – le caratteristiche varietali vengono sfruttate per creare un armonioso prodotto finito
Tra le etichette premiate è il caso di il Broy ’23 di Collavini, il Fosarin ’23 di Ronco dei Tassi, il Luna di Ponca ’22 di Borgo Conventi, il Biancosesto ’23 di Tunella, il Myò I Fiori di Leonie ’22 di Zorzettig, il Tricur Ris. ’19 di Monviert, il BraideAlte ’23 di Livon, il Desideriun I Ferretti ’23 della Tenuta Luisa e il TerreAlte ’22 di Livio Felluga.
Ci piace evidenziare come nella graduatoria troviamo sempre più vini di pianura che danno maggiormente lustro all’intero territorio regionale: il Pinot Bianco ’24 di Le Monde ormai da molti anni detiene il primato, ma ora si sono aggiunti anche il Pinot Grigio ’24 di Ronco Margherita, lo Chardonnay ’20 di Vigne del Malina (oltre al Traminer Aur ’19 di Ronco del Gelso che troverete inserito nella sezione Vini Rari della guida).
É la prima volta per lo Schioppettino di Prepotto ’20 di Vigna Traverso e per il Sauvignon Blanc Cicinis ’23 di Attems, mentre gli altri sono tutti piacevoli conferme: spicca la splendida Malvasia ’24 di Doro Princic, il Pinot Bianco Santarosa ’23 del Castello di Spessa, il Sauvignon ’24 di Tiare, lo Chardonnay Vie di Romans ’23 e il Pinot Grigio Gris ’23 di Lis Neris.
Il Friulano è ben rappresentato dalla versione ’24 di Russiz Superiore, dal Masiero Ris. ’22 di Torre Rosazza e dal Liende ’23 di La Viarte. Completano la lista dei Tre Bicchieri la Ribolla Gialla Ris. ’20 di Primosic e l’Ograde di Skerk, entrambi frutto di sapienti maturazioni sulle bucce.
Ecco i vini che hanno ottenuto il massimo riconoscimento nella guida Vini d’Italia 2026 del Gambero Rosso.
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