I nostri assaggi

11 Vermentino da non perdere entro i 20 euro tra Sardegna, Liguria e Toscana

Le origini precise del Vermentino restano controverse, ma di sicuro è una delle uve più emblematiche dell’Italia vitivinicola. Ecco dove viene coltivato e una selezione di etichette dall'ottimo rapporto qualità-prezzo

  • 08 Settembre, 2025

Ci sono alcuni vitigni che più di altri hanno viaggiato nello spazio e nel tempo. Tra i vigneti che accarezzano le coste del Tirreno e si arrampicano sulle colline assolate della Sardegna, il vermentino si distingue come una delle uve più emblematiche dell’Italia vitivinicola. Dietro il suo profilo aromatico e la freschezza salina che conquistano naso e palato, si cela una storia complessa, intrecciata con rotte commerciali antiche, migrazioni genetiche e controversie ampelografiche che ancora oggi stimolano l’interesse della comunità scientifica.

|||

Viaggio all’origine del Vermentino

La storia di questi grappoli è avvolta in un alone di mistero che riflette l’irrequietezza della vite e dei popoli del Mediterraneo. Il vermentino appartiene a un gruppo genetico affine ai vitigni mediterranei occidentali, ma le sue origini precise restano controverse. Una delle ipotesi più accreditate lo colloca nel bacino ligure-provenzale, probabilmente in Corsica o nella costa ligure, da cui si sarebbe poi diffuso in Sardegna, Toscana e infine anche nel sud della Francia, dove prende il nome di Rolle.

La Sardegna, patria elettiva del Vermentino

La patria elettiva del Vermentino oggi è la Sardegna, dove ha trovato condizioni pedoclimatiche ideali e ha raggiunto la dignità di Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) con il Vermentino di Gallura. Qui, tra i suoli granitici e il maestrale costante – con le tante differenze tra la costa e le zone più interne che si innalzano anche fino a 600 metri di altitudine – il vitigno esprime al meglio la sua mineralità spesso accompagnata da note di macchia mediterranea, pesca e fiori bianchi. Ma quest’uva è diffusa in tutta l’Isola e riesce a essere una sorta di cartina al tornasole dei vari territori in cui vive.

In Liguria, il vermentino è coltivato soprattutto sui Colli di Luni, ai confini con la Toscana, dove il calice che ne deriva assume un profilo agrumato e sapido grazie ai terreni poveri e all’influenza del mare; ma non mancano etichette interessanti anche dalla Riviera di Ponente. La Toscana rappresenta un altro importante areale di produzione, soprattutto con la Maremma e l’areale di Bolgheri: i risultati spaziano da versioni fresche e immediate a interpretazioni più complesse, affinate in legno.

Il Vermentino fuori dall’Italia

Il successo del Vermentino non si limita all’Italia: negli ultimi anni è stato oggetto di interesse anche in Paesi come California e Australia Tanto che ormai da quattro edizioni si tiene anche un concorso enologico nazionale (concors overmentino. com) a cui partecipano anche etichette da altre parti del mondo.

Ecco una selezione di ottimi Vermentino che in enoteca e negli shop on line non costano più di 20 euro

Nelle note di degustazione che seguono (di William Pregentelli) il punteggio è espresso in centesimi

Sardegna

94

Vermentino di Gallura Sup. Kramori ’23 – Saraja

Tra i vari areali in cui opera, Saraja dà molta importanza a quello della Gallura. Proviene da qui uno dei più interessanti Vermentino assaggiati quest’estate. Il Kramori si presenta con un profilo aromatico che ricorda gli agrumi, le pesche bianche e gialle e un refolo salmastro. Il sorso è coeso e integro, sapido, denso di sapore ma in grado di muoversi con agilità.
Euro 15,90

92

Vermentino di Sardegna Tuvaoes ’23 – Cherchi

Quando Giovanni Maria Cherchi ha fondato la sua azienda, negli anni Settanta, si è dato come obiettivo quello di raccontare il territorio di Usini, con i suoi terreni calcarei-argillosi. Anche attraverso il Tuvaoes, un Vermentino che nella versione 2023, profuma di salvia, scorza di agrumi, pesca bianca, un registro elegante e ben calibrato, fresco e di grande sapidità.
Euro 16,00 euro

