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L'avanzata dei Piwi

Giù il vigneto nazionale, in crescita le varietà resistenti. Così la Germania ripensa alla sua viticoltura

La superficie vitata tedesca diminuisce per la prima volta dal 2016. Ad aumentare sono solo i Piwi e le aree a coltivazione biologica

  • 13 Maggio, 2025

Meno ettari a livello nazionale, più vigneti coltivati con vitigni resistenti alle malattie fungine. I Piwi, sempre più diffusi anche in Italia, si affermano ulteriormente in Germania, dove nel 2024 l’incremento delle superfici è stato del 10 per cento, con il raggiungimento di quota 3.500 ettari complessivi. Il che significa, secondo i dati del Dwi (l’Istituto del vino tedesco), una quota sul totale nazionale pari al 3,5 per cento.

Vitigni bianchi in crescita

Tra le varietà resistenti più gettonate c’è il Souvignier Gris, che ha guadagnato ben 208 ettari nell’ultimo anno. Con un totale di circa 600 ettari, diventa quella più diffusa in Germania, seguita dal Cabernet Blanc, che copre 335 ettari.

Se si fa un raffronto con altre varietà bianche ma considerando i vitigni convenzionali (quindi non Piwi), la Germania ha visto aumentare lo Chardonnay (+138 ettari), il Pinot Bianco (+44 ettari), il Pinot Grigio (+32 ettari) e il Sauvignon Blanc (+52 ettari).

 

Scende la superficie vitata tedesca

Il fenomeno della crescita dei Piwi va inquadrato in un contesto, quello della Germania, in cui la superficie totale vitata è scesa per la prima volta dal 2016, anno in cui in Europa è entrato in vigore il meccanismo delle autorizzazioni per nuovi impianti. Il calo, reso noto dal Dwi, è dello 0,4%, pari a 438 ettari, che ha portato il vigneto nazionale a 103.295 ettari nel 2024. Principali responsabili sono le coltivazioni di vigneto a bacca rossa, ancora una volta in diminuzione di 438 ettari (a 31.872 ettari totali), un dato in linea con il calo del consumo di vino rosso in Germania.

Controcorrente, invece, la coltivazione di uve Merlot (+30 ettari) e il Cabernet Sauvignon (+14 ettari), così come quella delle nuove varietà resistenti: Pinotin (+10 ettari) e Cabernet Cortis (+9 ettari). Secondo Monika Reule, direttrice generale del Dwi, questi dati dimostrano che i viticoltori tedeschi stanno rispondendo attivamente ai cambiamenti climatici, adattando le proprie scelte varietali alle nuove sfide ambientali.

Zone degli espianti

A livello regionale, la riduzione delle superfici vitate ha colpito soprattutto il Baden (-225 ettari) e il Württemberg (-213 ettari), dove il calo ha riguardato principalmente le varietà rosse, in particolare il Trollinger. Anche la Mosella (-95 ettari) e la Franconia (-45 ettari) hanno registrato diminuzioni. Tuttavia, nel Rheinhessen, la più grande regione vinicola tedesca, si è seguita una traiettoria opposta, con un’espansione di 171 ettari, raggiungendo un totale di 27.671 ettari.

Crescita della viticoltura biologica

Un dato rilevante riguarda l’aumento delle superfici coltivate in biologico. Nel 2023, la superficie vitata coltivata con metodi biologici ha raggiunto i 15.300 ettari, segnando un incremento di 1.500 ettari (+11%) rispetto al 2022. Secondo un’indagine dell’Agrarmarkt Informations-Gesellschaft, la viticoltura biologica rappresentava circa il 15% dell’intera superficie vitata tedesca nel 2023.

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