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Enoturismo

Enoturismo: ecco di cosa si รจ parlato al Forum Mondiale di Alba

Report dal Forum Mondiale dellโ€™Enoturismo di Alba. Tre giorni per riflettere sul settore e intercettare gli obiettivi del prossimo futuro

  • 23 Settembre, 2022

Buona la prima per lโ€™Italia, che ha appena ospitato il sesto Forum Mondiale dellโ€™Enoturismo dellโ€™Organizzazione Mondiale del Turismo dellโ€™Onu. Dal 19 al 21 settembre ad Alba si รจ dato appuntamento il gotha del settore: 8 ministri e oltre 500 delegati internazionali e stakeholder del mercato enologico per parlare di futuro. Prossima destinazione Spagna (La Roja), nel 2023.

Ma cosa รจ venuto fuori dallโ€™incontro in Italia? Sicuramente la consapevolezza che le emergenze non sono finite e che, dopo lo stop legato al Covid, anche lโ€™enoturismo dovrร  fare i conti con la difficile situazione economica che caratterizzerร  i prossimi mesi. Calmierare i costi sarร , quindi, una prioritร . Per Zurab Pololikashvili, segretario generale dell’Unwto, tuttavia โ€œLe urgenze del settore non sono cambiate, anzi si sono rafforzate, dopo la pandemiaโ€. E sono โ€œla sostenibilitร , la riduzione dell’impatto climatico del turismo e la formazione. Prima di tuttoโ€ รจ il suo messaggio da Alba โ€œbisogna investire nelle risorse umaneโ€.

Enoturismo: il piano dellโ€™Italia

Risponde alla chiamata di Pololikashvili, il ministro italiano del Turismo Massimo Garavaglia, che ha annunciato il Piano strategico per il settore. โ€œNel turismo enogastronomicoโ€ ha detto โ€œabbiamo investito come Ministero 30 milioni di euro, raddoppiati da altri 30 milioni dalle Regioni. In questo modo, con 60 milioni di euro, siamo uno dei Paesi che investe di piรน sul settoreโ€.

Tra gli obiettivi del Piano, quello di rendere lโ€™enoturismo โ€“ che lo stesso Ministro ha definito โ€œun turismo lento che corre veloceโ€ – meno suscettibile agli shock esterni, che siano essi il Covid o i rincari, e quindi piรน stabile. โ€œPer farloโ€ ha detto โ€œci vogliono organizzazione, strategia e partnership. Lโ€™enoturismoโ€ ha concluso โ€œรจ la porta di accesso per capire come si vive in un paese. Intercetta la sostenibilitร  che va comunque declinata in azione concreta, come ridistribuire i flussi turistici fuori dai normali percorsi e dalle normali stagioniโ€.

Le linee guida di Enit

A occuparsi delle nuove linee guida che andranno a confluire nel Piano annunciato dal Ministro, sarร  lโ€™Agenzia Nazionale del Turismo-Enit, con lโ€™obiettivo di valorizzare i prodotti agroalimentari e vinicoli e la cultura agroalimentare con il brand Made in Italy. Quattro le ambizioni, rappresentate da altrettante parole-chiave, che il piano vuole raggiungere da qui al 2025, cosรฌ come enunciate ad Alba dallโ€™amministratrice generale Enit Roberta Garibaldi: โ€œPreservare il patrimonio attraverso il turismo; sviluppare lโ€™offerta, innovandola ed arricchendola; fare rete, per integrare prodotti e servizi turistici, connettere aree urbane e rurali; comunicare e promuovere, accrescendo lโ€™attrattivitร  e lโ€™accessibilitร  dellโ€™offerta italiana nel mondoโ€.

La stessa Garibaldi ha, poi, stilato una lista dei nuovi trend in fatto di enoturismo di cui tener conto per incrementarlo e per attrarre anche quella generazione Z, ancora tutta da conquistare e meno avvezza al vino. Si va dalla sostenibilitร  ambientale e sociale alla ricerca di esperienze uniche (glamping, trekking, yoga), fino a nuove offerte in linea con le piรน avanzate tecnologie.

Petrini: โ€œLโ€™enoturismo non rimanga in una bollaโ€

Criticitร  e sfide future, al centro dellโ€™intervento di Alba del presidente di Slow Food Carlo Petrini che si รจ focalizzato in particolare sulla โ€œpovertร  dei borghiโ€ e sulla necessitร  di ripartire da quelli per rendere il turismo del vino unโ€™esperienza davvero autentica.

โ€œNei piccoli borghiโ€ ha sottolineato โ€œnon รจ rimasto piรน niente: nessun luogo di ritrovo o piccolo negozio. E, allora a cosa serve il turismo del vino senza la comunitร  locale? A chi opera nel settore bisogna parlare chiaro: non ha senso parlare ogni anno di incremento dellโ€™enoturismo, se non se ne misura anche la qualitร . E la qualitร  passa dalla salvaguardia di tutte le altre cose che col vino hanno a che fareโ€. Oltre alla comunitร  locale, anche il resto dellโ€™agricoltura. โ€œIl vino, negli ultimi 30 anni รจ diventata quasi una commodity, staccandosi dal resto del settore primarioโ€ ha continuato Petrini โ€œTuttavia, il fatto che sia diventata unโ€™eccellenza non puรฒ giustificare il fatto che i territori si siano plasmati sulla monocultura: oggi, piรน che mai, la biodiviersitร  resta imprescindibileโ€. Lo รจ per salvare il Pianeta, ma anche, piรน semplicemente per riuscire a rivolgersi ai giovani che, come sottolineato da Petrini โ€œรจ dei temi ambientali che vogliono sentire parlare e non della promozione fine a sรฉ stessaโ€.

Da qui, il monito del fondatore di Slow Food a tutto il settore: โ€œSe il turismo del vino si chiude in sรฉ stesso, dentro a una bolla, morirร  per asfissiaโ€. Fare rete resta lโ€™unica via per vincere la sfida.

Lโ€™Italia si candida ad ospitare The Worldโ€™s 50 Best Restaurants

Dopo aver ospitato il Forum mondiale Onu sullโ€™enoturismo, il Ministero del Turismo e Enit puntano a portare in Italia โ€“ a Torino – anche al The Worldโ€™s 50 Best Restaurants 2024, lโ€™evento che premia i 50 ristoranti migliori al mondo, che quest’anno si รจ tenuto a Londra. โ€œUn evento mondiale, che rientra nella programmazione condivisa con il Ministro del Turismo Massimo Garavagliaโ€ dichiara lโ€™ad di Enit Garibaldi โ€œche rafforzerร  sul lungo periodo il ruolo della cucina italiana nel mondo e lโ€™identitร  e la riconoscibilitร  della Penisola a livello internazionaleโ€.ย 

a cura di Loredana Sottile

 

La versione completa di questo articolo รจ stata pubblicata sul Settimanale Tre Bicchieri del 22 settembre 2022ย 

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