92

Vermentino di Sardegna Su’Imari ’24 – Su’Entu

In Marmilla le radici delle viti affondano in suoli poveri ma l’uva riesce a maturare egregiamente in questo bellissimo comprensorio. Nasce qui il Su’Imari ’24: agrumi, sferzate iodate, fiori gialli e bianchi incorniciano un sorso disteso e fresco, dotato di polpa fruttata, dal finale marino e lungo.
Euro 11,50 euro

91

Vermentino di Gallura Sup. Thilibas ’24 – Cantina Pedres

Gli 80 ettari dell’azienda insistono nell’areale della Gallura a circa 300 metri sopra il livello del mare. Emblema della gamma, ampia e sfaccettata, è il vermentino, vitigno protagonista della zona. E di questa etichetta: il Thilibas ’24 profuma di buccia di limone e menta, ha una bella bocca iodata, polposa nel frutto che ricorda la pesca e il melone. Molto goloso.
Euro 18,50 euro

Liguria

92

Colli di Luni Vermentino Et. Nera ’24 – Lvnae Bosoni

Ormai l’Etichetta Nera di Lunae Bosoni è diventata un grande classico quando si parla di Vermentino. La versione 2024 si presenta con un ampio bouquet floreale, striato da venature iodate e minerali. La bocca è sullo stesso registro, molto affilata ma in grado di coniugare una succosa sensazione fruttata a un sottofondo piacevolmente sapido.
Euro 18,20 euro

91

Colli di Luni Vermentino Boboli ’24 – Giacomelli

L’azienda nasce a Castelnuovo Magra all’inizio degli anni Novanta. Al timone troviamo Roberto Petacchi, che negli anni ha trasformato l’attività agricola di famiglia in una cantina dedicata soprattutto alla produzione di Vermentino. Una delle sue etichette di punta è il Boboli: fiori e pesca bianca al naso, sottile ed elegante, fresco, dai tratti piacevolmente erbacei.
Euro 20,50 euro

91

Colli di Luni Vermentino Vigne Basse ’24 – Terenzuola

I vigneti coltivati da Ivan Giuliani si distribuiscono su più territori: alcuni di questi sono nelle Cinque Terre; altri nella Doc Colli di Luni, una denominazione al confine tra due regioni, la Liguria e la Toscana. Da qui arriva il Vigne Basse ’24: vitale già dal naso che impasta agrumi chiari ed erbe aromatiche, ha palato saporito, spigliato e gustoso.
Euro 15,00 euro

Toscana

90

Bolgheri Vermentino Zizzolo ’24 – Fornacelle

Accattivante nella sua delicatezza, con profumi tenui ma definiti di frutta estiva, erbe spontanee, pietra focaia e un ricordo di nocciola. Agile, sferzante e salino, ma non privo di sostanza, con un finale lineare, in equilibrio tra frutta a polpa gialla e rimandi iodati.
Euro 13,00 euro

90

Perlaia Vermentino ’24 – Bruni

L’azienda della famiglia Bruni ha saputo diventare una delle realtà produttive più interessanti del panorama della Maremma enoica grazie anche a etichette come il Perlaia, un Vermentino che nella versione 2024, profuma di fiori di tiglio, agrumi e lampi di frutta esotica. La bocca è succosa e ben contrastata. Sa anche come invecchiare bene.
Euro 17,80 euro

89

Kalendamaia Vermentino ’24 – Sant’Agnese

Situata sul promontorio di Piombino, l’azienda punta in maniera decisa sul vermentino. Il Kalendamaia è prodotto con diversi cloni, toscani e corsi: il risultato è un bianco che profuma di ginepro, pompelmo, frutti apolpa bianca e lavanda. In bocca è sapido, ben bilanciato, dalla trama gustativa ricca, lievemente ammandorlato nel finale.
Euro 15,00 euro

88

Maremma Vermentino Il Marmato ’24 – Terre dell’Etruria

La cantina sociale Terre dell’Etruria si muove con un approccio ben concepito, quasi fosse una cantina privata. Solo la produzione di soci selezionati che meglio interpretano le varietà locali, tra cui il vermentino. Il Marmato ’24 ha un profilo fine e floreale, con tocchi di erbe aromatiche. Il sorso è ficcante e piacevolmente vivace.
Euro 14,50 euro

© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.

Made with love by Programmatic Advertising Ltd